EMERGENZA ACQUA: Cefalù è, ancora, nella Provincia di Palermo?

Ritratto di Saro Di Paola

1 Ottobre 2021, 07:20 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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L'ARERA, Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente, il 21 settembre scorso , ha approvato, con deliberazione 388/2021/R/idr, lo "specifico schema regolatorio  recante le predisposizioni tariffarie per il periodo 2020-2023, proposto dall'assemblea territoriale idrica Palermo per il gestore AMAP S.P.A".
                    

Con tale deliberazione,  l'Autorità ha conseguito "la finalità di garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nel settore dei servizi di pubblica utilità, (....) nonché adeguati livelli di qualità nei servizi medesimi in condizioni di economicità e di redditività, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull'intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato da criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori tenuto conto della normativa comunitaria in materia e degli indirizzi di politica generale formulati dal Governo", sancita dall'art.1, com.1, della Legge 481/95.

La deliberazione ARERA è articolata in 17 pagine e due allegati con 4 tabelle.
Per rendersi conto di quanto è astrusa da leggere e difficile da comprendere basta approcciarne la prima pagina
                     
e l’ultima.
                                       

Per quel poco che sono riuscito a comprendere, l'ARERA è pervenuta alle conclusioni dell’ultima pagina  "sulla base dei dati, degli atti e delle informazioni ai sensi" di altre precedenti deliberazioni degli anni 2017, 2019 e 2020, per il solo gestore AMAP, in accoglimento dell'istanza presentata dall'Assemblea Territoriale Idrica Palermo per il gestore in parola e con riferimento al solo perimetro acquisito da AMAP S.p.A. a seguito delle operazioni di aggregazione gestionale”.

I passaggi, riportati tra virgolette perché testuali della deliberazione ARERA, per dirla con Lubrano, fanno sorgere spontanee due domande:
- Il Comune di Cefalù fa parte dell'Assemblea Territoriale Idrica Palermo?
- Cefalù rientra nel perimetro acquisito da AMAP S.p.A?

Domande che possono essere sintetizzate in una sola, più provocante, che ne accentua l’efficacia:
relativamente al Servizio Idrico Integrato, Cefalù è, ancora, nella Provincia di Palermo?

Sono tre domande alle quali può rispondere solo il Sindaco.
Se le sue risposte dovessero essere negative, la deliberazione ARERA, non riguarda Cefalù.
E se la deliberazione ARERA non dovesse riguardare Cefalù, altre domande vengono spontanee quanto le prime:
- chi, e sulla base di quali elementi, sottoporrà all’approvazione dell’Autorità lo schema regolatorio con le predisposizioni tariffarie da applicare a Cefalù per il quadriennio 2020-2023 previsto dalla Legge?
- Chi individuerà "i principali interventi infrastrutturali volti a conseguire gli obiettivi di mantenimento o di miglioramento" dei livelli del servizio idrico integrato raggiunti a Cefalù?
- Individuati tali interventi, Cefalù a quali fondi attingerà per eseguirli?

Sono tre domande alle quali, ahiCefalù, nessuno, neanche il Sindaco, può rispondere.

Saro Di Paola, 1 ottobre 2021

Commenti

caro saro, anche se privatamente ti ho scritto che non avrei risposto alle tue domande invece, lo faccio volentieri e alle tue TRE domande, la risposta è NOOOOOOO! Inoltre, avresti fatto bene ad aprire e pubblicare i due allegati. Innanzitutto, perché deve attenersi a quanto contemplato nella delibera n. 10_2018 dell'ATI ed inoltre fare ulteriori passaggi. Ma l'argomento é molto ampio e non posso riportare tutta la cronistoria del perché il comune di Cefalù é e reterà fuori dal passare all'Amap. Forse, nel tempo. Dei fondi, per ben DUE volte, erano stati già messi a disposizione dell'Arera ma, essendo che Cefalù qualacuno ritiene che non abbia un gestore del SII e di converso l'ATI non si poteva sostituire al comune nel chiedere somme per rifare la rete idrica, ecco che ci siamo giocati anche queste due possibilità. E, come ho chiuso l'ultima volta, mi ripeto anche oggi: ai posteri l'ardua sentenza!

Caro Giovanni, dobbiamo augurarci che la sentenza dei posteri sia la meno pesante perchè l'emergenza acqua si sarà risolta con conseguenze quanto meno pesanti possibile per le casse del Comune e, indirettamente, per le tasche dei cittadini.
Sopratutto con un Servizio Idrico Integrato che torni normale il più presto possibile.