In ricordo di Angelo Sciortino

E' giusto ricordare anche come qualcuno, a torto o a ragione, si riferiva a un cittadino che, pur nei suoi umani limiti e pecche, aveva dedicato l'ultima parte della sua vita ad un esercizio inviso alla maggior parte dei cefaludesi: quello della "cittadinanza attiva"! Quel seme partorito dalla cultura greca che sempre più spento appare ai giorni nostrri.

In un commento, "Dipende", ad un intervento di Angelo Sciortino del 20 agosto 2015: "Per ricordare chi ci ha fatto male" (https://www.qualecefalu.it/comment/3514#comment-3514), così scriveva il nostro attuale assessore alla Cultura:

"la sua dialettica da èlite (il bar che è costretto ad accogliere per giorni interi le sue chiappe)."

Lo stesso, in "Quanta legalità di fatto segue a quella verbale" di Angelo Sciortino - 27 marzo 2017 (https://www.qualecefalu.it/comment/4228#comment-4228)
commenta ("Il guru del sospetto") con le seguenti parole:

"... come esso dipenda dall'ormai cronico e più volte ricordato (nei confronti di Sciortino - n.d.r.) "fattore prostata - cervello inversamente proporzionale", non mi preoccupo più nemmeno di provare pena per un soggetto ormai indefinibile, un ectoplasma ridotto in antimateria informe da quell'inesorabile macchina Ghostbuster che è il Tempo. Siccome però un tale sopravvissuto a se stesso, ...".
Oggetto quest'ultimo di querela, ritirata successivamente su richiesta graziosa dell'interessato (io ero presente).

In ogni caso non sono parole che si dicono e  ancor più  che si scrivono,  neanche in una dialettica "forte"! (come qualcuno si compiace spesso di maschiamente rimarcare).

La volgarità non è stata certamente tra le "pecche" di Angelo, mai!