27 Agosto 2012, 08:07 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Quando i lettori, gli interlocutori hanno abbastanza udito le tue ragioni, è buona regola lasciare loro la libertà e la responsabilità dei collegamenti delle sinapsi del loro cervello, cioè del loro pensiero e quindi delle loro opinioni sui fatti.
Racconterò perciò solo i fatti, come un pittore viaggiatore “iperrealista” che prende degli appunti con degli schizzi; tracce soltanto di qualcosa che però non si vede perchè è troppo grande.
Mi racconta mia madre che, da bambina, con le sorelle e le cuginette, usavano, a fronte di un quesito (magari malizioso) che sorgesse tra di loro, correre al balcone e concentrarsi sulla prima cosa attirasse la loro attenzione; perchè lì era la risposta.
Dev’essere così d’altra parte; se è vero che Dio è in ogni cosa, tutta la verità dell’Universo dev’essere in ogni singolo suo punto, di una iride, in un fermo-immagine qualsiasi di un qualsiasi momento, in un lobo dell’orecchio o, persino, nel palmo di una mano.
“L’esercizio della cronaca” può essere svolto più o meno seriamente nelle varie circostanze, ma soprattutto” - l’esercizio” della sua successiva interpretazione - tanto più liberamente se tra amici.
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Il giornalista Roberto Gueli presenta
Il giornalista Toti Piscopo ricorda:
Lorenzo Misuraca direttore di un giornale umoristico “Il Pettegolo” (cinque anni), realizzato insieme ad Angelo Butera: uno dei primi del dopoguerra.
Michele Bellipanni un giornalista d’assalto, insieme a Lorenzo al Giornale Telestar. Giornalisti come loro diventavano gli animatori, a volte testimonial, a volte “colpevoli” degli accesi dibattiti sociali e politici di quegli anni.
Il Presentatore
Abbracciamo e salutiamo Michele Bellipanni e Lorenzo Misuraca con le loro signore: Marianna Vizzini Misuraca e Teresa Bellipanni.
La sig.ra Bellipanni
Si certamente è un momento importante perchè questa città dalla, corta memoria, ogni tanto mi sorprende, e quindi mi accorgo che si ricordano ancora che è esistito Michele Bellipanni e che ha contribuito alla “mancata crescita” di questo paese; perchè se questo paese, se fosse cresciuto, per quello che ha detto lui, che ha scritto lui o che ha scritto Lorenzo, doveva essere un altro paese.
Noi ci troviamo in questo perchè purtroppo la classe politica ha fatto orecchio da mercante a quanto veniva suggerito. Io mi auguro che il nuovo Sindaco possa prendere spunto da questo e andarsi a leggere tutti gli articoli fatti da 25 anni addietro e rendersi conto che non è cambiato nulla a Cefalù, semmai è peggiorata. E, quindi, forse è meglio correre ai ripari prima che questa bellissima città che iddio ci ha dato e che l’uomo tenta sempre di distruggere.
La sig.ra Misuraca
Io non posso smentire quello che ha detto Teresa, anzi vorrei essere un pochino più incisiva ... non è successo niente di diverso da quello che c’era in precedenza: è tutto immobile. Andando a rileggere gli articoli di mio marito, non è cambiato niente, perchè la situazione è sempre la stessa
Il Sindaco (una battuta)
Sarà facile vedere quello che cambia; visto che non è cambiato niente, ogni cosa che cambierà sarà merito nostro
La sig.ra Bellipanni
Infatti le debbo dare atto, e la debbo ringraziare, che finalmente sulla spiaggia di Cefalù ci stanno le docce che funzionano con un pulsante intermittente; questo è un fatto “eccezionale”, signori miei
Il Presidente del Consiglio, prof. Antonio Franco, consegna il Premio alla Memoria alla sig.ra Misuraca
La sig.ra Misuraca
Mi avete chiamata, sono venuta, però io desideravo sapere chi ha organizzato questo premio perchè ancora non lo sò
Il Sindaco
L’ha detto benissimo poco fa il giornalista che presenta: è un prodotto che ha lanciato Angela Castiglione, chiedendo la collaborazione del Comune di Cefalù; pertanto ci auguriamo che, accanto alla prima, ci siano tante altre edizioni che magari, organizzate ....
