Ecco cosa dicono i politici sul centro nascite

Ritratto di Angelo Sciortino

2 Aprile 2015, 15:17 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Queste sono le parole del Presidente della Commissione legislativa regionale, Pippo Digiacomo: “Cefalù va accorpato a Termini Imerese. Non ci sono le condizioni necessarie per tenere aperto il punto nascite. Così come sarà sarà accorpato il punto nascite di Comiso, dove vengono effettuati 480 parti l'anno (la cittadina ragusana è la città natale di Digiacomo). Naturalmente l'ospedale “Giglio” garantirà h24 il percorso delle puerpere.”.

Leggere queste parole fa male non tanto perché la decisione di chiudere il centro nascite di Cefalù è condivisa da un parlamentare regionale, presidente della Commissione legislativa, quanto perché vi si legge l'ultima frase, che ho riportato in neretto. In tale frase c'è la prova provata che la sanità in Sicilia è una pericolosa improvvisazione. Essa, infatti, significa soltanto che l'ospedale conserverà un suo reparto di ostetricia, per seguire “h24 il percorso delle puerpere”, che vi giungono in emergenza e senza che siano state seguite dai medici chiamati a intervenire. Esattamente quello che è accaduto l'altro ieri al Buccheri La Ferla, dove purtroppo è morto un neonato.

Che cosa significa in soldoni quest'ultima frase del Digiacomo? Soltanto che i medici dovranno o intervenire a scatola chiusa o perdere preziosissimo tempo per quegli esami utili a chiarire la situazione. Una situazione già nota a chi ha seguito la puerpera durante la gravidanza, ma purtroppo non nota ai medici, che intervengono in emergenza.

Personalmente inorridisco al pensiero che a decidere persino del diritto di nascere siano simili politici. Inorridisco e mi preoccupo per quel che potrà essere la società del futuro, sempre che ci sia ancora.

I lettori potranno leggere l'articolo de La Sicilia di oggi, dove troveranno altre chicche simili e, soprattutto, una cronaca di questi ultimi giorni. Leggano con attenzione, perché mi astengo dal dare ulteriori giudizi o dall'esprimere opinioni, che in questi ultimi giorni vengono interpretati come sterile critica e non per quel che sono veramente: inviti a riflettere.

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Commenti

Il deputato DIGIACOMO, comisano, evidentemente non può consentire che il punto nascite di Cefalù non venga soppresso perchè quello del Suo paese sarà anche esso chiuso; dunque se viene chiuso quello dove è nato un UOMO SUPERIORE non può Egli consentire che quello riferibile a uomini qualunqui sia mantenuto in funzione.

Siamo amministrati da gente simile, siano essi del partito del PD  o di Forza Italia, il fatto conta poco. Non c'è salvezza!