Primo giorno di scuola

Ritratto di Francesca Daniele Merlo

14 Settembre 2012, 00:26 - Francesca Danie...   [suoi interventi e commenti]

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Anche quest’anno il numeroso popolo degli studenti varca i cancelli della scuola: ricomincia un nuovo anno di studio e di sacrifici per tutti i pendolari, che dai paesi vicini si recano a Cefalù o per continuare o per intraprendere un indirizzo scolastico, a loro un in bocca al lupo affettuoso e un augurio che tutti possano arrivare alle mete prefissate: forza ragazzi! Costruite il vostro avvenire! Ma fra questo numeroso popolo c’è un a parte di alunni che per la prima volta entra nel mondo della scuola i famosi “Remigini” di una volta, ai miei tempi la scuola iniziava il primo ottobre, festa di San Remigio da qui i Remigini: gli alunni delle prime classi, ad accoglierli c’era una sola maestra, quella che li avrebbe accompagnati per cinque anni; poi siamo passati a più insegnanti con il tempo pieno prima e con il modulo dopo, oggi è tornato l’insegnante preminente ma nella classe ruotano: insegnanti di lingua, di informatica e alcune volte di religione. La maestra, per noi di una certa età, è rimasta nel cuore, il suo ricordo è sempre vivo, ella come una mamma, piangenti ci ha accolto con amore e con tanto amore ci ha insegnato e si è fatta piccola per noi per entrare piano, piano nei nostri cuori da dove non è più uscita…… A questi bimbi dedico una poesia di Caterina Daniele, maestra elementare per ben 45 anni.
 

Lu primu jornu di scola

Picciriddi , c’a la scola viniti,
cu l’occhi canciulini mi vardati!
Lu sacciu già di mìa ‘zoccu vuliti:
l’amuri di la mamma chi lassati!

Di lèggiri , di scriviri  ‘un sapiti,
la prima vota è ccà chi vi truvati;
la mè parola ancora nun capiti,!
ma l’anima ‘nnuccenti m’affidati!

E pi vuàtri mi fazzu picciridda;
nna lu curuzzu e nna la vostra menti
zappu e chiantu simenza minutidda

di ciuri di buntà, e vi fazzu scienti!
E vi svampu ntra lu cori la faidda
di l’amuri di Diu unnipussenti!

                              Caterina Daniele

Commenti

Grazie per averci fatto rivivere i ricordi della nostra infanzia leggendo la delicata poesia, in lingua siciliana, di tua zia Caterina