15 Dicembre 2012, 09:14 - Rosario Fertitta [suoi interventi e commenti] |
La notizia è di quelle che lasciano il segno !
Mai nella storia della nostra città si era arrivati al dissesto finanziario !
Quello politico, quello civico e quello culturale li avevamo conosciuti nel tempo…quello finanziario ancora mancava !
In questa vicenda, però, c’è qualcosa che mi sfugge e che mi lascia molto, ma molto, pensieroso.
E’ innegabile che Saro Lapunzina si è ritrovato in mano un Ente con una situazione finanziaria gravemente compromessa. La ben nota Relazione Vallante del 2005 già evidenziava, per iscritto, quale fosse la gravità della situazione finanziaria del Comune di Cefalù.
A me, però, colpisce altro.
Nei 5 mesi di amministrazione attiva il Sindaco si è speso tenacemente nel tentativo di “salvare” la Città da questa grave iattura facendo, quasi quotidianamente, la spola tra la Corte dei Conti ed il Comune per mettere in atto quel percorso salvifico che avrebbe dovuto tirarci fuori dalle secche finanziarie.
E’ opinione diffusa – e ancor di più di chi, in questo momento, fa politica “attiva” in città – che tale percorso fosse “concordato” e condiviso con l’Organo di Controllo Regionale che, alla fine, avrebbe dovuto esprimere il suo parere decisivo.
Alla fine, però, il colpo di scena !
Ma di quelli che lasciano basiti.
Perché se è vero che ancora la Corte dei Conti deve depositare le proprie motivazioni nella stesura integrale, dalla stampa si apprende che tale Organo ha ritenuto di condannare il nostro Comune evidenziando un “perdurante inadempimento” e “la mancata adozione di misure correttive per gli equilibri di bilancio”, considerando non sufficienti i provvedimenti finora adottati dall’Amministrazione.
Non intendo esprimere giudizi, in questo momento, ma tali osservazioni mi appaiono alquanto “strane” avuto riguardo alla frenetica attività amministrativa posta in essere dal Sindaco e dalla Giunta (approvazione e di bilanci in sede di previsione e rendicontazione e manovre finanziarie non indifferenti), attività evidentemente concordata con l’Organo di Controllo per evitare il dissesto.
Adesso, invece, si inchioda il Sindaco ad una responsabilità quasi paritaria a quella di CHI, negli anni passati (Vallante docet), questa situazione l’ha generata.
Caro Sindaco, credo che ora più che mai sia opportuna una operazione verità, ancora di più di quella che fino ad oggi è stata fatta: la Città deve conoscere, nei dettagli, il percorso che Ti è stato richiesto dalla Corte dei Conti al fine di comprendere noi tutti il perché di questo inaspettato e malaugurato provvedimento, al di là di quello che sarà il prosieguo giudiziario in sede di ricorsi e impugnazioni.
Ho la personalissima impressione che qualcuno abbia voluto tirare a questa Città l’ennesima trappola, incurante degli effetti devastanti e tragici che avrebbe potuto avere su tutta la cittadinanza.
Prendo atto del vomitevole ed assordante silenzio che, in questa nostra vicenda, LA POLITICA REGIONALE e NAZIONALE ha voluto riservare a Cefalù ed ai Cefalutani, politica che usa ricordarsi di noi soltanto al momento delle tornate elettorali.
Anche ciò, spero, possa servire da insegnamento a TUTTI NOI per ricordarci – già dal prossimo mese di febbraio – di come siamo stati lasciati soli in un momento in cui Cefalù meritava ben altro.
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Commenti
Angelo Sciortino -
Queste le tue stesse parole,
Queste le tue stesse parole, caro Saro, che da sole sono una risposta: "la frenetica attività amministrativa posta in essere dal Sindaco e dalla Giunta (approvazione e di bilanci in sede di previsione e rendicontazione e manovre finanziarie non indifferenti), attività evidentemente concordata con l’Organo di Controllo per evitare il dissesto."
Quando ti trovi a difendere un tuo cliente, ti limiti a essere "frenetico" oppure con calma studi la situazione? Nel primo caso saresti un pessimo avvocato, nel secondo, invece, ti comporteresti come si deve e lo faresti assolvere.
Penso poi che mai concorderesti la tua difesa con il giudice, ma piuttosto con la legge e la ragione.
Per il resto, caro Saro, concordo con te. A condizione che sia tu che io e qualunque persona responsabile non diamo alcuna assoluzione per chi ha magari combattuto eroicamente, ma con scarsa o nulla strategia.
Rosario Fertitta -
Caro Angelo
Caro Angelo, il mio "frenetico" era riferito all'impegno che, indubbiamente, il Sindaco ha mostrato in questa vicenda e non era mio intendimento generare equivoci su una accezione negativa del termine in questione...
Io non so se siano stati commessi errori "procedurali"....sarà la stessa Corte dei Conti con il deposito delle motivazioni a chiarire il perchè di questa sua determinazione.....Però è innegabile che qualche anomalia deve essersi verificata se è vero - come è vero - che il percorso amministrativo di "risanamento finanziario" venive seguito e concordato con l'Organo di Controllo....
Io non intendo nè assolvere nè condannare alcuno peraltro in un momento assai delicato per la vita della nostra Cefalù...Se cadessimo in questo ennesimo errore reitereremmo quel modus operandi che, purtroppo, ha distrutto il modo di confrontarsi in questa città prima ancora che il bilancio comunale....
Le responsabilità andranno accertate, su questo non v'è dubbio.
Magari quelle contabili e/ penali saranno già prescritte.
Ma quelle "politiche" non si prescriveranno mai....E sono queste ultime che andranno evidenziate e ricercate !