22 Ottobre 2012, 10:19 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Forse nessuno dei lettori sa che proprio a Cefalù i Tedeschi, nel 1943, trucidarono un'intera divisione dell'Esercito Italiano.
Per la verità non lo sapevo neanch'io, che pure alla storia di Cefalù ho dedicato non poca attenzione. Per fortuna l'amico Gianfranco D'Anna mi ha aiutato a colmare questa mia gravissima lacuna. Come si può dimenticare un episodio così clamoroso e orribile, accaduto poco prima che nascessi e del quale non possono non essere ancora in vita tanti testimoni oculari!? Possibile che nessuno di costoro lo abbia raccontato? Possibile che esso sia stato rimosso dalla memoria di così tanta gente? Eppure l'episodio efferato dev'essere proprio accaduto, se qualcuno sapientemente ha scritto quel che potete leggere nel seguente link: http://www.acquese.it/index.php/notizie/news-dellacquese/item/4253-premio-acqui-storia-un-grande-successo-di-pubblico.
Ho cercato di saperne di più, almeno del luogo dov'è accaduto il fatto. Niente, nessuno sa niente. Ho interrogato tutti gli uomini e le donne, che oggi hanno più di ottant'anni, ma nessuno di essi ne ha memoria. Vuoi vedere, mi son detto allora, che nell'articolo si alludeva a Cefalonia? In fondo una simile confusione può accadere. Il nome di Cefalù, però, è ripetuto ben due volte e questo sembrerebbe escludere una disattenzione o un lapsus de plume.
Sarebbe bene che i lettori più volenterosi contribuissero a far luce su quanto riferito nell'articolo, non foss'altro per i nomi altisonanti, che vi sono citati.
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Commenti
Salvatore Culotta -
Credo che l'errore sia stato
Credo che l'errore sia stato già corretto nei commenti allo stesso articolo.
Gianfranco D'Anna -
Segnalato ma non corretto
In effetti nel primo commento la Redazione di Acquese.it "ringrazia per le precisazioni fornite, a correzione della svista pubblicata" ma nell'articolo si continua a leggere:
«... A decretare il successo della manifestazione, dedicata alla Divisione Acqui, trucidata dai tedeschi nel 1943 a Cefalù sono stati una serie di cose: innanzitutto l’alta qualità dei libri vincitori sia nella sezione scientifica, che divulgativa che del romanzo storico. Ma anche il mix di nomi importanti che si sono succeduti sul palco. Elisa Isoardi e Franco Di Mare, volti di Rai Uno che hanno presentato l’evento, Mauro Mazza, Bruno Vespa, Carlo Verdone, la Principessa Maria Gabriella di Savoia, Marcello Manfredi, Paola Pitagora e il grande Mario Cervi. Non da ultimo “zio Peppino”, falegname di professione, uno dei pochi sopravvissuti al massacro di Cefalù proprio in quel lontano 1943. ...»