Una scoraggiante burocrazia e una politica amministrativa nemica dei cittadini.

Ritratto di Angelo Sciortino

2 Maggio 2016, 10:14 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Caro ed egregio cavalier Podini,

sebbene non la conosca personalmente né mai io abbia avuto rapporti d'interesse con lei, sento comunque l'obbligo di scriverle in relazione alla vicenda MD a Cefalù. Una vicenda, che ho seguito fin dal suo nascere e sulla quale ho scritto più volte nel blog Quale Cefalù, per tenere informati i cittadini su una questione, che rischiava di lasciare impantanata nel fango della burocrazia un'occasione di creare posti di lavoro e, nel contempo, un punto vendita, che rivitalizzasse il comparto commerciale di Cefalù.

Accadeva infatti, subito dopo ben due conferenze di servizi – alle quali aveva partecipato a pieno titolo l'Amministrazione di Cefalù – e il rilascio della concessione da parte del SUAP, che il Responsabile dell'Edilizia Privata del Comune di Cefalù annullasse in autotutela tale concessione, attenendosi non a una corretta interpretazione della normativa vigente, ma alla V legge di Murphy di Arthur Bloch, che così recita: “Se c’è una maniera di rimandare una decisione importante, la buona burocrazia, pubblica o privata, la troverà.”.

A tale inopinata e aberrante determinazione MD ha presentato ricorso al TAR, che già in fase preliminare ne ha sospeso l'applicazione, condannando il Comune alle spese e fissando un'udienza per discutere sul merito al prossimo dicembre.

Si tratta di una brevissima sintesi della vicenda, che lei conosce bene, ma che ho voluto ripetere per quei lettori, che leggeranno questa lettera aperta.

Il leggere tale sintesi, infatti, permetterà loro di comprendere le motivazioni, che mi hanno spinto a scrivere queste righe, per chiederle scusa, anche da parte di quei lettori, che con messaggi personali hanno condiviso quanto da me scritto nei miei interventi precedenti.

Non serve, infatti, scaricare ogni responsabilità sulla burocrazia e sulla stessa politica, se così facendo ci si convince di esserci scaricata di dosso la nostra responsabilità di cittadini e non di sudditi. Il TAR ha definito come meritava il testo della determinazione, facendo proprie le argomentazioni dell'ottimo ricorso dei suoi avvocati. La sospensiva concessa permetterà sicuramente a MD di procedere nei lavori di preparazione di questo nuovo supermercato e a lei di proseguire nella sua attività imprenditoriale, che le ha permesso di creare in tanta parte d'Italia realtà commerciali, risultate poi vantaggiose per gli acquirenti e per i produttori italiani fornitori di MD.

Mi scuso, quindi, per i nove mesi perduti a causa di una burocrazia lenta e farraginosa e di una politica più attenta all'autoreferenzialità piuttosto che all'interesse vero dei suoi cittadini. Di questi mesi di ritardo MD non potrà mai essere ripagata da qualsivoglia risarcimento, figuriamoci i cittadini, che sono rimasti privi per nove mesi quantomeno dell'occasione di risparmiare! Per non dire di quella di potere avere più possibilità di scelta.

Chiudo, assicurandole, nel salutarla, che sarò lieto di partecipare presto all'inaugurazione del nuovo supermercato MD di Santa Lucia, con buona pace dell'avventata improvvisazione politica-burocratica.

Commenti

Accodandomi alle scuse rivolte dal Sig. Sciortino al Cavalier Podini, colgo l'occasione per esternare una personalissima riflessione sull'importanza del nostro insostituibile settore imprenditoriale. Il degrado, o meglio lo sfacelo, della piccola e media impresa che fino ad oggi ha retto e supportato l'economia del nostro Paese mi preoccupa enormemente. È questo il motivo che mi ha spinto a dire frequentemente la mia sulla questione dell'MD a Cefalù. Vorrei che di fronte all'indifferenza delle istituzioni, ma soprattutto dell'attuale governo, nei confronti di tutti quegli imprenditori costretti al fallimento, alla delocalizzazione delle proprie aziende o peggio al suicidio, almeno noi comuni cittadini facessimo sentire la nostra voce, che ci schierassimo a favore delle imprese che restano e decidono di lottare per il futuro di noi tutti. Perché l'imprenditore non è colui che vuole arricchirsi a discapito della classe operaia, non è il "furbo" che cerca di eludere il fisco per portare altrove i propri proventi, questo è solo quello che la nostra classe politica vuol farci credere, per giustificare una tassazione fuori da ogni logica e salvare i propri stipendi d'oro. L'Imprenditore che resta e continua ad investire in Italia nonostante le innumerevoli difficoltà, le assurde imposizioni Europee in materia di import export, l'insostenibile pressione fiscale, è mosso certamente da una grande passione e da un grande amore per la propria terra. L'impresa Italiana deve sopravvivere, l'impiego statale per tutti è una assurda utopia. Cefalù nel suo piccolo ritroverà il suo antico splendore se Imprenditori come il Cavalier Podini non si arrenderanno e decideranno di condividere con la nostra splendida cittadina i loro progetti imprenditoriali così che i cittadini meno fortunati possano presentare il loro Curriculum presso nuove aziende piuttosto che elemosinare posti di lavoro durante le campagne elettorali. Grazie ancora

...esiste ancora in Italia la becera mentalità di chi ritiene che non la conquista - sempre faticosa e non sempre fortunata - dà all'uomo la gioia di scoprire che l'appagamento di un suo desiderio finisce con l'essere anche l'appagamento dei più e un suo punto d'orgoglio. Se riflettiamo, questo lo capì assai bene Calvino, che disse che la fortuna degli imprenditori era la prova che essi godevano della Grazia divina. Cosa diversa si dice nei Paesi cattolici, che proprio per questa ragione sono più poveri di quelli calvinisti nelle diverse accezioni.

In poche parole, secondo Calvino Dio ama coloro che si arricchiscono, perché essi potranno aiutare i poveri, non con le elemosine, ma creando e favorendo lo sviluppo economico. Da noi, invece, soltanto le elemosine di uno Stato-mamma! Meravigliarsi perché la nostra economia non cresce?! Meravigliarsi perché la politica vince sempre contro i cittadini?! E dove saranno mai questi cittadini?!