Interruzione dell'attività operatoria Ospedale Giglio - San Raffaele di Cefalù

Ritratto di Quale Cefalù

14 Agosto 2012, 15:37 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Prot. n.2363/2012/LG/bd                                                                                                                                                                                                                                  Palermo 13 agosto 2012 

 

All’Assessore Regionale alla Salute
Regione Siciliana

Al Presidente C.d.A.
Al Collegio dei Sindaci
Fondazione H.S.R. Giglio – Cefalù

Al Direttore Generale ASP – Palermo  

Al Sig. Sindaco
del Comune di Cefalù

e, p.c. A tutti i Lavoratori Fondazione H.S.R. Giglio – Cefalù

Agli Organi di Stampa

 

Oggetto: Interruzione dell'attività operatoria Ospedale Giglio - San Raffaele di Cefalù.

Desta quantomeno perplessità, leggere la nota a firma del Direttore Sanitario della Fondazione Giglio-San Raffaele, con la quale si comunica la chiusura dei blocchi operatori del Presidio Ospedaliero dall’11 al 24 agosto 2012!!!sospendendo di fatto tutta l’attività chirurgica in un momento di possibile considerevole aumento della richiesta legata alla presenza di una popolazione quadruplicata per le presenze di flussi turistici dall’Italia e dall’Estero e senza aver attivato alcuna procedura di programmazione con la Direzione Generale dell’ASP Palermo.

La nota si conclude chiedendo la “consueta comprensione e collaborazione”, come se questo modo di procedere fosse la normalità e non una decisione straordinaria ed unilaterale che priva i Cittadini dell’assistenza chirurgica erogata da un polo chirurgico di riferimento strategico e di eccellenza.

Ancora una volta la Direzione della Fondazione assume decisioni fuori da ogni possibile comprensione, chiudere i blocchi operatori in questo periodo rappresenta una scelta inconcepibile ed inaccettabile che mette a rischio la tutela della salute dei Cittadini e gli sforzi messi in campo in questi anni per elevare la Sanità Siciliana a livelli di qualità e sicurezza di assoluta eccellenza.

Il metodo scelto che non tiene conto del contesto organizzativo territoriale, dimostra come i vertici della Fondazione sono avulsi dal sistema Sanitario Regionale e ritengono di gestire una struttura ospedaliera privata senza rendere conto del loro operato, dimenticando che sono a totale finanziamento pubblico e regolati dalle leggi e ordinamenti della Regione Sicilia.

La CISL FP Palermo, da ultimo con nota prot. n.2263/2012/LG/bd, del 30 luglio u.s., da tempo aveva denunciato le difficoltà e le criticità rilevate nella gestione della Fondazione sollecitando alle SS. LL. un autorevole intervento per trovare soluzioni condivise onde consentire di superare le difficoltà immediate e l'attivazione di percorsi per la realizzazione di progetti duraturi.

Alla luce di quanto accaduto appare di assoluta rilevanza un intervento immediato ed autorevole da parte dell'Assessore Regionale alla Salute e del Direttore Generale dell'ASP Palermo, per la riattivazione dei gruppi operatori e nel breve periodo un tavolo che coinvolga le SS. LL. e le OO. SS. per la risoluzione definitiva delle problematiche gestionali ed organizzative

                                                                                                                                                                                                                F.to Il Segretario Generale Agg.
                                                                                                                                                                                                                              Lorenzo Geraci

(Vedi allegato: OSPEDALE GIGLIO SAN RAFFAELE)

Commenti

Evviva la ottusocrazia!  Ancora uno sforzo e ce la faranno a lasciarci soltanto con un'infermeria.

Ho visto che il documento è stato indirizzato anche al nostro Sindaco. Si farà sentire? C'informerà o continuerà a tacere?

Facevano visite private all'ospedale di Termini: condannati 5 medici

Fonte: Giornale di Sicilia.it - 14/08/2012

TERMINI IMERESE. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha condannato a un risarcimento di quasi centomila euro cinque medici dell'ospedale di Termini Imerese perché usavano la struttura pubblica per visite private.
Sono il primario di ginecologia e ostetricia Giuseppe Canzone (pagherà 22.500 euro) e altri tre medici della stessa equipe: Giuseppe La Rocca (34.500 euro), Francesco Mariano Serio e Stefano Giallombardo (poco più di 20 mila ciascuno). L'ortopedico Giuseppe Petta pagherà 4.500 euro: operava in regola ma fatturava poco, i pm hanno scoperto che non ha versato all'ospedale metà dei compensi incassati.

Tratto da: http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/207631/