Vengono lette le Motivazioni:
In memoria di Lorenzo Misuraca.
Una vita prematuramente stroncata ma sapientemente coltivata con amore, tra scrittura e lettura. Pioniere della comunicazione, giornalista, editore e libraio, impegnato a far conoscere e valorizzare Cefalù ed, attraverso i suoi articoli e le sue edizioni, l’impegno culturale e civile della sua gente.
Il Sindaco
In memoria di Michelle Bellipanni.
35 anni di professione giornalistica, in cui è stato testimone e cronista dei cambiamenti della sua Cefalù, che amava e tendeva a difendere anche con forti provocazioni con i suoi articoli ed inchieste. Protagonista discreto, amico disinteressato ed appassionato animatore culturale.
Il Sindaco
Il Sindaco consegna il premio alla memoria alla sig.ra Bellipanni
Gueli legge le Motivazioni del Premio a Padre Paolo Fiasconaro:
Per la grande qualità del suo stile di scrittura, le sue eccezionali doti umane e l’umiltà con la quale esercita il suo importante e particolare ruolo, Premio di Giornalismo “Città di Cefalù 2012” a Padre Paolo Fiasconaro.
Padre Fiasconaro racconta la sua storia giornalistica
Da questo confratello, padre Massimiliano Kolbe, nel “Centro Padre Kolbe” di Carini - dove è stato molti anni -, è nata questa sua vocazione alla comunicazione.
Parla di padre Kolbe ed anche delle sua attività editoriale, in Polonia.
Ha curato per 15 anni l’ufficio stampa della Conferenza episcopale siciliana e in particolare durante la visita del Santo padre a Palermo.
Ha promosso, parlandone con Padre Lombardo (direttore dalla Sala Stampa Vaticana), il giorno prima dell’arrivo, ciò che poi è diventato un gesto simbolico di alto valore mediatico, è cioè che il Papa, nel tragitto dall’aeroporto a Palermo, si fermasse alla Stele Falcone sull’autostrada, spiegando che se il Papa lo avesse fatto, pregando per tutte le vittime della mafia, questo sarebbe stato il più grande regalo per noi siciliani.
Non perde l’occasione per ricordare simpaticamente che il Papa, in aereo, ha gustato i prodotti madoniti dei Fiasconaro di Castelbuono.
Da padre Francescano, ho portato avanti il progetto con Angelo Branduardi, nel 2000, in occasione del Giubileo, su Francesco d’Assisi.
Con Amedeo Minghi, per l’anno della Fede, indetto dal Santo Padre e che sarà inaugurato l’11 ottobre: “stiamo studiando un progetto che girerà per quasi tutte le diocesi italiane. Farà accostare, coloro che ascolteranno il concerto, a dieci giganti della Fede che hanno inciso profondamente nella storia della salvezza, nella storia della umanità: da Abramo sino a Giovanni Paolo II.
Mi impegno a portarlo a Cefalù in occasione della festa del SS. Salvatore.
Carlo Antonio Biondo consegna il Premio a Padre P. Fiasconaro
Il Presentatore presenta Vincenzo Marannano
(Ascolta audio:)
Giovane giornalista di grande talento, lavora e fatica al Giornale di Sicilia. La sua gavetta è stata premiata.
Premio di Giornalismo Città di Cefalù 2012 a Vincenzo Marannano.
Eccolo qui, abbronzatissimo e scattante...
La sua voglia di denuncia inizia quando frequentava l’I.T.C. di Cefalù, con un impeto a volte eccessivo, come accade quando si è giovani, a volte più distruttivo che costruttivo.
Si chiede sempre cosa farà da grande; non ha ancora deciso se fare il giornalista.
Per farsi conoscere è dovuto andare a finire pure a New York, per le Torri gemelle, e in Irak, quando è scoppiata la guerra, ma poi lo hanno preso al giornale forse per evitare che si facesse male.
