31 Agosto 2017, 18:05 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
L'altro ieri, prima della riunione dell'ATI, ho commentato il comunicato del Sindaco, che affidava a tale riunione la soluzione degli annosi problemi dell'approvvigionamento idrico di Cefalù (https://www.qualecefalu.it/node/21150).
La riunione di ieri, invece, non ha neppure discusso di Cefalù. Anzi, se n'è discusso soltanto per dire che il vero e unico gestore del servizio idrico a Cefalù è e rimane il Comune. Alla riunione sono seguiti due comunicati, uno del Sindaco (https://www.qualecefalu.it/node/21159) e l'altro dell'ATI (https://www.qualecefalu.it/node/21161).
Personalmente non trovo convincente nessuno dei due comunicati, ma non può prescindersi da essi, se vogliamo esprimere un giudizio basato sui fatti. E il giudizio che se ne ricava non può che rafforzare la nostra convinzione che l'amministrazione della Sicilia e di Cefalù è affidata a uomini, che non sarebbero in grado neppure di amministrare la loro casa. Un buon padre di famiglia, infatti, mai lascerebbe la sua casa senza acqua, come invece fanno costoro, che, per essere certi di riuscire nel loro intento, immettono in rete acqua non potabile e, ancora peggio, non utilizzabile per usi umani, come il pulirsi i denti o lavare le stoviglie.
Entrambi i comunicati, comunque, parlano soltanto di interpretazioni delle norme giuridiche, ma non fanno neppure un accenno ai disagi dei cittadini di Cefalù, costretti ad accontentarsi di acqua, che in un paese civile non verrebbe neppure immessa in una rete idrica e soltanto con accorgimenti verrebbe utilizzata per innaffiare le piante.
Dei due comunicati, in ogni caso, il più inaccettabile è quello del Sindaco, perché ne prova l'incapacità ad agire in difesa della salute dei propri cittadini. Quei cittadini che mugugnano, ma non passano all'azione in loro difesa. Se in mille, infatti, si recassero sotto la Casa comunale per chiedere risposte chiare, forse i comunicati del Sindaco sarebbero meno inaccettabili. E forse riuscirebbero ad avere acqua migliore.
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Commenti
Vincenzo Nastasi -
Bisognerebbe parlare meno il politichese
Intanto che i politici, o presunti tali, cominciassero a parlare meno il politichese, quello strano linguaggio fatto di parole spesso incomprensibili, messe lì apposta nei discorsi o nei comunicati, proprio per confondere i cittadini.
Poi imparassero, una volta per tutte, a fare davvero gli interessi delle comunità che li hanno eletti come loro rappresentanti, laddove urga la presenza dei cittadini.
Dovrebbero comprendere che essi sono a servizio della gente e non viceversa!
Dovrebbero comprendere che non si conducono guerre "legali" sapendo già in partenza di perderle, per proprio compiacimento o per la convinzione di essere dei nuovi Messia...
Dovrebbero comprendere che bisogna sempre avvalersi di collaboratori "validi" che sinceramente non vedo...
Aspettiamo con ansia la prossima puntata della serie televisiva.. Per un bicchiere d'acqua.