3 Maggio 2014, 13:09 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Foto dell'arch. Luigi Piazza tratta da facebook
Nonostante abbia protocollato una nota al Sindaco e all'Ufficio Tecnico del Comune, ancora sono senza risposta e con me sono ancora senza risposta i circa quattromila cittadini, che hanno letto il mio intervento a proposito dello scempio di uno dei punti più caratteristici di Cefalù: piazza Marina.
Ancora di più: nonostante l'architetto Luigi Piazza sia stato quasi rimproverato dal Sindaco per aver pubblicato altre fotografie della “nuova” piazza Marina e abbia ricevuto l'invito a “stare sereno, perché l'Amministrazione non sta a guardare”, si continua a deturpare non soltanto nel dispregio di ogni sensibilità architettonica, ma anche nel dispregio delle regole previste dal piano particolareggiato. Forse perché l'Amministrazione “non sta a guardare”, lascia che gli sfregi continuino nella sua più assoluta indifferenza.
L'ultimo sfregio in ordine di tempo è lo scavo nella piazza, per farvi passare un tubo, che colleghi i locali interni del bar del Molo o un punto luce con un bancone all'esterno. Uno scavo autorizzato? Un danno rimediabile? A ben guardare, a quest'ultima domanda non può essere data una risposta affermativa, se si considera che sono state raschiate ai bordi le pietre del basolato, per cui il ripristino dei luoghi non potrà non mostrare i segni della ferita.
Allora, egregio signor Sindaco, c'è poco da star tranquilli. Non può star tranquillo l'architetto Luigi Piazza né possono esserlo quei cittadini che amano Cefalù e le sue tradizioni. Non si può essere tranquilli, se accade che i danni vengano portati a compimento, mentre Lei “non sta a guardare”.
“Guardi”, piuttosto. Guardi con attenzione ed eviti altre ferite almeno al Centro Storico. Non ha la scusante della povertà delle casse comunali, perché una sua ordinanza non ha necessità di finanziamenti; non ha la scusante dell'assenza di regole, perché le regole del rispetto del Centro Storico ci sono; non può indicare responsabilità del passato, perché i misfatti avvengono oggi e l'impegno a impedire che accadano dev'essere suo e soltanto suo, perché anche per questo i cittadini l'hanno eletto.
Se, come sembra, non riesce in questo impegno, si dimetta! Lasci ad altri l'onere di difendere il Paese, a qualcun altro che non considera l'essere Sindaco un onore, ma soltanto un onere.
So che considererà questo mio invito una “farneticazione”, ma ci rifletta: è una farneticazione che ha la sua ragion d'essere nel suo irresponsabile “non stare a guardare” e, quindi, nel suo consentire che avvengano le cose segnalate con prova fotografica.
Dia una scrollata ai suoi funzionari – a proposito, come ne ha valutato, come prevede la legge, l'attività? - li mandi in piazza Marina a fare il loro dovere e poi decida il da farsi. Se le cose stanno come le fotografie dimostrano, faccia l'unica cosa necessaria e nel suo potere: un'ordinanza di ripristino dei luoghi.
Poiché ho il fondato sospetto che questa mia ennesima segnalazione rimarrà priva di una sua risposta e del necessario suo intervento, la presenterò con una nota di accompagnamento alle Autorità Giudiziarie, perché accertino le responsabilità di chi ha causato un danno ambientale in piazza Marina e l'eventuale omissione sua e degli uffici incaricati a combattere l'abusivismo.
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Interventi correlati:
Informate le Autorità preposte - Angelo Sciortino - 24 aprile 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/10659)
Centro Storico: un turpe obbrobrio - Angelo Sciortino - 10 aprile 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/10388)
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Commenti
Gianfranco D'Anna -
Ricordiamo anche l'assessore
Caro Angelo, ricordiamo che l'assessore che, tra le altre, ha le deleghe a "Centro Storico, Arredo urbano e Verde Pubblico, Viabilità, Toponomastica e Segnaletica stradale" è l'architetto Antonio Cefalù.
Chissà, magari sei/siamo più "fortunato/i" e la risposta potrebbe arrivare dall'assessore.
Pino Lo Presti -
Davvero?
Soltanto il 2 luglio 2012, in occasione del primo incontro del Comitato dei cittadini del centro storico con il Sindaco, era presente l'arch. Cefalù, ma non profferì parola! In nessun'altra delle tante occasioni in cui il tema della riorganizzazione del traffico e della sosta nel Centro storico è stato affrontato, si è avuta percezione della sua esistenza fosse pure attraverso la pronuncia, da parte di qualcuno, del suo solo suo nome; in tutte le occasioni in cui si è parlato di Traffico e di Centro storico gli interlocutori sono stati solo e sempre il Sindaco ed il consigliere Vincenzo Garbo.
Pare che la Soprintendenza abbia dato l'approvazione a quella mostruosità al centro della piazza!
In Italia e dalle nostre parti soprattutto molte istituzioni non sono da tempo più a garanzia degli interessi del Bene pubblico dei cittadini ma del suo uso privato da parte di singoli cittadini