I volontari della Crocce Rossa: fatti e non chiacchiere

Ritratto di Angelo Sciortino

6 Maggio 2021, 11:24 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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In un momento di pandemia, con le scuole chiuse e con una riduzione delle libertà individuali; in un momento in cui è quasi un miracolo non subire danni psicologici, non ci resta che rivolgere la nostra attenzione agli esempi di altruismo, per ricavare da essi la sensazione di non essere abbandonati alle sole chiacchiere dei politicanti, locali e regionali. Tra l'altro, da questi esempi possiamo ricavare anche la speranza che questo triste momento potremo superarlo quasi indenni.

Ho in mente l'esempio dei volontari della Croce Rossa, che proprio qui a Cefalù ho visto impegnati durante gli open day per le vaccinazioni. Li ho visti accompagnare con pazienza e con affetto vecchi appena capaci di tenersi in piedi; li ho visti mentre rivolgevano loro parole d'incoraggiamento, sempre sorridenti.

Insomma, questi volontari, ai quali si aggiungono quelli delle Giubbe d'Italia, mostrano uno spirito di sacrificio, che si somma a quello dei medici e degli operatori sanitari e amministrativi, creando una sinergia, che ha permesso di vaccinare, tra l'ospedale Giglio, dov'erano presenti le Giubbe d'Italia, e l'hub di via San Pasquale, dove invece erano presenti i volontari della Croce Rossa, almeno due migliaia di persone.

Anche se non chiedono un grazie o un riconoscimento per questo loro impegno, personalmente non riesco a non rivolgerglielo sia per avermi spinto a riappacificarmi con i miei simili e sia per la speranza e la commozione, delle quali sono loro debitore.

Commenti

Caro Angelo, da gennaio faccio parte delle "Giubbe d'Italia" e per essere stato più volte "di servizio" al Giglio nei giorni di vaccinazione, sono testimone diretto dell'abnegazione e dell'impegno con i quali i volontari della Protezione Civile collaboriamo col personale sanitario ed amministrativo del Giglio. Senza tema di potere essere smentito, mi permetto di sottolineare che senza tale collaborazione sarebbe stata impossibile la vaccinazione delle persone, provenienti anche da località fuori del circondario madonita, programmata giornalmente in numero superiore alle 130 unità.