2° Concorso Nazionale di Poesia "La Vita in Versi" 2016 Città di Cefalù

Ritratto di Quale Cefalù

15 Gennaio 2017, 12:57 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

2°  CONCORSO NAZIONALE DI POESIA "LA VITA IN VERSI" 2016
CITTA' di CEFALU'

(ideato e coordinato da Antonio Barracato con il patrocinio del Comune di Cefalù)

 

Ieri, 14 Gennaio 2016, con inizio alle ore 16,30 ed alla presenza delle cariche istituzionali del nostro Comune (Sindaco Rosario Lapunzina, Presidente del Consiglio Antonio Franco, Assessore alla Cultura Francesco Garbo, Assessora Antoniella Marinaro), nella Sala Consiliare del palazzo di città si è svolta la seconda edizione del Concorso Nazionale di Poesia "La vita in versi".

270, circa, le opere pervenute da tutta Italia con un incremento del 35% rispetto alla edizione precedente.

Due, le sezioni programmate: in lingua italiana ed in vernacolo.

Della prima, han fatto parte della Giuria: Maria Teresa Rondinella (presidente), Antonio Franco, Pippo Maggiore, Pina Granata, Demetria Lanza, Giusy Randazzo, Francesca Caronna;
della seconda: Antonio Barracato, Antoniella Marinaro, Anna Laurà, Santa Franco, Salvina Mirenna, Vincenzo Lapunzina, Daniele Tumminello.

Ognuna delle due sezioni è articolata nei seguenti parametri:
Menzione di merito, Menzione d'onore, Premio speciale della Giuria e terzo, secondo e primo classificato.

Iniziando, quindi, dalle poesìe relative alla sezione in lingua italiana, i premi sono andati:

 

Menzione di merito a:
- Paola Gusinu (Trapani) per la poesìa "Infinito";
- Alessia Paola (Cefalù, la più piccola delle partecipanti), per la poesìa "Marina";
- Garzia Giovanna (Venosa Pz), per la poesìa "Morbido calore";
- Dario Pepe (Comiso), per la poesìa "Notte a Kobane";
- Mauro Piscitello (Cefalù), per la poesìa "Al cimitero, onesti, giusti, senza peccati";
- Maricla Di Dio Morgano (Calascibetta), per la poesìa "Ero altrove";
- Francesca Cuzzocrea (Reggio C.), per la poesìa "Luna Siriana";
- Antonietta Castelli (Cefalù), per la poesìa "Silenzio";
- La Frazia Antonella (San Giorgio del Sannio BN), per la poesìa "Porto i segni";
- Antonino Causi (Palermo), per la poesìa "Ragazzi di periferia".

Menzione d'onore a:
- Vincenza Catanese (Cefalù), per la poesìa "Non illuderti";
- Abbate Angelo (Bagheria), per la poesìa "Delirante disegno";
- Matilde La Placa (Petralia Soprana), per la poesìa "Scrivere ancora".

Premio Speciale della Giuria a:
- Gloriana Solaro (Termini Im.), per la poesìa "Occhi clandestini";
- Vittorio Gottuso (Palermo), per la poesìa "Attesa".

I primi 3 classificati:
- 3° premio a: Pitingaro Vincenza (Castelbuono), per la poesìa "Cercando il sole" con punti 39;
- 2° premio a:Palma Civello (Palermo), per la poesìa "Salvami" con punti 40;
- 1° premio a: Maria Antonietta Sansalone (Trappeto), per la poesìa "Il pianista di Yarmouk" con punti 44.

Per la sezione in lingua vernacolare i premi sono andati:

Menzione di merito a:
- Monica Appresti (Partinico), per la poesìa "Portu di mari";
- Pietro Cosentino (Palermo), per la poesìa "Lu ciumo";
- Maria Teresa Di Marco (Marineo), per la poesìa "Vuci";
- Peppino Burgio (Ragusa), per la poesìa "Ah! Su parassiru li mura";
- Laura La Sala (Marineo), per la poesìa "Petri".

Menzione d'onore a:
- Billeci Francesco (Partinico), per la poesìa "Rosa frisca profumata";
- Pietro Vizzini (Capaci), per la poesìa "Sta notti è megghiu priari";
- Castrenze Di Gaetano (Termini Im.), per la poesìa "L'amuri po bastari";
- Stefano Ferrantelli (Castellammare), per la poesìa "A li fratuzzi emigranti morti nta lu mari di Sicilia";
- Francesco Ferrante (Terrasini), per la poesìa "Marina";
- Calogero Sorce (Venaria Reale TO), per la poesìa "Stizzi di lacrimi".

Premio Speciale della Giuria a:
- Giuseppe La Rocca (Trappeto), per la poesìa "U vecchiu piru";
- Nino Cirrito (Lascari), per la poesìa "Sicilia bedda mia".

I primi 3 classificati:
- 3° premio a: Lia Gaetano (Almo Rg), per la poesìa "Unna do mari" con punti 55;
- 2°  premio a: José Russotti (Malvagna), per la poesìa "Eri cca" con punti 56;
- 1° premio a:Catalani Gaetano (Ardore Marina), per la poesìa "Hjumara i luci" con punti 59.

