4 Agosto 2012, 17:51 - Salvatore Culotta [suoi interventi e commenti] |
Con le parole di Manlio Peri si è aperta la serata di presentazione della Mostra sull’attività dello Studio Varzi & Brunetti :
“Quella di stasera è per la Fondazione Mandralisca una serata speciale, l’essere presente alla quale è per me, oltre che un dovere, una vera gioia. Inauguriamo infatti stasera la mostra dell’archivio fotografico Varzi-Brunetti, mostra che abbiamo voluto intitolare “Un tuffo nel passato: Cefalù ieri” e che rimarrà aperta al pubblico sino al 30 agosto.
E’ una gioia innanzitutto – dato che i rapporti umani devono sempre occupare il primo posto – per il rapporto di amicizia, la stima e la lunga frequentazione che mi uniscono alla famiglia Varzi-Brunetti, alla Signora Giuseppina, a Massimo e Sandro Varzi, quest’ultimo – come sapete – apprezzatissimo collaboratore del Museo Mandralisca, a Claudia e Roberta Brunetti. Una famiglia in cui i figli hanno tenuto vive e tramandato le tradizioni e le passioni dei padri, custodendo con amore e orgoglio un grande patrimonio di talento e di memoria.
E’ una gioia perché non succede spesso che la Fondazione Mandralisca possa ospitare una mostra come questa.
Angelo Varzi e Paolo Brunetti ci hanno lasciato una documentazione di inestimabile valore della storia di questa città; ed è singolare che ciò si debba a due personalità che cefaludesi non erano e neppure siciliane, ma che dalla bellezza e dal fascino di Cefalù furono catturate, decidendo di stabilirvisi. Forse proprio per questo essi hanno saputo cogliere ciò che sarebbe sfuggito all’occhio di un ritrattista nato e cresciuto in questi luoghi.
Cosa emerge da questa vastissima e straordinaria opera documentaria? Emerge Cefalù qual era alla fine degli anni Cinquanta, una città che stava compiendo il fatidico balzo verso la modernità, ma conservava ancora l’aspetto e l’atmosfera del piccolo borgo marinaro e il tipico impianto urbanistico medievale, una città non ancora scempiata dagli abusi edilizi e dalle speculazioni turistiche.
Da questo intreccio di antico e moderno, una modernità ancora semplice e innocente – non quella cinica di oggi – deriva il fascino di Cefalù in quegli anni ormai remoti; una Cefalù in bianco e nero, come i fotogrammi dei film che vi si giravano, primo tra tutti quel “Vacanze d’amore” che Angelo Varzi ha immortalato nelle sue foto, anch’esse in bianco e nero, insieme ai suoi indimenticabili protagonisti Lucia Bosè e Walter Chiari.
Volti e personaggi, paesaggi e tramonti, pescatori e lavandaie, stradine solitarie e monumenti eccelsi fanno capolino da quegli scatti, la Cefalù del passato e della gente comune, cui si affianca quella delle celebrità, dei protagonisti della mondanità e della “dolce vita” che si trovarono a frequentare la nostra città in quegli anni irripetibili.
Se la fotografia può essere poesia e arte in quanto rappresentazione della realtà e dei suoi contrasti, ebbene queste foto sono poesia e arte. E a me non resta che lasciarvi il piacere di guardarle: per chi giovane non è più, significherà perdersi nei ricordi di un tempo che fu; per chi giovane è ancora, significherà scoprire un mondo che non immaginava e che lo lascerà incantato.”
All’introduzione del vicepresidente della Fondazione fa seguito una competente illustrazione delle apparecchiature fotografiche in uso allo Studio Varzi fatta da Massimo Varzi, e poi l’attenta Antoniella Marinaro, Assessore alla Cultura, ha espresso tutto il suo compiacimento per l’operato dello Studio Varzi & Brunetti e per la decisione di dedicarvi una mostra.
Quel che infine segue è una rielaborazione ampliata di quanto detto da Sandro Varzi durante la serata:
“L’Archivio Fotografico Varzi & Brunetti, nasce in seguito alla cessata attività del premiato Studio Fotografico Varzi sito in Corso Ruggiero n°82, a Cefalù, fondato nel dicembre del 1950 da Angelo Varzi (Citta’ di Castello 1925 – Cefalu’ 1962). Dopo la prematura scomparsa del titolare Angelo Varzi, l’attività viene continuata come Studio fotografico Varzi & Brunetti da Gianpaolo Brunetti, suo allievo e collaboratore.
L’Archivio è costituito da circa 50.000 negativi di medio e grande formato, in Bianco & Nero, Colore, Diapositive, per un periodo che va dal 1950 al 1992 e da questa data ai giorni nostri, grazie all’attività personale di Massimo e Sandro Varzi, figli di Angelo e di Salvatore e Vittorio Varzi, figli di Sandro. Attualmente in fase di sistemazione e acquisizione computerizzata, si spera di renderlo fruibile interamente nei prossimi anni .
