Stagioni dell’anno, stagioni della vita

Ritratto di Rosalba Gallà

29 Giugno 2014, 15:12 - Rosalba Gallà   [suoi interventi e commenti]

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STAGIONI DELL’ANNO, STAGIONI DELLA VITA
LE FOTOGRAFIE DI ROSARIO VIZZINI

di Rosalba Gallà

 

Semplici accostamenti tra le foto di Rosario Vizzini e alcune gocce di letteratura: un percorso evocativo che spera di essere l’inizio di un lavoro più complesso e approfondito sulla fotografia in cui, con l’incoscienza dei dilettanti, comincio a muovere i primi passi, chiedendo scusa all’amico Rosario per aver utilizzato le sue foto che sono frutto, invece, di conoscenza e competenza, oltre che di grande sensibilità.

Voglio però condividere la responsabilità di questa mia nuova ‘esperienza’ con l’arch. Salvatore Culotta che, in un commento ad un mio articolo sulle relazioni tra poesia e pittura, ha scritto: “Affascinante. Ancor di più mi avrebbe affascinato l'indagare relazioni tra poesia e fotografia”.

Bene. Cominciamo…

STAGIONI DELL’ANNO, STAGIONI DELLA VITA

 

AUTUNNO

AUTUNNO
di Vincenzo Cardarelli

Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.

 

BRUME E PIOGGE
di Charles Baudelaire

Autunni morenti, inverni, primavere intrise di fango,
stagioni colme di sonno, io vi amo e vi lodo
di avvolgermi il cuore e il cervello
in un sudario vaporoso e in un vago sepolcro.

[…]

(Trad. Cosimo Ortesta)

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INVERNO

"Una bussola ti indica il nord dal punto in cui ti trovi, ma non può avvertirti delle paludi e dei deserti e degli abissi che incontrerai lungo il cammino. Se nel perseguire la tua destinazione ti spingi oltre, noncurante degli ostacoli, e affondi in una palude, a che serve sapere dov'è il nord?" (dal film Lincoln, di Steven Spielberg). 

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PRIMAVERA

“Due persone possono andare d'accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine. 
Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile. I fiori effondono il loro profumo e spargono il loro seme perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente perché il seme giunga nel posto giusto; tocca al vento che va e viene come vuole” (Herman Hesse, Knulp, storie di un vagabondo).

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ESTATE

ARRIVEDERCI FRATELLO MARE
di Nazim Hikmet

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ della tua luce
e della tua infelicità.

Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti,
arrivederci fratello mare.

(Trad. Joyce Lussu)

 

Commenti

E se provassimo a leggere questa immagine  seguendo questi versi?
 
 
 
La gente se ne va. Questi paesi
saranno vuoti un giorno?
Non c’è più signore né vassalli
Solo vecchi contadini
che graffiano sui fianchi
dei monti, e intanto vedono
i figli andarsene lontano
 
Rafael Alberti
 

Spero mi sia perdonata l'intromissione.