2 Agosto 2012, 19:03 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
L'odierno intervento del senatore Francesco Ferrante (Pd) pronunciato a Palazzo Madama per sollecitare il Ministro alle Infrastrutture Corrado Passera a rispondere ad una sua interrogazione bipartizan presentata lo scorso gennaio a firma congiunta con i senatori Giuseppe Lumia (Pd) e Simona Vicari (Pdl).
L'interrogazione riguarda i ritardi nella realizzazione del doppio binario della tratta ferroviaria Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono, lungo la litoranea Palermo-Messina, e in particolare il fermo dei lavori del primo lotto (Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo) e le lungaggini nella definizione dell'appalto del secondo lotto (Cefalù Ogliastrillo- Castelbuono) con un investimento complessivo di circa 950 milioni di euro.
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti
Enzo Cesare
(Presidente e portavoce del Comitato cittadino Cefalù-Quale ferrovia)
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FERRANTE (PD): Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FERRANTE (PD): Signor Presidente, colgo anche la coincidenza fortunata della presenza del ministro Passera in Aula perché, attraverso la sollecitazione di una risposta all'interrogazione 4-06700 presentata nel gennaio scorso al suo Ministero, vorrei sollevare il problema relativo ad una importante opera infrastrutturale - a mio parere - che è ferma e che vorrei rapidamente ricordare. Si tratta del raddoppio ferroviario Palermo-Messina.
Tra le tante opere che si discute di realizzare al Sud credo che quelle ferroviarie siano quelle su cui più si dovrebbe investire, senza andare ad inseguire chimere - come è stato detto anche autorevolmente - quale quelle del Ponte sullo Stretto. Si tratta di un importante raddoppio da realizzare. Noi abbiamo posto il problema in molte occasioni presentando numerose interrogazioni.
Nell'ultima risposta ricevuta nel gennaio 2010 ci si assicurava che i primi 20 chilometri, quelli da Fiumetorto a Cefalù, sarebbero entrati in servizio entro il 2011. Purtroppo questo non è avvenuto. Si è accumulato un ritardo grave, anche in quel caso, e, ahimè, in questi giorni è arrivata la notizia che forse la società che ha in appalto quei lavori, la Cefalù 20 si appresta a licenziare ben 139 dei 170 operai che vi lavorano perché sommersa da debiti. Non so se la magistratura interverrà per capire il destino dei soldi che le Ferrovie hanno comunque erogato alla società appaltante. In ogni caso, il problema è che ora c'è il danno e la beffa: nuova disoccupazione in quell'area già così pesantemente attaccata dal punto di vista del lavoro ed il rischio di avere lasciata a metà un'opera che invece sarebbe molto utile.
Anche perché per il secondo tratto, quello da Cefalù a Castelbuono, che dovrebbe anche permettere l'interramento della stazione di Cefalù, tutte opere già finanziate per cui non si chiedono soldi in più, non si riesce ancora ad avere l'aggiudicazione dell'appalto.
Colgo l'occasione fortunata di avere qui presente il Ministro per sollecitare un'attenzione a quest'opera: ovviamente ce ne sono tante altre in questo Paese, ma questa ha il vantaggio, da una parte, di essere finanziata e, dall'altra, di essere su una tratta davvero strategica per il lavoro e lo sviluppo di quell'area del nostro Paese.
PRESIDENTE: Senatore Ferrante, ha fatto in presa diretta la segnalazione, quindi ha raggiunto almeno un primo obiettivo
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Commenti
Saro Di Paola -
Una perdita di circa 120 milioni di euro
Ho letto da qualche parte che sui lavori sin quì eseguiti l'impresa ha registrato non il giusto utile ma una perdita di circa 120 milioni di euro.
Che cosa non ha funzionato nel "meccanismo" della gara d'appalto ?
E su tale aspetto che la Politica dovrebbe interrogarsi!
Tutto il resto è demagogia!