Nel sogno

Ritratto di Mihaela Mineata

2 Febbraio 2015, 16:10 - Mihaela Mineata   [suoi interventi e commenti]

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NEL SOGNO

Soffiava lievemente
il vento, quella sera
e un’onda leggera
agitava le alghe
in un ritmo di valzer.

Con gli occhi chiusi,
ti ho sentito vicino
e un caldo abbraccio
ci legava in una danza.

Il sogno addolciva
il mio cuore
che non si staccava da te...

Ma l’onda leggera
sfiorando i miei piedi
mi destò dal sogno dandomi un brivido
che proveniva da te
che sei andato via.
Per sempre.

                                Mihaela Mineata

 

 

 

Commenti

La poesia è per Mihaela Mineata, un mezzo per aprire il suo cuore e riversare su un foglio bianco, i suoi sentimenti, i suoi rimpianti, le sue nostalgie.

Scrivere, le procura sollievo e il suo animo si adagia sui versi che accolgono le sue confidenze, le sue speranze verso il futuro che l'aspetta.

La poesia di Mihaela Mineata rivela la sua delicata sensibilità che le fa cogliere ogni sfumatura dell'animo altrui, cosi come è attenta ad osservare quanto la natura ci offre nelle sue infinite manifestazioni: ora è un fiore spontaneo che suscita la sua ammirazione; ora è il ticchettio della pioggia che cade sui vetri, che le fa decifrare parole che vorrebbe ascoltare, o che sono già state pronunciate in un tempo lontano... ora è il vento che la scuote dalle sue nostalgie e la riporta nella realtà nella quale è immersa.

Ma è la neve, col suo tocco leggero, che le sfiora l'animo come una carezza e dalla sua espressione estatica, si coglie il suo incantato stupore...

Una cura particolare rivolge ai fiori che, sotto le sue mani, germogliano e promettono una più intensa fioritura.

Attenta ai bisogni altrui, Mihaela Mineata è pronta a prestare il suo aiuto a chi si trova in difficoltà che riceve da lei un valido appoggio e tanta comprensione.

Tra speranze, nostalgie e rimpianti, Mihaela Mineata attraversa i crocevia della sua vita, rivolgendo il suo pensiero all'Alto, a cui confida i suoi crucci e rivolge le sue preghiere per ottenere una protezione particolare per i suoi figli ai quali non fa mancare le sue premurose attenzioni e per i quali auspica un futuro sereno, sotto lo sguardo benevolo di Dio.

                                                     Mariella Maggiore

Ho riletto, per caso, la poesia di Mihaela Mineata: perla nello stagno. L'avevo già notata al concorso dello scorso Natale; ma nei concorsi, quando in breve spazio di tempo si debbono esaminare più di 12o poesie, è pressoché impossibile una considerazione profonda del testo.

E' raro che una straniera venga in Italia per lavoro e nella nostra lingua dia sfogo alla sua sensibilità poetica .

Il fatto si è che quando si ha un animo d'artista e ci si impadronisce di un idioma, allora il sentimento sgorga facile come l'acqua di un fiume da una cascata.

Complimenti!

Ciò rivela una personalità dalle molte sfaccettature ed un trasporto verso il lirismo non comune.

Mihaela (nome esotico da "mille e una notte") rivive con appassionato languore l'abbandono subìto. Il suo "lui" è andato via per sempre ed ella ne insegue la memoria nella cornice marina dell'ultimo incontro, cristallizzando i sentimenti provati che adesso si cibano dell'agro miele del ricordo.

Qui il rimpianto viene orchestrato dall'onda che muove le alghe al ritmo di un valzer e poi  carezza i piedi col suo lieve flusso riportanto l'autrice alla realtà.

Poesia d'effetto allogabile al filone romantico del tardo ottocento italiano.

Ancora una volta si apprezza il concetto che l'arte non ha patria e che il cuore è universale.