23 Maggio 2016, 06:28 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Questo il comunicato delle Officine Culturali Costanza d'Altavilla.
“L'associazione Officine Culturali Costanza d'Altavilla, negli ultimi mesi si è spesa a favore dell'istituzione di una pubblica biblioteca a Cefalù. Dopo aver raccolto più di duemila e trecento libri, gli stessi sono stati donati alla pubblica amministrazione.
Nell'attesa che la stessa trovasse un luogo dove allocare la biblioteca, l'associazione ha chiesto al primo cittadino cefaludese un luogo dove poter fare consultare alla gente i volumi fino ad oggi raccolti.
Non avendo ancora ricevuto risposta circa una possibile assegnazione temporanea di un locale gli associati hanno promosso una raccolta di firme in modo da poter sollecitare l'amministrazione attiva della città.
Oggi giorno 22 maggio mentre gli associati si trovavano in piazza Duomo a Cefalù, e usufruivano, per raccogliere le firme, di un banchetto delle dimensioni di un metro quadrato, pur essendo in torto per non aver chiesto formale permesso per l'utilizzo dello spazio pubblico, ritenendosi però in buona fede, vista la nobiltà dell'azione, sono stati invitati da un vigile ad allontanarsi dalla piazza perché sprovvisti di relativo permesso. Il vigile con insistenza ha atteso che l'associazione smontasse il tutto, prima di andare via.
Il presidente dell'associazione, Valeria Piazza, protestando con veemenza ha fatto presente all'uomo in divisa che nella stessa piazza sostava irregolarmente, in piena Ztl nel centro storico di una cittadina patrimonio dell'UNESCO, un ciclomotore. Il vigile ha assicurato che anche il mezzo sarebbe stato rimosso e multato. Ciò non è avvenuto lasciando supporre che l'azione fosse esclusivamente mirata ad ostacolare l'operato dell'associazione.
Ci si chiede come mai tale solerzia non si manifesti con gli ambulanti abusivi che sostano ogni giorno sul lungomare di Cefalù. E' probabile allora che quella sia una zona franca, pertanto invitiamo tutti i cittadini di Cefalù a firmare la petizione al lungomare dove ci troveranno, a partire dalla prossima domenica, non con un banchetto, ma con un lenzuolo a fare compagnia a chi impunito non rispetta le regole.”
A esso possono e devono farsi due osservazioni. Il vigile intervenuto era ieri sera l'unico in servizio e si trovava in piazza Diaz (alla Villa), da dove si è spostato in piazza Duomo solo ed esclusivamente per far togliere il banchetto!
Il giorno precedente un altro banchetto offriva, alla presenza e con la partecipazione del Sindaco, bevande per festeggiare una vittoria calcistica di una squadra torinese!
Il ciclomotore è stato posto sotto sequestro dalla Polizia di Stato, perché privo di copertura assicurativa.
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Commenti
Valeria Piazza -
Domenica prossima lungomare
Spero arrivi anche domenica prossima una telefonata per farmi sloggiare.... ma forse quella è zona franca!
Angelo Sciortino -
Quanto vale la cultura?
In margine all'azione di polizia condotta ieri sera contro i libri e la cultura, urgono alcune citazioni:
La cultura è l'unica droga che crea Indipendenza (Anonimo).
Quando il sole della cultura è basso, i nani sembrano giganti (Karl Kraus).
La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.
(Hans Georg Gadamer).
La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti. (Claudio Abbado)
La società di massa non vuole cultura, ma svago. (Hannah Arendt)
Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura. (Thomas Bernhard)
Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci. (Aristotele)
La cultura serve a non servire. (Anonimo)
La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un’affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo. (Rita Levi Montalcini)
Ci sono persone colte persino tra i professori! (Benedetto Croce)
Quando ero una bambina, quando ero un’adolescente, i libri mi hanno salvato dalla disperazione: ciò mi ha convinto che la cultura è il più alto dei valori. (Simone de Beauvoir)
Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla. (Oriana Fallaci)
Fare dono della cultura è fare dono della sete. Il resto sarà una conseguenza. (Antoine de Saint-Exupery)
Gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti.
(Aristotele)
Solo l’uomo colto è libero. (Epitteto)
Ce ne sono tante altre, ma in un Paese in cui ci sono tante persone colte, ma sul fatto, possiamo e dobbiamo fermarci. Possiamo soltanto aggiungere che un sindaco, che non tiene alla cultura dei suoi cittadini, è un sindaco senza cuore e senza cervello.