28 Maggio 2014, 17:24 - Tania Culotta [suoi interventi e commenti] |
La dimenticanza
E’ arrivata l’aria calda dell’estate e come le api che sciamano fuori dall’alveare ecco presentarsi alle porte della nostra ridente cittadina file di auto, che alla ricerca di un ”fiore” dove posarsi invadono le strade che portano al tanto agognato posto sulla spiaggia!
Ogni anno sistematicamente questo fenomeno si ripresenta e ripropone la questione aperta dei rapporti tra le attività dei cefaludesi che continuano a vivere e ad abitare il luogo e l’attività passiva del turista, avventore del luogo!
In questa spirale siamo stati avvolti molti anni addietro (almeno trenta) e non riusciamo ancora a liberarci soffocando ancora. Perché?
Il turismo è un’attività cresciuta nel bene e nel male e muove “denaro”, produce nuove economie ma trasforma inesorabilmente il luogo che la accoglie.
La trasformazione potrebbe essere un processo positivo, ma in effetti ad oggi non lo è, il turismo violenta, formalmente e fisicamente, il nostro tessuto urbano storico e non.
Perché? Perché non siamo cresciuti parallelamente al fenomeno, in termini di adeguata professionalità, capace di accogliere in modo più consono e organico questo fenomeno montante, che potrebbe ulteriormente incrementarsi portando benessere comune e non solo individuale.
Professionalità che si declina nel privato come nel pubblico. E penso che proprio la mancanza di un intervento preciso e deciso del pubblico sia lo specchio del privato, che lasciato senza guida e stimolo risponde lasciando arbitrariamente segni e cicatrici vistose nel sempre più tormentato tessuto urbano nel nome del turismo e delle sue economie.
Ci si è completamente dimenticati però che la mutazione prevista e inevitabile della città storica, che è sempre un organismo vivente, avrebbe dovuto essere regolata e guidata da uno strumento urbanistico ma soprattutto progettuale che è il Piano Particolareggiato del centro storico approvato con D.R. del 17/04/1982 n. 18.
Ho avuto modo di scrivere da questo portale della storia e degli indirizzi del P.P.E., e quindi non voglio tediarvi, ma oggi mi preme sottolineare, riproponendosi la questione del “piano del traffico del centro storico” e della viabilità, quanto siano state precise le indicazioni del P.P.E. in merito.
Tra il ventaglio di obiettivi che il P.P.E. si è posto al punto e) della relazione illustrativa si legge:
”Risolvere il rapporto tra circolazione meccanica e pedonale in relazione alle molteplici esigenze derivanti dalla presenza di residenti, di un numero rilevante di non residenti (vistatori e turisti), e dalle dimensioni e dai caratteri ambientali della fisicità urbana, sede della circolazione.”
Ed ancora al punto C1) “Il sistema della viabilità e traffico, prevede fondamentalmente la pedonalizzazione del Centro Storico la cui attrazione è affidata alla creazione di un sistema correlato di trasporto pubblico e di parcheggi pubblici.
I parcheggi previsti necessari per i residenti, per i visitatori e per le attività che si svolgono nel Centro Storico sono disposti a corona attorno al perimetro dell’area del Centro Storico in punti che contemporaneamente favoriscono sia l’area dello stesso Centro Storico e sia aree investite da funzioni particolari (area portuale, area cimiteriale e degli impianti sportivi, aree di nuova espansione e aree del lungomare). I parcheggi sono alcuni in superficie ed altri multipiano.
Il loro potenziale ricettivo è così distinto:
Parcheggi per auto:
1 - Porta Giudecca per 400 macchine
2 - Porta Ossuna per 340 macchine
3 - Viale R. Margherita per 300 macchine
4 - Pietragrossa per 460 macchine
5 - Presidiana per 400 macchine
6 - S. Oliva per 100 macchine
Sommano 2.000 macchine
Parcheggi per bus:
1. Dietro Castello per 40 bus
Parcheggi per camions:
1. S. Oliva per 20 camions”
Sono due le tavole di progetto che esplicano questo punto, che allego sottolineando con nuova grafica le indicazioni peculiari. Le tavole B12 e B13 danno indicazioni più che chiare per la gestione del traffico, dalla circuitazione gerarchizzata tra carrabilità e pedonalità e la dislocazione di ben otto parcheggi a raso e multipiano per vetture, di residenti e non, autobus turistici e camions in punti strategici a corona del centro storico in modo da filtrare il traffico, lasciando il centro storico completamente libero dalle macchine, totalmente pedonale, e fornito di un servizio pubblico di attraversamento, come accade nella maggior parte dei centri storici europei, oltre che italiani (Perugia, per citarne uno)
Se si fossero, dall’ormai lontano 1982 ad oggi, compiute almeno in parte le previsioni progettuali del P.P.E. in merito alla viabilità e alle infrastrutture, sicuramente avremmo una città più vivibile, meno martoriata e sempre pronta ad accogliere la continua trasformazione di una civiltà in continuo divenire, poiché è evidente che le previsioni di allora non possono essere più sufficienti alle esigenze di oggi.
Ma tutto passa e si dimentica anche se le carte rimangono alla lettura dei più volenterosi, gli altri preferiscono improvvisare nel tentativo inutile di poter risolvere un problema che potrebbe essere già risolto.
E forse troppo tardi?
Cefalù, 28/05/2014 Tania Culotta
TAV. B13 - Organizzazione della viabilità interna ed esterna al P.P.
TAV. B12 - Sistema funzionale degli spazi, dei servizi e delle atterzzature d'uso pubblico
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Commenti
Pino Lo Presti -
Chi ne paga le conseguenze?
naturalmente i residenti per primi, costretti a fare spazio in nome della civiltà e del progresso, ma abbandonati a se stessi allo sbaraglio (arrangiatevi!)
21 giugno 2010 - Manifestazione del Comitato dei cittadini del centro storico in piazza Duomo
Angelo Sciortino -
Soltanto una domanda
L'architetto Tania Culotta è stata invitata dall'invitta Amministrazione per dare consigli, suggerimenti e contributi? O l'Amministrazione ha partorito da sola il suo mirabile aborto?
Pino Lo Presti -
Assolutamento no'
Si tratta di una gestazione in tre fasi:
Siamo in attesa dell'infelice nuovo evento!
Tania Culotta -
Risposta al sig. Angelo Sciortino
No, non sono stata invitata, e non vedo perchè dovrebbero invitarmi e a quale titolo! Il mio intervento di ieri scaturisce solamente da riflessioni personali in merito alla situazione infrastutturale di Cefalù!
Penso infatti e lo ribadisco adesso, che la situazione in cui ci troviamo adesso, talmente complicata e di difficilissima soluzione, se non a scapito di scontentare almeno una delle parti in causa (in particolar modo i cittadini del centro storico), è frutto di una totale disattenzione delle amministrazioni che negli anni si sono succedute alla guida di questo paese, verso temi e progetti , esplicitamente in indirizzo, frutto di anni di studio scientifico e non di improvvisazione, che avrebbero sicuramente reso la vita sociale ma anche economica della nostra città più gradevole, e predisposta ad accogliere con più facilità i cambiamenti inevitabili dell'evoluzione sociale!