15 Settembre 2015, 19:58 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Riceviamo oggi, a firma del MeetUp Cefalù 5 Stelle, e pubblichiamo integralmente una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina:
Al Sig. Sindaco
del Comune di Cefalù
Con la presente, intendiamo proporLe alcune riflessioni che prendono spunto dall'osservazione della realtà cittadina, anche alla luce dei più recenti eventi.
1. Abbiamo lamentato la cattiva manutenzione della segnaletica orizzontale (strisce pedonali), in tutte le vie di Cefalù e soprattutto in prossimità delle scuole. Il Sindaco ha assicurato che nel giro di due giorni si sarebbe risolto il problema, ma purtroppo a due mesi dalla nostra prima sollecitazione (cui ne è seguita altra) non è avvenuto alcun intervento, se non in Piazza Mazzini, Via Cavour, qualche tratto di Via Roma. In ogni caso, interventi effettuati a macchia di leopardo e nelle ore di punta, creando disagi alla circolazione.
2. Altro esempio della scarsa manutenzione e della cattiva gestione della rete viaria di Cefalù è la condizione del manto stradale, che spesso presentano occasioni di pericolo in quanto disseminate di buche spesso dovute a operazioni di intervento alle quali non è seguito un rifacimento appropriato del manto stradale. Il risultato di questa incuria è la frequenza degli infortuni che gravano innanzitutto sul cittadino e in ultima istanza sulle casse comunali, quando il cittadino si rivale in sede civile sul Comune.
Eppure nel 2014, il Comune ha introitato dalla tassa di soggiorno la somma di € 129.052,20 che dovrebbe avere una destinazione ben precisa: infatti il D.L23/2011 stabilisce che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno “deve essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici”.
Tuttavia emerge con chiarezza che si fatica a conoscere gli interventi che si sono effettuati con i proventi dell’imposta. Noi chiediamo di rendicontare come sono stati spesi questi soldi.
3. I turisti e gli abitanti di Cefalù si lamentano della poca pulizia delle strade (un esempio eclatante: i cassonetti stracolmi nella zona del molo turistico), mentre per quanto riguarda l’organizzazione di eventi che rilancino il nostro centro storico, la loro pochezza è sotto gli occhi di tutti. D’altronde non si sta parlando di attrattive dal forte impegno economico: basterebbe qualcosa di semplice e ben pensato per rendere più vivo e apprezzabile all’occhio di un turista la nostra cittadina. Di certo il singolo dispendioso evento organizzato in pieno stile da paese anni ’50 per la festa patronale non è la chiave di volta per un rilancio turistico che dia a Cefalù un respiro europeo. Dare spazio agli artisti e ai musicisti del nostro territorio è di certo un’operazione conveniente dal punto di vista economico e che ha il vantaggio non indifferente di valorizzare specificità della nostra cittadina, e dunque dare quel tocco di irripetibilità che renderebbe davvero tali le nostre attrazioni. Si pensa ad esempio alla musica etno-popolare, ai cantastorie, a rendere alcune vie spazi espositivi permanenti ecc.
4. Per fortuna a partire da quest’anno il fatto che la Cattedrale sia divenuta patrimonio dell’UNESCO obbliga l’amministrazione a prendere alcune misure che la valorizzino e che soddisfino determinati standard. Le conseguenze di questo riconoscimento a livello organizzativo saranno: chiusura di tutto il centro storico, illuminazioni adeguate che valorizzino gli spazi di tutto il centro (e non solo la Cattedrale), la costituzione di un percorso turistico arabo-normanno che colleghi alcuni punti di interesse della città. A sostegno di tutto ciò saranno disposti una serie di finanziamenti europei e regionali che però sono soggetti a un controllo sul loro effettivo impiego.
Quello che noi ci chiediamo è: la comunità cittadina è effettivamente al corrente di quello che comporta un riconoscimento di questo tipo? Penso proprio di no. In luogo dei festeggiamenti avvenuti in Piazza Duomo al ritorno del Sindaco da Bonn (tali -ci sia consentito dirlo- da sembrare quasi privati), non sarebbe stato più opportuno -se non indispensabile!- organizzare una tavola rotonda seria, aperta a tutta la cittadinanza, per preparare i cittadini ai cambiamenti, non solo logistici ma anche di mentalità, cui andremo sicuramente incontro? Sappiamo che le resistenze all’idea della chiusura del centro storico sono state parecchie in passato, e altrettante le obiezioni, anche legittime, sugli spazi da destinare a futuri parcheggi per liberare il centro storico.
Tutta la comunità dovrà essere necessariamente e seriamente sensibilizzata rispetto agli sforzi che dovranno essere fatti e ai vantaggi a diversi livelli che da tali sforzi deriveranno. Le statistiche, in merito, parlano chiaro: i centri che hanno ricevuto tale riconoscimento da parte dell’UNESCO, hanno registrato un incremento del turismo nell’ordine del 30%, con conseguenti e positive ricadute sull’indotto. Il Sindaco di Monreale ha annunciate di voler ripristinare il collegamento ferroviario tra la sua città e Palermo. Il Sindaco di Palermo ha già provveduto alla chiusura di Piazza Bellini e di Corso Vittorio Emanuele, con trasformazione in ZTL.
