24 Agosto 2017, 10:20 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Svegliarsi non sempre è piacevole, specialmente quando la realtà è all'opposto di un sogno felice. Quando, cioè, abbiamo sognato di essere immersi in una realtà più che soddisfacente, che al risveglio si mostra come un incubo.
Ieri avevo sognato una Cefalù, che oggi al mio risveglio non ho ritrovata. Avevo descritta quella (https://www.qualecefalu.it/node/21128) e oggi mi ritrovo costretto a descrivere quella che oggi mi rattrista.
L'incubo, dopo il piacevole sogno, si è presentato già al momento della doccia mattutina, mostrandosi con un forte bruciore agli occhi e con l'odore di candeggina, che emanava dall'acqua, forse per la presenza di troppo cloro. Ho dovuto usare per la pulizia dei denti l'acqua minerale, per evitare conati di vomito per il cattivo sapore di quella del rubinetto.
Vestitomi, sono uscito per prendere un caffè al bar, ma anche qui l'odore di candeggina era diffuso. Mi sono allontanato e fuori non l'ho sentito più, forse perché era coperto da quello più forte dei rifiuti sparsi in ogni dove e in certi punti accatastati come se ci trovassimo in presenza di una discarica.
Decisi di allontanarmi verso la campagna circostante, ma anche qui altri motivi di tristezza: il verde era quasi sparito, inghiottito dalle fiamme degli incendi degli ultimi tempi. Quindi, anche lontano dal centro abitato nessuna consolazione. Che cosa fare? Ecco, il Lungomare potrebbe essere una soluzione. L'ho raggiunto e da piazza Colombo ho cominciato la mia passeggiata, inseguito però dal puzzo fognario. Non mi restava che tentare con la Giudecca, ma lì era peggio, perché il depuratore non funziona e la fognatura scarica direttamente a mare, minacciando di batteri fecali anche la sorgente di Prissuliana, dalla quale si attinge l'acqua per il fabbisogno cittadino.
A questo punto me ne sono ritornato a casa e ho cercato di addormentarmi, nella speranza di ripetere il mio sogno di ieri. Non è stato facile addormentarmi, perché pensavo a Cefalù come il paradiso, che conobbi da bambino, trasformato, per l'arrivo di troppi diavoli, in un inferno.
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Commenti
gaetano lapunzina -
E mo' te passa
L'immagine con il cumulo di spazzatura appartiene ad una galleria fotografica pubblicata, in data 28/02/2010, dal Giornale telematico La Voce Web http://www.lavoceweb.com/galleria.php?IDGalleria=143
Cefalù era nel pieno di una emergenza rifiuti, dovuta al mancato pagamento del servizio alla Società Ecologia Ambiente http://www.lavoceweb.com/articolo.php?IDArticolo=1431 http://www.lavoceweb.com/articolo.php?IDArticolo=1449.
Da mesi, quel sito non ospita cassonetti, giacché impiegato come area di sosta a servizio della Guardia di Finanza.
Evidente che, molto più del cloro, le sconfitte elettorali causano incubi e crisi di rigetto, specie se conseguite dopo anni di sterili campagne denigratorie.
Un consiglio: http://www.biochetasi.it/home/cosa-e-biochetasi/
Angelo Sciortino -
Che cosa dovrebbe passarmi?
Non credo che possa passarmi la tristezza di vedere le attuali tristi condizioni di Cefalù. A meno che un miracolo non risolva i suoi problemi e quelli di chi affida a una foto d'archivio il proprio giudizio. L'attenzione alle sole immagini può causare l'alzheimer, che peggiorerebbe l'attuale situazione amministrativa. Comunque, se qualcuno ci tiene, si possono raccogliere in questo momento immagini peggiori di quella d'archivio.
Gianfranco D'Anna -
Semplicemente a titolo esemplificativo
Non aggiungo alcun commento a queste immagini "post elezioni", trovate in pochi minuti, pubblicate semplicemente a titolo esemplificativo...
Campella, 18 giugno 2017
Ogliastrillo, 18 agosto 2017
Piazza Duomo, 22 agosto 2017
Via Porto Salvo angolo Via Vittorio Emanuele, qualche giorno fa