29 Dicembre 2016, 22:59 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Dal comunicato del Sindaco di oggi 29 dicembre 2016, (https://www.qualecefalu.it/node/20231) abbiamo appreso che:
“A seguito di un incontro tra il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina e l’Amministratore Delegato di RFI, dott. Maurizio Gentile, sarà abolita la “galleria di sfollamento” della nuova fermata sotterranea di Cefalù, la così detta “finestra” di Sant'Ambrogio e il piazzale per l’inversione della "talpa” di Contrada Carbone, opere che avrebbero avuto un forte impatto per l’ambiente.”
Per evitare di annoiare i lettori con uno scritto, che, inevitabilmente, diventerebbe troppo lungo, mi occuperò delle tre opere, che “saranno abolite”, singolarmente, una ad una.
Comincio dalla galleria di sfollamento. (1)
Che, con la fermata “metropolitana” disegnata nell’ultima versione del progetto definitivo, i progettisti di RFI, sulla carta, erano riusciti nell’impresa di “fare entrare l’asino per la coda”, lo ebbi a dire nel corso della seduta del Consiglio comunale del 25 luglio del 2003, quando il Consiglio, me compreso, ebbe ad approvare quel progetto.
Che la rampa di accesso alla galleria di sfollamento, così come disegnata nei grafici del progetto, cosiddetto, esecutivo, oltre a devastare l’attuale assetto urbano del vallone Spinito, fosse irrealizzabile non solo perché tagliava il tubo armco sotterraneo, nel quale sono convogliate le acque piovane che, prima, scorrevano libere nell’alveo naturale del vallone ma, anche perché avrebbe minacciato la stabilità degli edifici del complesso ARGI, per le stesse ragioni idrogeologiche, per le quali l’inizio dello scavo di altra galleria, in quel di Palermo, ha fatto evacuare 52 unità immobiliari di quattro edifici del vicolo Bernava, che dislocati, come sono, parallelamente all'asse della galleria a distanza di circa 15 metri, non sarebbero stati sottopassati dalla galleria, come dovrebbero esserlo quelli del complesso ARGI, l’ho già detto.
Per la prima volta il 23 marzo del 2015 (https://www.qualecefalu.it/node/16614) e ribadito più volte, (https://www.qualecefalu.it/node/18815), (https://www.qualecefalu.it/node/18925), (https://www.qualecefalu.it/node/19162), (https://www.qualecefalu.it/node/19523), (https://www.qualecefalu.it/node/19880),
dopo che ho avuto la possibilità di studiare le tavole del progetto “esecutivo”, messe a disposizione dei cittadini dopo l’illustrazione del progetto del 26 novembre 2015.
L’ho detto e ribadito prima della relazione Cafiso, per ripetermi dopo che, il 28 giugno scorso, la stessa è stata illustrata nella Sala delle Capriate.
Che “nella vastissima fascia collinare, compresa tra le gallerie della fermata sotterranea e l’attuale sede della strada ferrata, dalla via dei Mulini, lato ovest, al bivio di Pietragrossa, lato est, non esiste un’area libera da edifici, estesa quanto quella del vallone Spinito, nella quale il progetto definitivo appaltato dalla TOTO ha previsto l’imbocco della galleria di sfollamento e le opere ad esso annesse”, l’ho detto (https://www.qualecefalu.it/node/19115) il 18 aprile 2016.
Prima che l’ing. Cafiso esitasse l’incarico conferitogli dal Sindaco Lapunzina, aggiungendo che, per RFI e TOTO, sarebbe stato “impossibile assecondare la richiesta di variante, che il Sindaco avrebbe potuto avanzare, nel caso, più che probabile, che la relazione del Prof. Cafiso non avesse escluso “ipotesi di rischio per i fabbricati sottopassati dalla galleria di sfollamento”.
L’ho ribadito (https://www.qualecefalu.it/node/19483 ) il 28 giugno 2016, dopo che l’ing. Cafiso ha illustrato la sua relazione.
