10 Luglio 2014, 04:15 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Già, dal primo mattino del giorno dopo l'incidente (https://www.qualecefalu.it/node/13004), si è corso ai ripari.
Certo, ad occhio e croce, non credo sia normale che un qualsiasi privato possa, seppure sotto-traccia, passare dei fili elettrici, tubi o quant’altro sotto la pavimentazione di una pubblica via.
Ma, sulla installazione di una centralina di derivazione e sui lavori di “sistemazione”, pare certo che ne sia stato informato, ieri attorno alle ore 13, il Comando della P.M. proprio da un loro agente.
Per quanto mi riguarda, da cittadino comune, posso dire solo che se già questa soluzione - che appare a tutti di un minimo buon senso - fosse stata praticata prima, se ne sarebbe parlato molto meno e soprattutto non si sarebbe fatto male nessuno; è mancata (da parte di tutti) un pò di sensibilità, almeno per la gente!
Prima (https://www.qualecefalu.it/node/11235):
Quello che non capisco è come possa rilasciarsi licenza di esercizio di ristorazione ad un area, luogo, struttura privi di un regolare punto luce!
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Commenti
Saro Di Paola -
il blog dei "disfattisti"
Eppure molti sono convinti che "QualeCefalù" sia il blog dei "disfattisti"
Salvatore Culotta -
Si potrebbe applicare a
Si potrebbe applicare a Cefalù la definizione di "Città aperta", con una piccola variazione (quella tra parentesi) :
"L'espressione città aperta si riferisce ad una città ceduta, per accordo esplicito o tacito tra le parti belligeranti, alle forze nemiche senza combattimenti con lo scopo di evitarne ( facilitarne) la distruzione."
Angelo Sciortino -
Giusto!
Giusto, città aperta!