20 Ottobre 2017, 19:14 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Ettari di territorio devastato ed esposto a rischi idrogeologici,
tonnellate di tondini di ferro, lavorato e non, disseminato, qua e là, ed esposto all'ossidazione,
opere d’arte cominciate e lasciate in asso.
Nelle aree dei cantieri del raddoppio ferroviario in territorio di Cefalù, è tutto fermo e tutto in condizioni di assoluto abbandono.
Eppure nessuno dei nostri deputati istituzionali ha sentito, e sente, il dovere di spiegarcene le ragioni.
Eppure i nostri deputati istituzionali, alla passerella, c'erano.
Eccome se c'erano!
Tutti in prima fila.
Eppure i nostri deputati istituzionali sono pronti a ricandidarsi per essere rieletti.
Anzi, a essere rinominati per risultare riconfermati.
La loro ignoranza delle questioni che attengono al progetto definitivo-“esecutivo” del secondo lotto del raddoppio, ai più prudenti, ha suggerito il silenzio.
Altri, invece, hanno fatto dichiarazioni.
Per dire sciocchezze.
La più clamorosa:
“Il mio impegno continuerà affinché venga rispettata la data di fine lavori prevista per il secondo semestre del 2019”.
Cioè tra due anni.
E già, i nostri deputati istituzionali sono convinti che siamo tutti imbecilli.
Saro Di Paola, 20 ottobre 2019
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Commenti
Mauro Gagliano -
Raddoppio ferroviario
Forse è proprio il contrario, i nostri deputati istituzionali sanno bene che noi siamo così intelligenti da sapere che le loro dichiarazioni sono pura finzione!
Giosafat Barbaccia -
Domanda, in contesto del tutto ipotetico
Vorrei fare una domanda. Domanda fatta in un contesto ovviamente del tutto ipotetico, e tralasciando in questa ipotesi i seppur importantissimi e imprescindibili lati umani e affettivi. Quanto sarebbe potuto costare, in termini di costi e tempi, l'abbattimento programmato del palazzo argi, la costruzione di un nuovo complesso abitativo e il trasferimento degli abitanti, così da permettere la normale prosecuzione dei lavori per come erano stati progettati e approvati? Qui invece l'ipotesi non c'è più, quanto costerà e sta già costando in termini di tempi, costi e funzionalità, la variante su cui confidiamo tutti i tecnici preposti stiano alacremente lavorando? Ripeto, seppur di importanza fondamentali vorrei mettere da parte il fattore umano, ma in termini di meri e freddi numeri, quale potrebbe essere la differenza di costi che il pubblico, cioè tutti, si accinge a sopperire per aver scelto l'una e non l'altra soluzione?
Saro Di Paola -
Contesto "troppo ipotetico" per meritare .....
Il contesto è veramente "troppo ipotetico" per meritare, almeno da parte mia, una valutazione del costo.
Peraltro, se si arriva ad ipotizzare tale contesto è perchè si ritiene che la variante al progetto definitivo-"esecutivo" sia dovuta, soltanto, alla soppressione della galleria di sfollamento dello Spinito per la presenza del complesso condominiale ARGI.
Il che non è per due ordini di motivi.
Il primo:
la galleria di sfollamento non si può realizzare, prima che per non arrecare danni a quel complesso, perchè è stata, incautamente, prevista in corrispondenza del tubo ARMCO del diametro di circa 2,00 metri nel quale sono canalizzate le acque di quello che era il Vallone Spinito.
Ciò, ovviamente, a meno che oltre a demolire quel complesso non si spazzi via quel canale.
Il secondo:
la variante generale è indispensabile perchè la talpa del diametro di oltre 10 m che dovrebbe imbucarsi ad Ogliastrillo, a Fiume Carbone, non potrebbe fare "inversione di marcia" e perchè la talpa del diametro di oltre 15 m che dovrebbe imbucarsi nella fiumara di Castelbuono, da Fiume Carbone non potrebbe uscire.