Al Giornale ha fatto e fa la gavetta con la cronaca nera: “ Fare la cronaca nera a Palermo è come fare la escort a palazzo Grazioli; il lavoro non manca! ”.
“ ... difficoltà non ne trovo perchè se alla fine fai bene il tuo lavoro, tu racconti ... cioè non siamo noi che arrestiamo le persone e quindi dobbiamo avere difficoltà poi a farci vedere in giro da queste persone di cui parliamo: sono loro che si mettono nei guai e si fanno arrestare. Quin di, noi alla fine raccontiamo le loro malefatte, niente di più”
Gaetano Mocciaro (ex suo professore) consegna il Premio a V. Marannano
Il giornalista-presentatore, Gueli, legge le Motivazioni del Premio a Lirio Abbate
Con elevato coraggio ed eccellente professionalità, porta avanti la grande tradizione della cronaca nera siciliana. Una delle prime firme dell’Espresso.
Premio Giornalistico di Cefalù 2012 a Lirio Abbate
(Ascolta audio:
Abbate
Il coraggio che hanno tutti i giornalisti in Sicilia. Io perchè sono con la lettera “A” sono per primo: è il coraggio che hanno tutti i giornalisti e quelli che avete presentato prima, ricordandoli, ne sono una dimostrazione, soprattutto a Cefalù
Si augura che, un premio che mai si sarebbe aspettato, a Cefalù, sia un segno di un possibile cambiamento delle cose, che auspica a partire da Cefalù (per tutte le madonie), in cui c’era “una fucina di giornalisti a partire da Enzo cesare ... e un folle, Angelo Arduino ...con Crm/Madonie”
(Ascolta audio:
Franco Nicastro (sul giornalismo d’inchiesta)
(Ascolta audio:
Abbate ha poi parlato di padre Puglisi e del “miracolo” che ha compiuto:
(il Vaticano) a distanza di quasi 20 anni dalla sua morte, si è accorta che la Mafia è un nemico ...
Franco Nicastro consegna il Premio a Lirio Abbate
Tra gli “Intervalli di intrattenimento, particolare è stato il Monologo di Ivan Fiore su Pino Puglisi, detto “tre P”, costruito tutto sulla lettera “P”
(Ascolta audio:
Il Sindaco (sulle prossime programmazioni estive, e sul premio giornalistico di stasera)
(Ascolta audio:
Il giornalista-presentatore, Gueli legge le motivazioni del Premio alla Carriera a Giuseppe Sottile:
Un maestro di giornalismo. Con la sua penna ha attraversato anni ed anni di cronaca in Sicilia e non solo, fra giornali e TV, ha lavorato tra Palermo, Milano e Roma. Curriculum lunghissimo.
Premio speciale Città di Cefalù “alla carriera” a Giuseppe sottile.
Sul segreto della sua carriera e sul suo primo maestro: il maestro della V° elementare di Gangi, Francesco Lapunzina, padre di Rosario, attuale Sindaco di Cefalù
(Ascolta Audio:
Sul come si comportano i giovani giornalisti
(Ascolta audio:
Il Sindaco, Rosario Lapunzina, consegna il Premio Speciale alla Carriera a Giuseppe Sottile
Il Presentatore, nel ricordare i prossimi appuntamenti con “Il Mare Luccica” e “Cefalù Cult”, che hanno lo stesso Patron della serata: Angelo Butera, presenta la ideatrice della stessa, la sig.ra Angela Castiglione
(Ascolta audio:
Ha piacevolmente intervallato le varie premiazioni, oltre a Ivan Fiore, Maria Corso e la sua Band
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Quando il buon Vito Patanella (PID), assessore di Guercio, portò lo Sherbeth (se la memoria non mi inganna), Il Festival della Lirica, Cefalu Cult, Il Mare Luccica, molti storcemmo il naso per la entrata pesante a Cefalù del circuito regionale dello spettacolo: una industria diciamo “multi-provinciale” che se, da un lato, veniva in soccorso a un Comune disastrato (ma soprattutto senza Programmazione), avrebbe schiacciato ogni prospettiva di crescita autonoma e protagonista delle risorse locali, pur portando, in taluni casi, “prodotti” di pregio.
