Mozione di sfiducia al Sindaco

Mentre ci si domanda che cosa accadrà in Consiglio – se, cioè, i consiglieri del fantomatico nuovo gruppo di Forza Italia appoggeranno il claudicante Sindaco e a lui daranno finalmente (!) una maggioranza – la Giunta rimane priva di un assessore e nonostante ciò essa continua a deliberare, concedendo persino patrocini a titolo oneroso.

E dire che è ormai pubblico che l'assessore Cefalù si è dimesso, ricevendo persino il plauso dei consiglieri di “Svolta democratica”, e che un nuovo assessore è pronto a subentrargli. Tutto ciò non basta, però. I quattro consiglieri del gruppo di Forza Italia restano ancora nell'Aventino e sembrano in attesa di altri riconoscimenti, in cambio del loro appoggio. E che questo appoggio sia importante non è stabilito soltanto nei numeri, ma si desume anche da ragionamenti politici del nuovo gruppo, che così facendo alza il prezzo della sua collaborazione e si prepara a contare di più nella nuova maggioranza.

Quel che sarebbe necessario che i nuovi consiglieri si chiedessero è in quale maggioranza pensano di contare? È forse la maggioranza raffazzonata che piace tanto al Sindaco, perché gli permette ancora di continuare come nei due anni trascorsi nell'inseguimento degli eventi, ma dimentico delle reali esigenze di servizi, la cui mancanza lascia i cittadini nella disperazione? Oppure essi credono che un loro ingresso in maggioranza farà di nuovo di Cefalù la Perla del Tirreno, sebbene la maggioranza in cui entreranno a far parte sia priva di strategie amministrative e turistiche?

Si tratta di domande, che trovano la loro ragion d'essere nei gazebo di piazza Colombo, nel piano di rientro sotto esame periodico della Corte dei Conti, nell'assenza il 2 luglio(!) di un programma estivo di manifestazioni, nel problema acqua irrisolto e in tanti altri problemi della Città.

Di fronte al caos amministrativo, al quale nessun cittadino di buon senso potrà mai abituarsi, i quattro consiglieri di Forza Italia e altri attualmente nella maggioranza dovrebbero chiedersi se hanno ottenuto la fiducia degli elettori per consentire il perpetuarsi dell'attuale marasma o, invece, per impedire che qualcuno potesse decidere impunemente contro i loro interessi.

Se credono, come io credo, di essere i rappresentanti della cittadinanza, un'altra è la via da seguire: raccogliere intorno a sé un numero sufficiente di consiglieri responsabili e presentare una mozione di sfiducia al Sindaco. Soltanto così essi difenderanno gli interessi della Città, che non potrà superare altri tre anni di inutile e pericolosa agitazione.