25 Agosto 2014, 19:03 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Oggi, le strade semi deserte di Cefalù dimostrano che la tanto attesa stagione del “grande turismo”, quel turismo che porta ricchezza, volge alla fine. Certamente potremmo trarne alcune conclusioni ed esprimere un giudizio sui due mesi trascorsi, ma in questo Paese urgono altri problemi e l'autunno ci prepara non pochi dispiaceri, per cui sorvoliamo i due mesi trascorsi e ci dedichiamo a quel che ci aspetta e che ci minaccia. Sì, che ci minaccia, perché, a furia di agitarsi, questa Amministrazione ci ha portati sulle sabbie mobili, sulle quali sprofondiamo sempre più.
Guardate un po', cari lettori, quali e quante scadenze da settembre a dicembre! Presto la “visita” dei Giudici della Corte dei Conti, che vorranno controllare l'avvenuto rispetto delle scadenze del primo semestre del “piano decennale di rientro”; l'approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo; la preparazione del bando di gara per i lavori – già finanziati dall'ex Provincia – del depuratore di Prissuliana (Presidiana per gli ignoranti); l'ospedale di Cefalù ancora commissariato, nel silenzio delle Istituzioni locali; le scuole pronte a riaprire, ma ancora ospitate in edifici da rendere più sicuri; la rete idrica sempre più fatiscente, nonostante le volenterose ordinanze del Sindaco; sentenze in arrivo per quanto riguarda l'albergo del Lungomare, le vecchie poste e i procedimenti che presto si aggiungeranno.
Insomma, un autunno di fuoco, per il quale non abbiamo preparato alcun servizio antincendio. Lo affronteremo al solito modo: servendoci di rinvii, che non allontaneranno le fiamme, che invece ci avvolgeranno con sempre maggior vigore.
Sì, lo so, la colpa è di Simona Vicari e di Pippo Guercio. Sono stati loro gli incendiari e presto passeranno alla storia come i Neroni del Tremila. E Lapunzina? Forse egli crede d'essere un martire sacrificato nel Colosseo, ma qualcuno prima o poi dovrà spiegargli, o soltanto dirgli, che egli non è un martire, ma un gladiatore che combatte contro i veri e unici martiri: i cittadini.
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Commenti
Giovanni D'Avola -
L'autunno del nostro scontento...
I veri e unici martiri: i cittadini? Quegli stessi cittadini che hanno votato prima per Simona Vicari, poi per Pippo Guercio e infine per Lapunzina...forse questi cittadini non hanno bisogno di spiegazioni...dovrebbero essi stessi spiegare perchè hanno portato la città in queste condizioni eleggendo per un ventennio sindaci di destra o estrema destra...dico per venti anni (20), non per due anni (2) da quando è stato eletto un sindaco non facente parte del famigerato ventennio di berlusconi e berluschini vari...E qui non sto difendendo l'attuale amministrazione...ma smettiamola di dare tutte le colpe ad una persona che si è ritrovata con il cerino in mano...volgete la vostra attenzione piuttosto verso quei consiglieri comunali trasformisti che sono sempre lì per fare i loro interessi personali e non quelli della "res pubblica".
Angelo Sciortino -
Le colpe dei cittadini
Sicuramente anche i cittadini hanno una grande colpa: aver scelto nella disperata ricerca del miglioramento e non aver seguito più i loro eletti. Chi, però, rimprovera ai cittadini le critiche e quasi se ne sente offeso, invece di usarle come un invito a riflettere, ha più colpa di loro. Una colpa che non può essere cancellata con i capri espiatori del passato. Costoro, in verità, hanno aumentato il dissesto finanziario, ma ci hanno messo quasi vent'anni; questa Amministrazione ci ha messo soltanto due anni. Ma la colpa è di Berlusconi, della destra più o meno estrema o forse di un dio malefico. E sia!
Giovanni D'Avola -
Le colpe dei cittadini...
Che la colpa dello sfascio "italiano" (sfascio sotto tutti i punti di vista) sia da addebitare al ventennio berlusconiano, credo non ci siano dubbi...(ed il peggio deve ancora venire)..basta andare in giro per il mondo per capirlo...sicuramente di nessun dio. I cittadini hanno la colpa più grande...e non hanno certo votato per il secondo mandato la Vicari "nella disperata ricerca del miglioramento"... Sono d'accordo, invece, con lei ad usare le critiche come un invito a riflettere...Del resto mi sono registrato a Quale Cefalù perchè è un blog (che seguo regolarmente) di cui apprezzo i collaboratori.