Nel corso della manifestazione sono state assegnate anche due targhe "alla carriera" a:
- Salvatore Mirabile (Marsala);
- Maggiore Giuseppe (Cefalù).

     

La presentazione dei premiati, a cura di Francesca Mancinelli, è stata scandita da due interventi musicali offerti dalla calibrata voce della mezzosoprano Rossella Mirabile, già componente di cori folkloristici ("Piccoli Cantori di Petrosino", del gruppo "Torre Sibiliana" e di "Marsala Antica"), nonché Presidentessa del Museo "Mirabile" di Marsala; la Stessa, nell'intervallo delle premiazioni fra "poesìa in lingua Italiana" ed "in vernacolo" si è esibita nella canzone "Sicilia fu chiamata" (testo di Antonio Barracato e musica di Serafino Barbera); e, successivamente, alla fine della serata, in "Era suru amuri" di José Russotti.

     

L'attore Enzo Giannone si è prodotto nella lettura di alcune poesìe; altre sono state lette dagli stessi autori.

     

Il Sindaco, il Presidente del Consiglio, gli Assessori ed i Giurati si sono alternati nella consegna dei vari premi; ed alla fine della manifestazione è stato attribuito agli Stessi un ricordo dell'evento e fiori alle Signore.

Il Sindaco, Rosario Lapunzina, a conclusione della serata ha ringraziato ancora una volta Antonio Barracato per l'apporto promozionale e culturale che le sue molteplici artistiche iniziative producono e gli intervenuti, auspicando per l'avvenire un sempre maggiore incremento dell'incontro.

Un folto pubblico delle grandi occasioni ha fatto da corona all'avvenimento.

Ancora una volta la cultura, veicolo vettore del progresso di una Comunità, ha indiscutibilmente dimostrato la valenza di cui è permeata.

Cefalù, 15 Gennaio 2017

Commenti

AD MAIORA, PIPPO!
di Rosalba Gallà

 

Ritengo doveroso un breve intervento relativo alla consegna della targa alla carriera a Giuseppe Maggiore, persona “di rara eleganza e modestia”, come lo ha definito il Sindaco Rosario Lapunzina nel corso della manifestazione.

È doveroso farlo proprio in questo blog, per il grande contributo che Giuseppe Maggiore dà, con i suoi articoli, i suoi racconti, i suoi interventi di vario genere, legati alla poliedricità dei suoi interessi. Nello stesso tempo, è un vero piacere per me e un giusto riconoscimento ai meriti di un amico, alla sua discrezione e alla sua delicatezza, che traspaiono sempre, anche quando la sua cordialità e la sua naturale simpatia lo conducono facilmente a stabilire relazioni, spesso basate su una complice ironia ed autoironia.

Non ama parlare di sé e della sua ‘carriera’ artistica, che definisce ancora agli esordi, essendo lui un giovane quasi ottantenne con infinite risorse letterarie e, soprattutto, cinematografiche, perché questa è la sua vera, grande passione: la regia. Così, anche la sua produzione letteraria trova la massima espressione quando confina con la sceneggiatura, in cui la narrazione si costruisce attraverso il dialogo. E, paradossalmente, il dialogo si smarrisce nei film, dove invece a prevalere sono i silenzi, le atmosfere nate da sguardi, gli spazi interiori dilatati, il tempo contratto o espanso a seconda dei movimenti dell’animo. Cinema indipendente il suo, che da sempre fa i conti con le difficoltà che questo settore comporta.

Arte della scrittura e arte della regia accomunate, nel Maestro Maggiore, come in tanti lo chiamano o lo indicano, dalla ricerca del dettaglio, dall’inquadratura particolare e nuova su cui sostare, così come si sosta sulle sue parole, sempre ricercate ed eleganti.

Fare riferimento ai titoli delle sue opere sarebbe vano oltre che lungo, vista la mole della produzione sia cinematografica che narrativa e per questo me ne astengo. Dico solo, in questa sede, che Giuseppe Maggiore si è cimentato in tanti generi e in tante forme espressive: e mi piace ricordare, oltre alle poesie e ai racconti, alcuni dei quali presenti in questo blog, anche romanzi, commedie, sceneggiature, tributi letterari e cinematografici alla sua città, che comincia a ricambiarne l’omaggio. Gran parte di questi lavori, tutti di pregio, sono inediti e custoditi dall’autore e da qualche amico che ha la fortuna di averli conosciuti.

Opportuno il riconoscimento alla sua attività, unito all’augurio che “la sua carriera agli esordi” possa avere un lungo percorso, meno protetto e più conosciuto, meno riservato e più aperto ad un pubblico vasto.

Che dire ad un Maggiore se non ad maiora!

Lo Staff del Blog Quale Cefalù, nel complimentarsi con Pippo Maggiore per il meritato riconoscimento alla carriera, si unisce all’augurio di Rosalba Gallà.

Pippo, continua ad onorarci e deliziarci con i tuoi interventi e i tuoi racconti.

Ad maiora!