dal silenzio ... alla logorrea !

Ritratto di Quale Cefalù

16 Settembre 2012, 19:43 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Riceviamo e pubblichiamo questa nota a firma della sig.ra Valeria Giardina, figlia dell'ex Sindaco di Cefalù dott. Prospero Giardina, invitandola, nel contempo, a registrarsi qualora volesse  intervenire successivamente su Quale Cefalù:
 

I recenti risultati elettorali cefaludesi hanno permesso un ' indubbia svolta epocale: alcuni degli assessori della ex amministrazione comunale , da afoni quali erano , hanno rotto il silenzio istituzionale e improvvisamente hanno cominciato a parlare , ed alcuni , badate bene , addirittura in latino.

Giubilo e pompa magna !

I fiumi di parole che giornalmente invadono i quotidiani on line , dimostrano come costoro abbiano brillantemente superato un disturbo che credevamo fosse cronico.

Il caso potrebbe avere del miracoloso o forse , più laicamente , è soltanto il risultato di una mal digerita rassegnazione di fronte all' incontrovertibile smacco elettorale.

Costoro , improvvisandosi opinionisti , hanno persino l'ardire di fare un bilancio dei primi 100 giorni dell' attuale Amministrazione comunale , senza avere la benchè minima consapevolezza dell' inconsistenza del loro precedente operato.

Il prosopopeico " impulso " , quindi , ad esprimere INCESSANTEMENTE dubbi , insinuazioni e sospetti sembra avere carattere di coercitività , tanto da potere legittimamente pensare che taluni , pur avendo argutamente superato l' afonia siano inciampati nel , non meno grave , disturbo ossessivo - compulsivo.

E cioè di non potere smettere di parlare per insinuare , tipico atteggiamento di chi , ahime' oramai , non ha più nulla da perdere e , forse , niente di meglio da fare.

Rimanendo nell' ambito della cultura del sospetto , delle strumentali polemiche e delle più sgradevoli insinuazioni , mi preme riferirmi a quei comuni cittadini , oramai scribi , che , pur di avere un minimo di visibilità , SPECULANO sul buon nome di mio padre , Prospero Giardina , avanzando indecenti dubbi riguardo ad immaginari , quanto inverosimili " inciuci " a proposito di un progetto di lottizazione.

A costoro , la cui fuliggine , sembra aver annebbiato irrimediabilmente la mente , rispondo che si giudica per come , nelle medesime circostanze , si operebbe.

Tale atteggiamento che in psicologia si chiama proiezione , non ha nulla a che vedere con l'onorabilità e la rispettabilità di mio padre.

Tanto vi dovevo ,

Valeria Giardina

Commenti

Gentile Signora,

non ci riteniamo assolutamente destinatari della sua lettera per due ragioni: perché nessuno di noi è stato "assessore della ex amministrazione" e, soprattutto, perché nessuno di noi "ha speculato sul buon nome di suo padre, Prospero Giardina". A noi piace giudicare i fatti, senza "fuliggine" e senza altro scopo, se non quello di esprimere liberamente le nostre opinioni, felici anche quando qualcuno ce le corregge, dimostrandoci la loro fallacia e aiutandoci nella faticosa strada verso la verità, che non è mai assoluta.

Saremo anche scribi, come Lei scrive, ma siamo costretti a esserlo, essendo circondati da farisei. Anzi, se ne avessimo le capacità, dovremmo essere anche rabbi e persino "messia". Ma siamo soltanto uomini, che cercano di comportarsi con coscienza. Questo ci permette di rimettere i suoi debiti, che credeva di doverci.

Cordiali saluti.