17 Luglio 2014, 22:27 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Che Cefalù sia messa male, anzi, molto male, lo sappiamo tutti.
Che l’ingresso al Teatro Salvo Cicero sia addobbato cosi
lo sappiamo in pochi.
E se pensiamo che quel teatro è il gioiello di famiglia abbiamo da aggiungere poco.
Molto poco.
Aggiungiamo, soltanto, che sono immagini, che mettono tristezza.
Tanta tristezza.
Che sono immagini di abbandono e di deriva.
Senza precedenti.
Sì, perché, se per rompere un vaso basta un attimo, per fare rinsecchire due piante di tempo e di abbandono ce ne vogliono tanto.
Veramente tanto.
Saro Di Paola, 17 luglio 2014
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Commenti
gaetano lapunzina -
Sii. Immagini di degrado mai viste!!!!
Come questa
o questa
Ma, aspetta: queste c'erano nel 2011 http://www.laltracefalu.it/node/4622.
Vabbè, che importa. In molti se le saranno dimenticate...
Totò Testa -
Quindi ...
si vuole dimostrare che l'amministrazione Lapunzina è come l'amministrazione Guercio e peggio dell'amministrazione Vicari?
E va bene!
Saro Di Paola -
E' stata l'illusione della "svolta" a farcele dimenticare
Già, nell'illusione della "svolta" ce le eravamo dimenticate.
Però, ad essere sincero, immagini come quelle, davanti al gioiello di famiglia, non ricordo di averne viste.
E dire che Vicari e Guercio non sono entrati in quel teatro tante volte quante quelle nelle quali, negli ultimi mesi, soltanto, vi è entrato Lapunzina.
Pino Lo Presti -
Giusta l'osservazione di Gaetano
e cioè che quelle immagini non sono "senza precedenti", ma è giusta anche quella di Totò e cioè che vi è una continuità con il "precedente"!
Saro Di Paola -
uno stimolo ad essere più preciso
Ad essere senza precedenti sono "l'abbandono e la deriva".
Quando ho riletto il post, avrei voluto correggerlo aggiungendo dopo immagini l'aggettivo emblematiche, affinchè si leggesse così:
Sono immagini emblematiche, di abbandono e di deriva.
Senza precedenti.
Ciò per lasciare intendere meglio che il "senza precedenti" si riferiva ad "abbandono e deriva".
Ma, in tutta sincerità, ero convinto che Gaetano non ci leggesse più.
Sapere che ci legge ancora mi fa immenso piacere e mi stimola ad essere più preciso nello strutturare i post.
E non solo dal punto di vista logico.
gaetano lapunzina -
Se è per me...
Ingegnere. Puoi stare tranquillo. Se è per me, puoi non badare al livello della “struttura”. Rare volte, cerco di mescolarmi al gruppo di quelli che capiscono tutto. Poi riacquisto consapevolezza...
Saro Di Paola -
se, invece, è per me
Dottore. Puoi stare tranquillo pure tu. Se è per me che "rare volte, cerchi di mescolarti al gruppo di quelli che capiscono tutto" io, a quel gruppo non mi ci sono mai mescolato.
Infatti, di persone che conoscono tutto, sino ad oggi, non ne ho conosciute.
Manco una.
Ne ho avuto piena consapevolezza.
Sempre
Salvatore Culotta -
Mi è stato raccontato
Mi è stato raccontato, e non ho motivo di dubitarne, che in un paese dell'est europeo il dirigente di un ufficio tecnico ogni mattina ( ogni mattina) faceva il giro di tutta la città annotando le piccole o grandi cose che andavano sistemate, e quella città è oggi tra le più belle.
Tania Culotta -
Caro Salvatore
Caro Salvatore,
quanto scrivi mi fa tornare alla mente un piccolo episodio di alcuni anni fa con l'allora responsabile dell'Ufficio manutenzioni, geom. Calì, quando si lavorava al restauro della cortina megalitica. A proposito della manutenzione continua e necessaria di un bene sottoposto all'usura delle forze della natura, proposi di istituire una piccola task force, che facendo la "ronda" almeno settimanalmente rilevasse i piccoli guasti da riparare, cosa sicuramente meno onerosa di interventi risolutivi di situazioni più gravi, e certamente foriera di una fruizione del bene sempre al meglio e non in continuo abbandono e degrado, come oggi si può facilemnet riscontrare. Questo modus operandi naturalmente potrebbe e dovrebbe estendersi a tutta la città, sarebbe meraviglioso, consentirebbe penso di vivere una bella città davvero, non solo nel retaggio di una memoria del passato! Ma mi addolora riscontrare che nulla cambia cambiando i governi, rimangono sempre uguali le recriminazioni, i mal di pancia, i dispetti verbali, l'approssimazione e l'improvvisazione ed è sempre e comunque assente l'unico strumento che possa trasformare la città in bella città: il progetto!!!E così anche per questa estate passiamo in rassegna immagini di degrado, abbandono, sporcizia e incuria che invito comunque oltre che a scorrere sui blog di vivere sperimentando, basta fare una paseggiata al tramonto sul lungomare!!!!
Quale Cefalù -
Dalla sezione Comunicati
Dalla sezione Comunicati riportiamo integralmente la nota pervenutaci a mezzo e-mail dal municipio (https://www.qualecefalu.it/node/13189):
Così come una casa, abitata e vissuta quotidianamente, non può definirsi ‘abbandonata’ per la sola presenza di una macchia di umidità sulla facciata, allo stesso modo il teatro comunale “Salvatore Cicero”, non può ritenersi ‘abbandonato’ per la sola presenza di due piante secche poste davanti l’ingresso.
Questa Amministrazione ha costantemente aperto il teatro alla pubblica fruizione in occasione di molteplici e diverse manifestazioni culturali, espressione - assai spesso – della vivacità artistica della città.
L’inconveniente dovuto alla mancata cura delle due piante in questione non può danneggiare l’immagine complessiva di un bene culturale e architettonico che presto, qualora il Consiglio Comunale accolga la proposta della Giunta, potrà anche essere visitato giornalmente dietro pagamento di un ticket d’ingresso per i soli non residenti. Ticket che certamente contribuirà ad assicurare e garantire maggiori risorse da destinare alla valorizzazione, anche in chiave turistica, di uno dei luoghi più belli della città.
Tania Culotta -
Il problema
Il problema non sta nell'inconveniente delle due piante rinsecchite e dei vasi rotti, e sicuramente questo non lede all'immagine della città ridente... ma la somma dei tanti "inconvenienti" questo sì!!!!!
Saro Di Paola -
Cara Tania
Cara Tania,
spesso mi chiedo se "ci siano o ci fanno", se capiscano o facciano finta di non capire.
E, al riguardo, tale ultimo comunicato è quanto mai eloquente.