Cambiano i capri espiatori

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Maggio 2014, 14:47 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Dopo aver letto il comunicato del Sindaco, in cui a chiare lettere egli dichiara che ricade sui creditori del Comune la possibilità di evitare il dissesto finanziario, la senatrice Simona Vicari e il dottor Giuseppe Guercio hanno sentito il dovere di ringraziare la Corte dei Conti, che li ha finalmente sollevati del peso di essere additati come capri espiatori, sostituiti dai creditori del Comune e dalla loro generosità ad accettare lunghe dilazioni per l'incasso.

Per la verità, a leggere il piano di rientro preparato dall'Amministrazione e la sua accettazione da parte della Corte dei Conti, anche coloro che non acquisteranno i beni comunali messi in vendita, potrebbero essere indicati come responsabili del dissesto. Stiano sereni, però, perché ancora non è il loro momento.

Allora è tutto risolto? Sono in molti ad assentire e fra costoro c'è anche un tale Gaetano Lapunzina, che ho conosciuto come fratello del Sindaco vittorioso e che ieri con prometeica fatica ha rispescato tutti i miei link riguardanti la “questione dissesto” e li ha postati come commento al comunicato del Sindaco (https://www.qualecefalu.it/node/10818). Egli credeva e crede di aver fatto un po' d'ironia, definendo gli interventi perle di saggezza, perché ritiene che essi siano stati smentiti dalla decisione della Corte dei Conti. Così non è, perché la Corte dei Conti ha soltanto dato una ulteriore occasione all'Amministrazione. Un'occasione che sicuramente non avrebbe dato a cuor leggero, se, oltre alle carte, avesse conosciuto la reale situazione. Una situazione, che fa di Cefalù un paese in cui non è proficuo investire, tant'è che le aste per la vendita degli immobili sono andate deserte, tranne una; un paese in cui i creditori hanno già accettato dilazioni di pagamento, ma non avendo ricevuto il versamento di alcuna rata, hanno comunicato la loro revoca dell'accordo per manifesta inottemperanza da parte del Comune; un paese con un'Amministrazione che non riesce a incassare i propri crediti; un'Amministrazione che non riesce a tutelare il suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico, riducendo sempre più quello che potremmo definire appeal turistico.

Se oltre alle carte i Giudici avessero prima trascorso una settimana a Cefalù, la loro valutazione sarebbe stata più severa. Ma anche così, non mi sembra una decisione per la quale cantare vittoria. Anzi, cantare vittoria equivale a non rendersi conto che è ormai indispensabile cambiare rotta, perché questa è l'ultima occasione: nella rovinosa caduta dalla cima di un grattacielo siamo ormai a un solo piano dal suolo.

Commenti

Il Sig. Sciortino dice di avermi conosciuto. Io non posso dire altrettanto di Lui. Ne leggo su internet, come di qualcuno che ha collaborato e poi si è pentito. O, forse, il contrario. Sarà  una mia incapacità. Oppure, sarà che, in fondo,  non ti riesce di conoscere mai per davvero le persone.