La categoria degli albergatori pronta al confronto con il Sindaco

Ritratto di Giuseppe Farinella

14 Maggio 2014, 13:55 - Giuseppe Farinella   [suoi interventi e commenti]

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Il turismo non è ancora ripartito.

Il 2013 è stato “annus horribilis” per il turismo e per l’economia Cefaludese.

Nei primi quattro mesi del 2014 si è registrato un incremento delle presenze (+ 3,51%) e degli arrivi (+ 7,43%) (https://www.qualecefalu.it/node/10817 - n.d.r.) un dato che ci conforta, ma … che dobbiamo leggere senza trionfalismi, tenendo presente che i nostri concorrenti siciliani non solo hanno aumenti più robusti proseguendo la scia positiva del 2013, ma anche un tasso di occupazione delle camere quadruplo rispetto al nostro povero e ridicolo 9%.

“I segnali della ripresa nelle altre località turistiche siciliane sono più marcati e l’incremento registrato nel mese di aprile a Cefalù potrebbe diventare un fuoco di paglia se non cambiano le previsioni nefaste per il mese di maggio”.

“Cefalù, la sola Cefalù rimane nelle previsioni con segnali negativi preoccupanti, nonostante i prezzi continuano a scendere e gli indici di redditività delle aziende alberghiere cefaludesi fanno registrare segni negativi.”

Questo è quanto emerso da un incontro tra il Presidente Provinciale Federalberghi Nicola Farruggia, il rappresentante locale URAS-Federalberghi Cefalù Francesco Randone e il rappresentante Confindustria alberghi Cefalù e Madonie Giuseppe Neri.

Si è deciso di smetterla di piangersi addosso, ricordando i primati di Cefalù di solo alcuni anni addietro, di smetterla con le politiche di pianerottolo perché “Occorre una visione di sistema”.

L’idea che ne uscita è stata messa nero su bianco in una richiesta di incontro (inviata via mail) con il Sindaco di Cefalù per giorno 15 c.m., ritenendo che non si possa più indugiare.

La categoria è pronta al confronto ……..

Commenti

La saggezza di mio nonno mi ricorda che "chi fa per se fa per tre" e così ho fatto. Anche se non condivido quanto deciso dai responsabili delle categorie (Farruggia, Randone, Neri) mi rendo conto che vi sono delle cose dove non posso e non possiamo fare da soli. Il ritardo che Cefalù paese sta accumulando nel turismo è pesante e di ciò ne soffre anche la nostra offerta turistica-ricettiva. Rimanendo in Sicilia, ricordo che i nostri concorrenti storici ed emergenti si muovo con più efficienza grazie ad amministratori pubblici più attenti e cercano di semplificare la vita alle imprese. Da noi i ricavi diminuiscono insieme agli ospiti, e le imposte insieme ai costi di gestione crescono. A Cefalù la pressione fiscale sulle categorie produttive è eccessiva. Si è creato con questo Sindaco un sistema che scoraggia e punisce chi si dà da fare, chi ha voglia di intraprendere e di rischiare e poi ci domandiamo perché vi sono tanti "vendesi" o "locasi". Perché il reddito cala costantemente falcidiato da tasse e imposte assurde. Riconosco che l'iniziativa di confrontarsi con il Sindaco è un segnale importante che viene dalla nostra categoria .... ma si tratta solo di un segnale che a mio parere tale rimarrà .... occorre fare di più, molto di più.