7 Gennaio 2015, 09:06 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
La giunta municipale di Cefalù, con la deliberazione n° 287 del 18/12/2014 (https://www.qualecefalu.it/comment/3006#comment-3006),
ha concesso in comodato d’uso temporaneo, per la durata di mesi due, l’area comunale in località Dietro Castello, che un privato aveva chiesto al fine di istallare una struttura temporanea itinerante per la realizzazione di eventi e manifestazioni ludico-culturali.
La deliberazione, predisposta dal Responsabile del servizio Patrimonio “su precise disposizioni dell’Amministrazione” e “vista l’annotazione apposta dal Sindaco sulla richiesta”, è un atto amministrativo di indubbio interesse per il Comune, che, si ritroverà con le proprie casse impinguate di ben 1.000,00 euro, con una pulizia straordinaria dell’area eseguita gratuitamente e, per di più, con la possibilità di utilizzare, gratuitamente, la struttura.
Il tutto per avere concesso, per soli due mesi, un’area pubblica, estesa appena una o due migliaia di metri quadrati, poco più o poco meno, che, seppure destinata “all’ammassamento della popolazione nel piano comunale di protezione civile”, era abbandonata a sé stessa.
Non fosse per “l’individuazione di altra area” da destinare a tale bisogna, cui, per quanto si legge nella deliberazione, “sarebbe opportuno provvedere”, l’atto amministrativo approvato dalla Giunta sarebbe ineccepibile.
Dal punto di vista sostanziale e dal punto di vista formale.
Infatti, provvedere ad individuare altra area per l’ammassamento della popolazione, oltre che inopportuno, è, perfettamente, inutile.
Forse che “la struttura itinerante” che è stata realizzata su quell’area, arredata e climatizzata com’è,
non sia il massimo che la Protezione Civile potrebbe mettere a disposizione della collettività in caso di calamità naturale?
Saro Di Paola, 7 gennaio 2015
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Articolo correlato: La protezione civile sta attrezzando l'area "dietro castello" - Angelo Sciortino - 21 dicembre 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/15839)
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Commenti
Matteo Gulioso -
Tutto in regola !
La discoteca Palavele è stata montata prima di Natale e ogni sabato si balla, quindi avranno tutto in regola. Inoltre, se per l'affitto dell'area hanno pagato 1.000 Euro non vedo cosa ci sia di strano.
Gianfranco D'Anna -
E sì, ben 1.000 Euro!!!...
... però il Canone Occupazione Suolo Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.) per la Tipologia “Fiere, Sagre e Posteggi occasionali” rientranti nella Categoria IV - Zona E (tutte le restanti aree del territorio comunale) prevede un importo di occupazione per mq. al giorno di 0,66 Euro.
(http://egov.comune.cefalu.pa.it/cefalu/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/156#_Importo_di_occupazione)
Non conosco la superficie data in concessione:
0,66 € x 60 gg. x ? mq = ? €
ma credo di non sbagliarmi se affermo che è più di 25 mq.:
1.000 € / 60 gg / 0,66 € = 25 mq ca.
A mio giudizio, però, la "stranezza" non è nell'operato dell'imprenditore che avrà certamente tutto in regola e che, da privato, agisce, ovviamente, nel proprio interesse al fine di trarne il maggior guadagno possibile ma nell'operato dell'amministrazione comunale che, in questo modo, ritiene di agire in nome e per conto dell'interesse pubblico.
Saro Di Paola -
DELLE DUE UNA
Se la COSAP per 25 mq è 1 .000 euro,
per 250 mq è 10.000 euro,
per 2.500 mq è 100.000 euro.
Perciò, caro Gianfranco, non conoscendo i metri quadrati di superficie concessa,
o il tuo conteggio è sbagliato
o "l'importo forfettario" "disposto" nella delibera della giunta è giornaliero e non è riferito all'intera durata di 60 giorni della concessione.
DELLE DUE UNA!
Mauro Furia -
Fuori il ROSPO
Salve a tutti ...............
Non fatene di questo caso/episodio un processo all'italiana ( lungo e senza esito ).
Tirate fuori il ROSPO e dite le cose come stanno.
Capisco che spesso per paura di parlare e per tenere alta la parola "omertà" che ci identifica, spesso e/o per non dire sempre tutto passa inosservato e si va avanti come se niente fosse successo
Angelo Sciortino -
Il ROSPO in gola
Signor Furia, da buoni querelati dal Sindaco e da un dirigente comunale, proprio perché non siamo stati né mai vorremo essere omertosi, rigettiamo la sua accusa, che tra l'altro è dimostrata inconsistente dal testo dell'intervento dell'amico Saro Di Paola.
Certo, se di fronte a queste quanto affermato chiaramente e senza omertà non si muovono le Autorità preposte alla tutela del diritto e della giustizia, noi non possiamo farcene un cruccio.
Mauro Furia -
Sig. Angelo, la mia non è affatto un'accusa
Sig. Angelo, la mia non è affatto un'accusa,
quando si è nel giusto e nella ragione, basta la continuità e la costanza per risolvere il problema.