18 Aprile 2016, 10:32 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
I lavori del raddoppio ferroviario della tratta Castelbuono Ogliastrillo sono una importantissima ed immancabile occasione di rilancio per il nostro territorio.
Quando l'opera verrà completata, consentirà una moderna e funzionale mobilità verso il Capoluogo e verso l'Aeroporto Falcone Borsellino, con innegabili vantaggi sulle condizioni di vivibilità, sui flussi turistici e sull'economia complessiva della nostra Città.
Opere pubbliche di questa portata rappresentano il coronamento delle speranze e dell'impegno di generazioni.
Noi che ci troviamo a gestire questa fase contingente della civica Amministrazione abbiamo il dovere di farlo con tutto il rispetto verso il percorso che è stato compiuto e le decisioni che sono state fin qui assunte e siamo tenuti a muoverci nel quadro della norme vigenti, che disciplinano la concessione di appalti di lavori pubblici, dei quali il Comune di Cefalù, è bene ricordarlo, non è il committente, ma il soggetto che, già nel passato, ha espresso, attraverso i rappresentanti eletti dai cittadini, i pareri di competenza, relativamente all'attraversamento del proprio territorio.
Le opere risultano oggi aggiudicate all'appaltatore sulla base di una gara pubblica, che si basava su un progetto definitivo, e sono, già in parte, cantierizzate.
Il tema della allocazione della stazione ferroviaria è stato, quindi, affrontato e deciso nel passato e, comunque la si pensi al riguardo, non è più nelle nostra disponibilità.
Sia chiaro, quindi, che l'Amministrazione comunale non si imbarcherà in operazioni velleitarie, che riguardano la opportunità o meno di scelte già assunte, perché è consapevole che gli unici risultati tangibili sarebbero il generarsi di ipotesi risarcitorie di importi anche difficili da pensare ed il blocco totale delle opere per decenni, con il territorio devastato a farne perenne memoria.
Chi, non si sa bene per quale motivo o anche solo inconsciamente, agogna un tale risultato, non potrà contare sulla nostra complicità.
Attenzione assai diversa merita la problematica della costruzione della galleria di sfollamento, con imbocco dalla via Antonello da Messina.
Siamo stati i primi a manifestare dubbi, nelle sedi competenti, sulle refluenze di opere di scavo, effettuate con metodi tradizionali, in una zona dove insiste un vasto insediamento abitativo.
Non a caso, malgrado le reiterate richieste pervenute dall'Impresa, l'ordinanza per la regolamentazione del traffico, funzionale all'avvio dei lavori, non risulta ad oggi emessa, mentre l'Amministrazione comunale, ha conferito un incarico per studiare le interferenze tra le opere del progetto ed i fabbricati esistenti.
Laddove la relazione richiesta al Professore Fabio Cafiso, docente di Geotecnica presso la Facoltà di Geologia dell'Università di Palermo, dovesse evidenziare ipotesi di rischio per la staticità dei fabbricati, in conseguenza delle opere di scavo, l'Amministrazione comunale manterrà fermo il diniego all'ordinanza e, con ogni possibile strumento, si farà parte attiva per chiedere una variante al progetto, al fine di individuare un sito alternativo per la realizzazione del tunnel.
Per chi agisce avendo come faro l'interesse collettivo, l'acquisizione di una perizia sottoscritta da un tecnico è, a tal fine, un passaggio indispensabile, e non può essere surrogato da parole, da chicchessia, espresse in libertà.
I cittadini, in primis quelli residenti nella contrada Spinito, verranno puntualmente informati delle risultanze e avranno modo di contribuire ai fini della assunzione delle scelte consequenziali.
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Commenti
Giuseppe Aquia -
Grazie signor sindaco
Grazie signor sindaco di avere capito tutto per primo, adesso dimostri di avere a cuore la città, e faccia si che senza sicurezza allo spinito si debba cambiare il progetto, e aggiunga naturalmente i 10 e passa anni di cantiere a cielo aperto in una zona nevralgica e popolosa della città!!!!!!!
Giosafat Barbaccia -
Ma dove sta scritto
Ma dove sta scritto che evitare 10 disagi a 5000 persone sia prioritario rispetto ai 100 anni che dovranno affrontare tutti i cittadini, tutti gli studenti e tutte le centinaia di migliaia di presenze turistiche che fa Cefalù, nell'ipotesi in cui la stazione si dovesse spostare? Ma poi, il comitato "Cefalù quale ferrovia" ha 20 anni che lotta (giustamente) per mantenere la stazione nel centro, dov'erano tutti quelli che si lamentano oggi a cose fatte? Ormai i progetti sono questi, fateveli piacere!
Angelo Sciortino -
E allora?
E allora? Le centinaia di migliaia di turisti facciamoli arrivare nei sotterranei dello Spinito e poi portiamoli negli alberghi distanti dal Centro storico e più vicini a Ogliastrillo; agli studenti offriamo la scalata verso il geometra e la ragioneria; ai cittadini dello Spinito rendiamo più isolata la loro borgata, al cui confronto quella di Sant'Ambrogio sarà più comodamente raggiungibile.
Giuseppe Aquia -
Si vada ad informare!
Ma dove sta scritto che per pochi utenti una fermata del metrò, perchè di questo si tratta, debba creare disagi a tante famiglie? Centinaia di migliaia di presenze turistiche! I turisti non hanno bisogno di arrivare in centro, così come dice lei, ma devono arrivare in un posto dove ci sono gli alberghi e poi le ricordo che le centinaia di migliaia, come dice lei, non esistono più. Si faccia un giro alla stazione in mattinata e guardi quanta gente arriva e parte dalla stazione, a parte i pullman che portano i ragazzi delle scuole, i treni hanno un giro al massimo di 80 persone. Si vada ad informare!!!!!!!
Giosafat Barbaccia -
Il sindaco ha ragione.
Il sindaco ha ragione. Dopo vent'anni di iter la localizzazione della stazione non si tocca. Se il tunnel di sfollamento desta preoccupazione si pensi solo a quello. Comunque cercare di avere le stazioni ferroviarie in centro città è l'ABC della trasportistica.