Recentemente al suddetto Archivio si è aggiunta una Fototeca che conserva negativi e foto originali, di svariati autori noti o rimasti anonimi, tra cui molte attribuibili allo Studio Fotografico cefaludese di Giovanni Brocato, attivo negli anni ‘40 del secolo scorso. Una curiosità: la più antica foto originale conservata nella Fototeca, è datata anno 1855 e ritrae S.E. mons. Ruggiero Blundo vescovo di Cefalù (1855-1888).”
Angelo Varzi
Nasce a Citta’ di Castello, in provincia di Perugia, il 6 marzo del 1925 da Giovanbattista e da Amabile Bianchi.
Venuto a mancare prematuramente il padre, insieme al fratello maggiore Domenico, si impegnò negli studi e nel lavoro per sostenere economicamente la famiglia. Affascinato dal mondo della fotografia appena ne ebbe la possibilità acquistò la sua prima macchina fotografica realizzando magnifiche fotografie che furono notate ed apprezzate dal fotografo dove lui si recava per lo sviluppo e la stampa.
Si accosta definitivamente alla fotografia nel 1939 entrando a far parte, come apprendista, del Premiato Studio Fotografico del maestro Francesco Pais (1892 - 1959), dove esplicò la sua attività dal 1939 agli inizi del 1949. Di questa esperienza professionale e culturale farà tesoro per il suo futuro che lo porterà ben presto lontano nelle città italiane più svariate (Genova,Bordighera, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari,), ove inizialmente si dedicherà alla fotografia di attualità e al reportage, per poi passare alla fotografia architettonica e al ritratto. La grande conoscenza della luce, del grande formato e del ritocco, unitamente alle tecniche più aggiornate della preparazione per lo sviluppo e la stampa dei negativi,gli consentiranno di raggiungere risultati eccellenti nell’uso del bianco & nero. Giunto in Sicilia per avere appreso dell’imminente apertura a Cefalù del Village Magique, dopo un breve periodo di collaborazione con il fotografo locale Salvatore Maranto, nel dicembre del 1950 aprirà in proprio, nei locali dell’antico Spaccio Impero, la “ FOTO MODERNA” di Angelo Varzi, Corso Ruggero n°82.La notevole carica umana insita in lui, gli permette di entrare in contatto con la realtà della città partecipando attivamente alla vita sociale locale. Il 30 ottobre 1954, Angelo sposa Pina Bonaviri. Le nozze sono presto allietate dalla nascita di Massimo e poi di Sandro. Diventato fotografo esclusivo del Village Magique, l’odierno Club Mediterranee, contribuirà con il suo lavoro a diffondere l’immagine di Cefalù in Italia e all’Estero, dove le sue fotografie appariranno su innumerevoli riviste e rassegne, riscuotendo positivi ed unanimi consensi.
Numerose sono le fotografie riguardanti riprese della Cattedrale, scorci e vedute di Cefalùreportage di avvenimenti, feste, visite di personaggi illustri, films girati a Cefalù e foto utilizzate in diverse pubblicazioni sia italiane che estere. Di particolare interesse per Cefalù, fu la serie numerata di cartoline in bianco & nero edite in esclusiva, di cui si conservano in archivio copie campione e negativi originali, che costituiscono una preziosa fonte di documentazione sugli avvenimenti, usi, costumi, tradizioni e trasformazioni subite del tessuto edilizio urbano e del paesaggio . E’ nell’anno 1958, che lo Studio Fotografico Varzi, viene premiato con Medaglia d’Oro, dall’Ente Provinciale per il Turismo di Palermo per l’attività promozionale turistica svolta. L’interessante approccio alla nuova tecnica della fotografia a colori e le innovazioni portate da Angelo Varzi non si limiteranno prettamente a fatti tecnici ma investiranno anche l'uso sociale della fotografia.
Angelo Varzi, muore il 14 marzo del 1962, all’età di 36 anni, la sua attività continuerà con la moglie Pina Bonaviri coadiuvata da Gianpaolo Brunetti (1940 - 1994) di Teramo, e dagli anni ‘70 in poi, anche dai due figli Massimo e Sandro. Quest' ultimo custodisce oggi l'Archivio Varzi che raccoglie il frutto dell'attività professionale (1950-2000) degli studi Varzi e Varzi & Brunetti.
