Il testo dell'esposto alla Procura della Corte dei Conti

Come avevo anticipato, ecco l'esposto alla Procura della Corte dei Conti, con il quale si chiede che essa accerti le responsabilità personali di coloro che hanno portato alla sentenza di condanna del nostro Comune e della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali da parte del CGA, affinché siano costoro a pagare personalmente i danni derivanti dalla loro superficialità nel negare ai cittadini richiedenti il riconoscimento dei loro diritti.

Tale esposto sarà stampato e verrà chiesto ai cittadini di sottoscriverlo, se vogliono evitare che siano essi a pagare, come accadrebbe se a pagare fossero i due Enti condannati, visto che la loro disponibilità finanziaria si fonda solo ed esclusivamente sulle tasche dei cittadini e vengono prelevati sotto forma di imposte e tasse.

ESPOSTO

Alla Procura della Corte dei Conti

Noi cittadini di Cefalù, con riferimento della sentenza N. 00389/2019REG.PROV.COLL. del CGA, che condanna il Comune di Cefalù e la Sovrintendenza ai Monumenti al pagamento del ristoro per i danni subiti da alcuni cittadini a causa degli ostacoli frapposti al loro investimento dai due Enti, meglio indicati nella sentenza allegata al presente esposto, e, sebbene sarebbe sperabile che in forza della normativa vigente fosse la stessa Amministrazione a contestare il danno erariale, magari da parte del Segretario comunale, noi dubitiamo che questo accada, come dimostrano altri precedenti, tra i quali bisogna annoverare un'altra sentenza del CGA, la N. 00353/2017, anch'essa allegata al presente esposto. Per questi motivi

CHIEDIAMO

che codesta Procura in indirizzo indaghi per scoprire chi sono i responsabili del danno erariale e a tali responsabili addebiti il suo pagamento, non essendo giusto che esso venga sostenuto dai cittadini, come accadrebbe se a pagarlo dovessero essere i due Enti e non i responsabili, già sufficientemente indicati nella stessa sentenza del CGA.

Il presente esposto viene presentato per il tramite della Guardia di Finanza di Cefalù.

Seguono firme.

Cefalù, 22 maggio 2019