4 Luglio 2012, 01:51 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Il Principio di base di ogni ragionamento è, per il Comitato, il “Diritto ad Abitare” (ancor più se nella propria casa, magari già Abitata, da generazioni, dalla famiglia), in un Paese, cioè in una comunità di un centro abitato.
Il Comitato ritiene che i residenti del Centro storico di Cefalù non detengano illegalmente le proprie autovetture, ma che questi godano dello stesso diritto di tutti di possedere un veicolo motorizzato.
Il Comitato è il primo a chiedere che il Centro storico sia liberato il più possibile dalle vetture, e per una ragione in più degli altri: quella della Sicurezza (di cui ovviamente sono i primi a rendersene conto). Cosa accadrebbe se due, tre o quattro autovetture in fila, addossate alle case, prendessero fuoco in una delle tante viuzze del paese antico?
Detto questo, poichè quei cittadini non detengono illegalmente le “macchine”, se è nell’ interesse collettivo di spostarle in altro luogo, deve essere anche un dovere collettivo trovare a quei concittadini “un dove”, che sia rispettoso delle esigenze delle persone che di un così “importante” strumento utilitario, d’uso universale, si privino.
Nessuno potrà perciò - io credo, su un piano di civiltà - chiedere a quei cittadini di fare da parte le loro “macchine” senza aver prima disposto per loro congrue aree di parcheggio alternativo, a conveniente distanza e con convenienti sistemi di mobilità alternativa, specie per il trasporto di anziani (o persone in momentanea difficoltà) e oggetti ingombranti e/o pesanti.
Poichè il giorno in cui ci saranno parcheggi per tutti (fuori dal C.S.), e una efficiente cooperativa giovanile - munita di mini mezzi elettrici, alle porte della Città vecchia - si disporrà ad assicurare la necessaria mobilità a persone in condizioni particolari e/o a particolari oggetti (fosse la stessa spesa settimanale ad un discount), sino alla porta di casa ..., (poic hè quel giorno) è ancora lontano (almeno a senti re lo stesso Sindaco: non sono previste nuove aree di parcheggio a “medio termine”; o, a sentire il nostro Saro Di Paola, neanche “sul lungo” termine), allora bisognerebbe smettere di parlare - con tanto semplicismo - di “togliere le macchine dal Centro storico”!
Allo stato sono possibili solo due cose:
A) restrizione radicale del diritto di accesso , cioè
Accesso con parcheggio solo per i residenti (un Pass/nucleo-familiare);
Accesso, con solo sosta momentanea per carico/scarico, nelle stesse fasce orarie dei residenti, solo per le attività economiche che comportano trasporto di persone-terze e cose.
Accesso, con solo sosta momentanea, in due sole fasce orarie (coincidenti a due dei “residenti”) per i cefaludesi non residenti nel C.S.
Accesso ai veicoli commerciali, per consegna merci, nelle due fasce: “primo mattino” e “primo pomeriggio”
Considerato il fatto che nelle vie del C.S. (compresa l’area del Distretto) ci sono poco più di trecento posti e che i nuclei familiari residenti sono certo di più, ogni ipotesi di autorizzazione al parcheggio, nell’area del C.S., per altre categorie (che non siano invalidi o auto di servizio pubblico) è fuori dalla logica e si giustificherebbe soltanto come atteggiamento compiacente nei confronti di esse categorie; in evidente controsenso rispetto ad un obiettivo che si dichiari essere “la riduzione del traffico veicolare nel C.S.” !
Il Sindaco ha però posto la necessità per i B&B di avere riservato un posto auto per il trasporto dei clienti .
Il Comitato ha risposto che un B&B regolare dovrebbe essere già in possesso di un Pass rosso in quanto, per legge, il titolare dovrebbe essere ivi residente. Se ve ne sono di irregolari questa è una questione di altra natura ma certamente non possono essere premiati con un Pass rosso.