Che il Sindaco, nel comunicato di ieri, abbia lasciato intendere che la costruzione della galleria di sfollamento sarà “evitata del tutto grazie a recentissime Direttive sulla sicurezza che, con la riduzione da 400 a 250 metri,della lunghezza delle banchine della fermata” diventerebbe inutile “potendosi considerare utili allo sfollamento anche i percorsi normalmente destinati all'ingresso” è, quantomeno, infondato.
Non fosse altro perché, nel progetto “esecutivo” di percorsi destinati all’ingresso alla fermata ve n’è uno ed uno soltanto.
Con la conseguenza che, se lo sfollamento della fermata dovesse essere causato da un imprevisto, che si dovesse verificare proprio nella galleria d’ingresso, ai malcapitati, per sfollare i binari della fermata, non resterebbe che puntare dritti agli sbocchi di Ogliastrillo e/o a quelli di Fiume Carbone.
Come dire che, in caso di evacuazione forzata della fermata, alla sicurezza dei passeggeri penserebbe IDDIO.
Per non dire che, da quell’unico ingresso, nessun mezzo di soccorso potrebbe, MAI RAGGIUNGERE I BINARI DELLA FERMATA.
Che il Sindaco, in quello stesso comunicato, si dichiari “fiero della fermezza dimostrata dall'Amministrazione, nel non far iniziare le opere della galleria di sfollamento nella via Antonello da Messina” è MANCANZA DI RISPETTO PER L’INTELLIGENZA DEI CEFALUDESI.
Almeno di quelli che non abbiamo, mai, creduto che l’asino possa entrare per la coda.
Eppoi, considerata l’importanza e l’incidenza economica delle tre opere che “saranno abolite”, nonché quelle della variante alla galleria Malpertugio-Fiume Carbone, che non sarà ad una sola canna ma a due, forse che il treno, quello che secondo il Sindaco era “già partito e non si sarebbe potuto fermare” non si sia fermato da solo?
La verità è che i nodi sono venuti al pettine.
Non solo quelli della “fermata metropolitana”.
Altri ne verranno.
Addirittura, per la stessa fermata metropolitana.
La mia spregiudicatezza da “terrorista” me ne fa essere certo.
Già, oggi, quando, dopo “gli importanti sviluppi e le modifiche progettuali” preannunziati dal Sindaco, pare che tutto sia stato risolto.
Almeno per la fermata metropolitana.
Saro Di Paola, 29 dicembre 2016
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Commenti
Saro Di Paola -
CLAMOROSA SMENTITA DI RFI AL COMUNICATO DEL SINDACO
RFI FERROVIE Ferrovie: Rfi,nessuna riduzione opere Cefalu' piano raddoppio (v. 'FERROVIE: cambia progetto...' delle 13.48 circa) (ANSA) - PALERMO, 29 DIC - In merito alla notizia sulle presunte modifiche al progetto di raddoppio della linea Palermo- Messina, con riduzione di opere a Cefalu', Rete Ferroviaria Italiana precisa che "l'incontro tra l'amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile, e il sindaco di Cefalu', Rosario Lapunzina, ha avuto il solo scopo di rivedere alcuni aspetti relativi agli interventi da realizzare nel territorio cefaludese". "Nessuna modifica e' stata decisa, ne' tantomeno annunciata, essendosi trattato di una mera fase di confronto interlocutorio dal quale sono emerse ipotesi di variazioni che dovranno concretizzarsi in successivi progetti da approvare - si legge in una nota di RFI - In particolare, poi, occorre precisare che non si registrano condizioni di instabilita', come paventato da un consulente del Comune, non essendoci problemi di sicurezza o di potenziali pericoli connessi allo scavo delle gallerie. Non si ipotizza, infine, alcuna eliminazione della 'finestra Sant'Ambrogio', prevista per gli aspetti connessi all'esercizio ferroviario, ne' tantomeno del piazzale di inversione della 'talpa'". (ANSA). APE-COM 29-DIC-16 20:26 NNNN