Lasciando perdere le “dicerie” sul tipo di storie e personaggi che si possono incontrare nei dintorni dei “finanziamenti regionali” a progetti, specialmente privati, a fronte del “a gratis” (a cui patriotticamente - in nome del turismo - venivano sempre, e solo, invitate le sia pur minime risorse locali), si temeva che l’Immagine finale di Cefalù (quella che dovrebbe coerentemente emergere da tutte la manifestazioni della città) venisse imposta di volta in volta, come un superficiale imbellettamento, dalle leggi del mercato "di quello che restava" per noi alla Regione, cioè dall’esterno e senza una nostra regìa culturale, rispettosa perciò di una immagine più naturale e vera della nostra città e di ciò che essa (forse) vorrebbe essere.
E’ vero che le nostre risorse - se non aiutate almeno con spazi, strumenti ed attrezzature di formazione - non potranno coprire neanche in futuro il ventaglio delle manifestazioni cefaludesi; ed è pure giusto che vengano cose pregiate dall’esterno (sono anche uno stimolo) ma la regìa, la politica culturale e quindi anche quella della Immagine devono essere partorite da Cefalù, in un disegno, frutto di un dibattito, che si continua a non sentire.
Patanella ci ha provato pure ma è stato Lapunzina ad avere maggiore successo nella risposta, al richiamo patriottico, delle “risorse locali”.
Da Lapunzina in tanti perciò ci aspettiamo un altrettanto forte spirito patriottico nella regìa-gestione della politica culturale, almeno, di ciò che arriva, dal cielo, a Cefalù.
Se, come ha detto il sig. Neri, e cioè pressappoco che ci dobbiamo prendere quello che i tour operator ci portano, al prezzo che dicono loro; è anche perchè Cefalù non ha la capacità di dire “chi è” con dignità e forza perchè, in primo luogo, non lo sà, e poi perchè c’è una pericolosa e diffusa propensione mercantile levantina (proprio perchè Porto di mare) a “compiacere” pur di vendere; e infatti la sua ambizione sembra proprio essere, anche in questo caso, quella di diventare “una location” per matrimoni e auto-promozioni varie.
Caro Sindaco, hai tutta la mia solidarietà; comprendiamo che per non apparire un “talebano” (che non sei) non potevi rendere l’estate troppo austera facendo delle scelte radicali, forse inutili nell’emergenza.
Ciò che ci aspettiamo è però che Cefalù con te “prenda forma” dall’interno e non dall’esterno, e che lo cominci a fare quanto prima.
Ciò che temiamo è che i “debiti” contratti con tanti “sponsor”, per non rendere troppo povera l’estate, possano pesare nel perdurare d’un colonialismo culturale in cui, da troppo tempo, ci trasciniamo.
Come dire - per tornare ai giorni della ricerca di una Maggioranza - (temiamo) che le ragioni della stabilità del potere prevalgano su quelle dell’uso innovativo dello stesso.
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Commenti
Pino Lo Presti -
Un Premio Speciale
alla trasparenza, all'humor ed alla franchezza delle due signore, Bellipanni e Misuraca!
Rosario Fertitta -
Una bella serata per quel che
Angelo Sciortino -
Siamo troppo provinciali
Che bel premio! Che splendida iniziativa! Complimenti agli organizzatori e a chi ha concesso il patrocinio del nostro Comune!
Hai ragione, Saro, il premio a Michele Bellipanni e a Lorenzo Misuraca con ogni probabilità è stato "un salvataggio in corner".Come sai i salvataggi in corner non fanno vincere le partite, ma evitano soltanto il gol e il pressing sulla propria porta. Com'è accaduto alla nostra Amministrazione e al nostro orgoglio offeso.
Per il resto, non credo che la serata meriti di essere ricordata, se non come l'espressione di un maledetto provincialismo.
Claudio Barbera -
Buona manifestazione
ma si doveva dare spazio alle realtà giornalistiche cefaludesi come Paola Castiglia e il suo libro, ad esempio.
Anche il fatto di non aver invitato Cefalunews non mi sembra giusto e in ciò concordo con Rosario Fertitta.