E a Cefalù? Molte parole, ma non un provvedimento in tal senso!
Ci sono comunicazioni importanti da fare, decisioni da prendere insieme riguardo la vivibilità del centro storico, e pianificazioni molto importanti che coinvolgano la cittadinanza rispetto ad un auspicabile rilancio turistico. Creare una banca dati turistico-economica, effettuare studi e attività di ricerca, realizzare una migliore conservazione del patrimonio artistico, implementare un sistema di sorveglianza, creare collegamenti ciclabili e pedonali e gemellaggi con altre città europee.
Ma la dichiarazione di dissesto finanziario, il rischio sempre incombente della chiusura del Museo Mandralisca, la perdita del Tribunale e dell'Agenzia delle Entrate (oltre ad eventi improvvisi e drammatici come il "blitz" sul primo tratto del lungomare), ci fanno temere che questo riconoscimento -che si presenta come un’opportunità concreta e sostanziale di rilancio- possa non essere mantenuto, condannando Cefalù a un periodo di oscurità. È per tale ragione che bisogna affrontare e risolvere seriamente le gravi pecche in ambito di viabilità, vivibilità del centro storico, decoro urbano e servizi al turismo.
5. Sappiamo che lo scorso anno il Comune di Cefalù ha introitato la somma di 152,629,40 € dai biglietti per l'accesso alla Rocca (ciò a costo zero, in quanto i due guardiani sono “LSU”). Ci potremmo aspettare dunque che parte di questi soldi possano essere reinvestiti sull’area stessa della Rocca per una maggiore fruibilità da parte dei visitatori. Purtroppo non è assolutamente così: percorsi lasciati all’incuria totale e non dotati di presidi che ne garantiscano la sicurezza; siti completamente abbandonati (le erbacce sembrano averne ragione, e non sono valorizzati a livello di informazione); itinerari di visita che non vengono organizzati. Nella falda della Rocca che guarda alla Giudecca ci sono alberi di pino ormai completamente sradicati, trattenuti semplicemente dai tronchi di altri alberi…
La Rocca, in una parola, sembra abbandonata a se stessa. Eppure il visitatore paga 4 € per visitarla. Ma a fronte di quali servizi, a parte la fruizione del magnifico panorama? Anche in questo caso gli interventi da effettuare per migliorare questa situazione sono di una logica elementare e andrebbero assolutamente messi in pratica. Noi chiediamo di sapere come sono stati spesi i soldi introitati dal Comune grazie alla Rocca l’anno scorso, e chiediamo - per l’avvenire- di destinare una percentuale fissa di questi introiti alla manutenzione e alla valorizzazione di un sito che è di certo fra i più caratterizzanti ella nostra città.
6. Il medesimo destino di incuria e scarsa visibilità riguarda, purtroppo, tutta una metà del nostro centro storico, ovvero quella che dal Corso sale verso le pendici della Rocca, e che ha il suo asse nella bellissima Via Costa.
E’ come se un piccolo tesoro di squarci interessantissimi dal sapore medievale - un’atmosfera davvero suggestiva da dedalo di viuzze che si attorcigliano e salgono, e che hanno la caratteristica di guardare da un lato alla Rocca e dall’altro al mare e alla Cattedrale - fosse immotivatamente sottratto a qualunque fruizione da parte del cittadino stesso che non vi risiede, figurarsi del turista in visita!
Non sarebbe forse il caso di rivivere questi spazi? Non sarebbe il caso di rianimare quelle vie favorendo la formazione di gradevoli punti di ritrovo, inserendole nelle visite turistiche del centro? Non sarebbe certo cosa sgradita che pure il cittadino di Cefalù possa sedersi in uno di questi cortili caratteristici (sullo sfondo, un forno comune dismesso...) a godersi un calice mentre un cantastorie “cunta u cuntu”: perché non rilanciare in questa suggestiva porzione centro storico anche le nostre attrazioni dal sapore più tipicamente medievale, nel tentativo di creare un tipo di turismo che vada al di là della bellezza delle spiagge, fruendo di un’atmosfera che durerebbe tutto l’anno?
7. Da stigmatizzare, inoltre, la mancata applicazione dell’ordinanza Sindacale n.53/2015 riguardante la raccolta R.S.U.: nessuno dei commercianti delle zone interessate, né tanto meno gli incaricati, effettuano il dovuto controllo né sono stati installati sistemi di videosorveglianza volti a sanzionare i contravventori, come stabilito nella ordinanza in oggetto.
Le saremo particolarmente grati se vorrà rispondere alle tante domande poste, nelle modalità che riterrà più opportune.
Cefalù, 10 settembre 2015
MeetUp Cefalù 5 Stelle
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Commenti
Angelo Sciortino -
Non risponderà...
...perché le domande non si prestano a rispondere con vuoti proclami e con un uso sconsiderato del tempo verbale futuro. I soldi sono stati già incassati e spesi, per cui bisognerebbe rispondere con il tempo verbale del passato! E questo l'Amministrazione ha dimostrato abbondantemente di non saperlo fare!
Nelle scorse elezioni regionali il M5S è risultato essere, a Cefalù, il primo partito per numero di suffraggi. Si spera che alla scadenza del 2017 lo rimanga ancora e che poi prosegua dando esso stesso le risposte.