Gianpaolo Brunetti
( Teramo 1940 - Roma 1994 ) giunge a Cefalù nel 1961, chiamato da Angelo Varzi che non ha più le forze per occuparsi dei numerosi impegni. Già preparato nel settore fotografico, bravo ritoccatore, grande conoscitore del ritratto, della ripresa con il grande formato e versatile fotoreporter, proveniente da una formativa esperienza lavorativa presso il rinomato studio fotografico Graziani di Teramo, il giovanissimo Gianpaolo inizia la sua collaborazione che lo porterà, dopo la prematura morte di Angelo Varzi, a gestirne lo studio divenuto dopo pochi anni studio fotografico Varzi & Brunetti.
La conoscenza dei mezzi tecnici e l'esperienza di fotografia industriale fatta a Firenze negli anni '50 gli permetteranno di continuare brillantemente l'opera di Angelo Varzi, che lui riconoscerà
sempre come l'ultimo maestro che aveva completato la sua crescita professionale e dal quale aveva ereditato la splendida tecnica del bianco-nero su grande formato con il banco ottico usato in modo
magistrale per le riprese di architettura e paesaggio. Amante dei reportage, Gianpaolo alternerà la sua intensa attività di studio con una serie di viaggi che lo porteranno in giro per il mondo. Negli anni '70 un viaggio in India, lo porterà nei luoghi più belli di quella terra, avrà l'occasione di fare un magnifico reportage fotografico su pellicole medio-formato con centinaia di immagini splendide.
Dopo l'India è la volta del Centro-America e si reca nella Repubblica Dominicana per poi spostarsi in Messico, Guatemala , Salvador, Cuba. Visita per due volte l'Unione Sovietica, riuscendo a cogliere i cambiamenti che quella grande nazione stava vivendo ed anche in questa occasione il reportage è molto ricco. Viaggia ancora tanto in Sud- America attraversando il Brasile ed il Venezuela,affascinato dalla bellezza dei luoghi che saranno oggetto dei suoi innumerevoli scatti. Nel 1994 durante il viaggio di ritorno dal Sud America, viene colpito da un grave infarto che purtroppo non riuscirà a superare.
Nel corso degli anni hanno collaborato allo Studio Varzi & Brunetti : dal 1950 al 1962: Joe, Vittorio, Pippo, Salvatore e Lillo Bonaviri; dopo il 1962: Carmelo Fertitta, Pino Maggio,Totò Re,Vincenzo Ranzino,Salvatore Privitera, Giovanna Scorsone, Pina Tumminello, Patrizia Tumminello, Andrea Cangelosi.
L’attività dello studio è continuata con la Fotoottica Brunetti gestita dalle figlie Roberta e Claudia. Oggi l’attività, divenuta prevalentemente Ottica e Contattologia, è gestita solo dalla figlia Roberta.
A conclusione dei vari interventi vi è stata una proiezione di foto dell’archivio il cui unico difetto è stata la brevità di secondi dedicata a ciascuna immagine, spiegabile con il desiderio di far vedere quanto più possibile.
Dal 2 al 30 agosto 2012 (tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 23,00) è aperta presso la Sala Conferenze della Fondazione Mandralisca la Mostra dal titolo "Un tuffo nel passato, Cefalù ieri" Archivio fotografico Varzi & Brunetti.
Oltre alle numerose foto esposte, si potrà vedere anche la suddetta proiezione articolata in due sezioni: la Fototeca con foto dal 1880 al 1950 circa e l'Archivio Varzi & Brunetti con foto dal 1950 al 2008.
La Mostra, oltre che dal Comune di Cefalù, è patrocinata anche dai comuni di Città di Castello e di Teramo, città natali, rispettivamente, di Angelo Varzi e di Gianpaolo Brunetti. In ultimo, ma non perché meno importante, va sottolineata l’ottima realizzazione del manifesto, nonché del DVD realizzato per la proiezione, curati da Luciano Cina che è, tra l’altro colui che ha anche curato il sito dell’Archivio Fotografico Cefaludese della Fondazione Mandralisca ( www.arkefa.it )
Le foto della serata sono state gentilmente fornite dalla Fondazione, le altre, ovviamente, dall’instancabile Sandro Varzi .
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Commenti
Gianfranco D'Anna -
A proposito della Cefalù di ieri
Vi segnalo “La scomparsa bellezza di Cefalù”, un articolo contenuto in “ReportageSicilia”, uno spazio aperto di pensieri sulla Sicilia, ma soprattutto una raccolta di immagini fotografiche del suo passato e del suo presente, realizzato da Ernesto Oliva, giornalista professionista dal 1994 e fotografo dilettante dal 1980.
http://reportagesicilia.blogspot.it/2011/02/il-miglior-modo-per-scoprire...
Angelo Sciortino -
Un ottimo articolo
Grazie Gianfranco, proprio un'ottimo articolo, accompagnato da fotografie non banali.