L'ultimo combattente per la libertà.

Mauro Zito, quest'uomo modesto, ma con un pensiero ricco di ideali, lo conosco fin da quando ero bambino. Egli, ritornato dal Nord, dove aveva combattuto fra le fila partigiane, era stato ospitato da mio padre e nella sua azienda agricola aveva avuto il suo primo lavoro. Rimase sempre grato per questo primo aiuto ricevuto e del quale non avrebbe avuto bisogno, se si fosse comportato come tanti altri, che avevano "venduto" i loro atti di eroismo nella disperata lotta per la libertà Egli non si vendette, perché era troppo libero "di sensi e di cor". Volle tornare nella sua Sicilia, dove ancora il tempo sembrava essersi fermato all'Ottocento, e qui riprese la sua vita quotidiana.

Oggi è troppo vecchio per andare in giro sui sentieri delle Madonie, nella sua San Mauro e a Cefalù. Vive a Castelbuono in una casa di riposo e qui ha ricevuto, proprio ieri, un riconoscimento da parte dell'ANPI. Gli sono stati consegnati la tessera ad honorem dell’Anpi con la bandiera e un attestato. Erano presenti: Angelo Ficarra (Anpi Palermo), Giusy Vacca (Anpi Isnello), Concetta Battaglia (Cooperativa Sociale Padre Massimo Giuseppe Barreca – Onlus), i figli Antonio e Giovanni. Il partigiano ha parlato telefonicamente con Mario Azzolini, sindaco di San Mauro Castelverde, suo paese d’origine, e con Ottavio Terranova, presidente dell’Anpi Sicilia.