Meglio anfitrione che sindaco

Ritratto di Angelo Sciortino

20 Giugno 2014, 11:08 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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È fatta! Finalmente abbiamo le prove che nella vita del nostro Sindaco ci sono almeno due Dacie: una è un edificio russo, che funge da villa di vacanza per Putin e che mi ha procurato una a lungo attesa querela da parte del Sindaco; l'altra è una Dacia in carne e ossa, italiana con venature sicule, che ieri sera è stata ricevuta in pompa magna “per la ferma volontà del Sindaco”. Si tratta di Dacia Maraini, brava scrittrice, collezionista di premi letterari e attenta osservatrice di una certa sicilianità, che ha riportato in tanti suoi libri, alcuni dei quali sono diventati film di successo.

Personalmente, pur stimando la tensione ideale della Maraini, non me la sento di considerarla degna persino di un premio Nobel, per meritare il quale occorre ben altro spessore. Un'opinione, questa mia, che ieri sera nessuno ha mostrato di condividere. La serata, sempre per mia personale convinzione, è stata caratterizzata da uno stucchevole provincialismo culturale, del quale credo che abbia sorriso in cuor suo la stessa Maraini. Si sarà detto: sono qui soltanto per presentare il mio ultimo libro e qui tutti si comportano con troppo conformismo, come se non avessi dato alla mia eroina uno spirito rivoluzionario, che qui è assente.

È accaduto, però, di peggio: il Sindaco è stato costretto a scegliere tra due cose fortemente volute, l'essere amministratore e l'essere ospite della Maranini. Ha preferito scegliere la sua presenza di anfitrione a quella di Sindaco, che in Consiglio rispondeva sul perché dei gravi disservizi e sulle sue scelte di soluzioni. Risposte tra l'altro annunciate nell'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio.

Perché, ci si chiede, questa volta è stato chiamato l'appello soltanto cinque minuti dopo l'ora fissata per i lavori consiliari? Nessuno aveva visto ben sei consiglieri in attesa nella piazza e pronti a salire? Mah! Forse si voleva lasciare libero il Sindaco di partecipare a un post evento (perché l'evento c'era già stato) dimentico dei suoi obblighi di Amministratore.

Così facendo, però, nessun uomo di sano intelletto può sperare un futuro per la nostra Città, almeno finché dura questa Amministrazione, troppo attenta all'apparire e incapace di trovare una strategia amministrativa, senza la quale è nelle mani di maggioranze ricattatorie, che si assentano per convenienze personali, più o meno confessabili.

Commenti

A mia memoria, nella storia del Consiglio comunale di Cefalù, MAI E' ACCADUTO che la chiama dei Consiglieri sia stata fatta DOPO 5 MINUTI dall'ora fissata per l'inizio dei lavori.

Speriamo che LA VOGLIA DI GALLEGGIARE, ASSOLUTAMENTE DELETERIA ED  INGIUSTIFICATA, del Sindaco e dei "suoi", NON FINISCA PER AFFONDARE, DEFINITIVAMENTE, CEFALU'!!