In ogni caso - e cioè per le strutture ricettive in genere - non si vede la necessità di un posto auto riservato dal momento che a Cefalù esistono - a disposizione dei loro clienti - tassisti con i quali i vari titolari - magari in consorzio - possono stabilire delle convenzioni.
Not a: n aturalmente non avrebbe senso quanto sopra se prima non si sia proceduto al ritiro di tutti i Pass in circolazione e al rilascio (con criteri anti-falsificazione) di nuovi con i nuovi suddetti criteri.
Il Sindaco ha promesso che Ottobre potrebbe essere un orizzonte entro il quale procedere a detto completo rifacimento.
B) “ottimizzare” al massimo le già esistenti aree di sosta, riservate ai residenti (Pass Rossi), attraverso una continuativa e non sporadica repressione degli abusi.
In questa direzione, il Sindaco ha promesso il massimo impegno).
Raggiunti questi obiettivi, si dovrebbe poter avere maggior chiarezza, e quindi più agio, nel pensare ragionevolmente anche ad un “Piano delle aree pubbliche in Concessione”, in quanto, evidentemente, lo si potrebbe commisurare alle effettive aree disponibili.
Nota: al riguardo, il Comitato ha ricordato il contestatissimo art. 18 della 38/2010 sulla libertà della Amministrazione di concedere “ad libidum” suolo pubblico, chiedendone - come allora - un equilibrio.
Il Sindaco ha risposto che, sino alla approvazione di un nuovo Regolamento per la Concessione del suolo pubblico, non saranno rilasciate nuove autorizzazioni, neanche per semplici fioriere.
L’argomento “Isole Pedonali” è stato oggetto di particolare approfondimento.
Il Comitato non è stato d’accordo, sin dal primo momento, con la istituzione di un’Isola pedonale in via Bordonaro, auspicando piuttosto una Z.T.L. identica a quella di via Mandralisca: una zona a traffico limitato cioè alle solo vetture dei residenti in loco (cioè nella stessa via), nelle fasce orarie consentite per i Pass rossi, e con solo sosta momentanea.
Il Comitato ritiene incivile che dei residenti, debbano tenere bloccate in case persone in condizioni fisiche particolari (anche temporanee), dal mattino sino a piena notte e privarsi del trasporto - sino alla porta di casa - di particolari oggetti per un così lungo lasso di tempo.
Il Comitato ha invitato i presenti fra i quali - oltre il Vicesindaco Curcio -, l’ass.re Cefalù, a considerare quale potrebbe essere realisticamente l’effettivo numero dei veicoli che userebbero del provvedimento.
Il Comitato ha inoltre ribadito la necessità di porre il Punto di Controllo dei VV.UU. all’inizio di via Giudecca (all’altezza della chiesetta di S. Antonio) e non - come è prassi - alla fine quasi di via Candeloro; si eviterebbe così (a tutti coloro che non avrebbero diritto di proseguire) il ritorno per via Pierre, il cui transito, invece, dovrebbe essere consentito solo ai residenti in loco, ossia ai residenti di via Porpora e della stessa via Pierre.
Il Comitato ha infine ribadito la opportunità di interdire ai non-residenti l’accesso alla parte inferiore di via Cavour (a partire dall’incrocio con via Prestisimone-Pretura), riservando la stessa e la piazza C. Colombo ad esclusivo parcheggio dei Pass rossi; in considerazione del fatto che, nei mesi estivi il transito, all’inizio del Lungomare, è chiuso.
Il Tema, altrettanto fondamentale, dell'adeguamento della segnaletica
Il Sindaco ha assicurato che nelle vie del Centro storico saranno apposte comunque - nelle aree riservate al parcheggio - le apposite tabelle "solo residenti"!
Il clima è stato franco e cordiale e si spera in un passo avanti rispetto alla situazione attuale.
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Commenti
Saro Di Paola -
NON CI AZZECCHI MAI
Con il nome delle Chiese, caro Pino, NON CI AZZECCHI MAI! :)
La Chiesa di S. Nicola all'inizio della via Giudecca ?
No, alla fine - a scendere- della via Spinuzza.