21 Marzo 2015, 15:26 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
È primavera!
A Mazzaforno, sono tre bandiere ad annunciarla.
Da otto anni, a Cefalù, le tre bandiere sono più puntuali delle rondini.
Svettano alte.
Sul verde, tra il verde.
Dai pennoni della reception de “Gli aranceti di Cefalù”.
Sono le bandiere di Hapimag, dell’Italia e della Svizzera.
Col loro sventolio annunziano l’inizio della stagione del turismo.
Quella che inizia a marzo e finisce ad ottobre.
Da otto anni, cioè, da quando la società svizzera ha rilevato la struttura, che “Pierre &Vacances” aveva iniziato nel gennaio del 2003 ed ultimato a luglio del 2004.
Grazie ad una “variante” al PRG, approvata dal Consiglio comunale del quinquennio 2002-2007.
Da otto anni, per il resort quattro stelle di Cefalù, è stato, ed è, un crescendo continuo.
Nella qualità dell’offerta.
Con la reception,
con l’edificio servizi,
con la trattoria e la cucina,
con la biblioteca,
con il pool bar e la zona animazione,
con la zona piscina e la zona elioterapica,
con “sino” e “stella” ,mascottes del miniclub per bambini,
con gli uffici e gli alloggi del personale, totalmente nuovi.
Più funzionali.
Con parcheggi più ampi.
Con servizi all’avanguardia gestiti da personale altamente qualificato.
Per “Gli aranceti di Cefalù”, il continuo crescendo della qualità dell’offerta turistica è andato di pari passo con il crescendo dei “numeri”.
Nella stagione 2014, la terza del Direttore Roberto Fratichini, sono stati numeri da record:
67.057 presenze.
Dopo “Costa Verde” con 135.000 presenze e Santa Lucia con 84.000, il resort HAPIMAG è stato la terza struttura ricettiva di Cefalù.
Con 43.404 euro, la prima, per tassa di soggiorno versata nelle casse del Comune.
Una industria del turismo con una media stagionale di 40 posti di lavoro.
Oltre gli addetti al verde e alla pulizia.
Oltre gli edili e gli impiantisti, che, negli ultimi tre anni, hanno ristrutturato il resort.
GRAZIE HAPIMAG! AD MAJORA!
Oltre all’indotto.
Ieri, il Direttore Fratichini, in una conversazione amichevole, mi ha manifestato un suo cruccio: “Sa ingegnere, un nostro ospite che visita Cefalù spende, mediamente, 50 euro. È un dato statistico, approssimato per difetto.
Molti dei nostri ospiti, però, la visita a Cefalù non la fanno per la mancanza di un servizio pubblico di collegamento e per la difficoltà di raggiungerla e di parcheggiarvi col mezzo proprio.
Se un bus-navetta, tre quattro volte al giorno, facesse la spola tra il resort e Cefalù……..”
Già, i servizi pubblici……. ma questo è un altro discorso.
Saro Di Paola, 21 marzo 2015
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Commenti
Fabio Barracato -
Il trasporto pubblico a Cefalù pecca, però...
Il fatto che il trasporto pubblico a Cefalù pecca è vero, però è anche vero che da aprile ad ottobre Mazzaforno ha una linea dedicata "Cefalù - Hapimag - Baia del Capitano - Sporting club" che da Cefalù verso le suddette zone ricettive parte alle 9:30 - 12:00 - 15:00 - 18:15, e, 2 anni fa, su richiesta dei residenti, per il periodo estivo, è stata allungata la linea urbana 3 e 4, che, in alcune corse andava a Mazzaforno con il risultato che fu un fiasco totale.
E' vero, il servizio di trasporto pubblico si può migliorare, ma e anche vero che la prima cosa che deve cambiare è la mentalità, utilizzare meno l'auto e di più il mezzo pubblico, perchè, visti i risultati scarsi, fare nuovi orari su una linea, o allungarne una già esistente, è un vero azzardo che, in tempi di crisi e di dissesto finanziario non si può proprio fare.
Io sono il primo a pensare che le zone periferiche (Mazzaforno e Capo Playa) che sono abitate tutto l'anno, abbiano bisogno di un servizio di trasporto pubblico, ma se poi, quando si porta il servizio nessuno lo utilizza....