Ancora una volta i Consiglieri d'opposizione riportano la democrazia in Consiglio (di A. Sciortino e G. D'Anna)

Ritratto di Quale Cefalù

17 Marzo 2014, 18:43 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Ancora una volta i Consiglieri d'opposizione riportano la democrazia in Consiglio
di Angelo Sciortino e Gianfranco D'Anna

 

Tornerà a riunirsi lunedì 24 marzo, dopo oltre due mesi di inattività, il Consiglio comunale. L’ultima seduta si è svolta il 14 gennaio 2014, eppure, nei sessanta giorni trascorsi da quell’ultima riunione fino alla data di convocazione del prossimo consiglio (https://www.qualecefalu.it/node/8918), sul nostro blog Quale Cefalù, come sui giornali telematici locali e su facebook, gli argomenti di discussione non sono mancati, ma chi doveva rispondere ha preferito tecere.

Dei diciassette punti presenti all’ordine del giorno, i più attesi, quelli su cui maggiormente si accenderà il confronto nella Sala delle Capriate, sono certamente gli ultimi quattro, tutti inseriti su richiesta dei consiglieri di opposizione.

Il primo - 14° all’ordine del giorno - riguarda la richiesta di determinazioni, presentata dal Consigliere Giovanni Cassata insieme a Patrizia Messina, Giovanni Iuppa, Francesco Riggio, Mauro Scialabba e Marco Larosa, sulla “Chiusura dell’Ufficio Territoriale di Cefalù dell’Agenzia delle Entrate”.

Questo punto sarà preceduto dalla presentazione della “Relazione del Sindaco sul mantenimento dello Sportello Territoriale dell’Agenzia delle Entrate” richiesta dallo stesso Sindaco Lapunzina.

 

Il secondo punto è la richiesta di determinazioni presentata come primo firmatario dal Consigliere Giovanni Iuppa (+3) sugli “Sviluppi inerenti alle problematiche connesse alla gestione del servizio idrico integrato in seguito all’atto di indirizzo del Consiglio Comunale deliberato nella seduta del 14/01/2014”.
Un argomento sul quale Saro Di Paola, dalle pagine di Quale Cefalù e dai microfoni delle radio locali, si è tante volte soffermato. Ricordiamo solamente gli ultimi interventi: “Acqua: l’autogol del Sindaco Lapunzina” del 1 marzo 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7982) e  “Acqua: l’ennesima “perla” del Sindaco Lapunzina” del 28 febbraio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7964).

 

Il terzo punto è la richiesta di determinazioni presentata dal Consigliere Mauro Lombardo (+5) su “Zona ZTL con istallazione di un sistema di controllo del flusso veicolare con telecamere”.
Una questione su cui Pino Lo Presti ha, anche di recente, attirato l’attenzione della cittadinanza con tre interventi: "Sulla Ordinanza Sindacale n° 3 e dintorni" del 17 febbraio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7510), “Attenzione cittadini, qua è in gioco la vostra dignità! 1ª parte” del 24 febbraio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7824) e “2ª parte” del 3 marzo (https://www.qualecefalu.it/node/8140).

 

Infine, il quarto punto è la richiesta di determinazioni  sulla “Vicenda Ex Poste” presentata dal Consigliere Francesco Riggio insieme ai colleghi Giovanni Cassata, Mauro Scialabba e Marco Larosa.

Anche su questo argomento ha scritto diverse volte Angelo Sciortino. Da ultimo in “Io sbaglio e tu paghi!” dell’8 marzo (https://www.qualecefalu.it/node/8522), articolo che ha creato tanta agitazione negli uffici del Palazzo di Città, e non solo.

Commenti

Egr. Direttore, vorrei precisare che il sottoscritto e i consiglieri Genovese, Cortina e Tumminello non apparteniamo a quella parte di Consiglio che recita il ruolo legittimo di opposizione. La invito, pertanto,  a rettificare l'errore nel suo intervento. Ci sono degli argomenti, caro Direttore, che non hanno un'appartenenza politica e lo dimostra l'inserimento del punto all'ordine del giorno sulle telecamere nella zona ZTL. Io, inoltre, sono contento che il consigliere Iuppa riporti in consiglio il punto riguardante le problematiche relative alla gestione del servizio idrico. Come Lei ben ricorda nell'articolo è un a seguito della determinazione del Consiglio Comunale del 14 gennaio c.a. la cui richiesta d'inserimento del punto era stata avanzata col consigliere Iuppa. E' sempre auspicabile che tutti collaborino, pur recitando ruoli diversi, per realizzare il bene comune e mi creda che il senso di democrazia appartiene a tutti e venti i consiglieri non solo a quelli dell'opposizione. Enzo Terrasi

Premesso, per l'ennesima volta, che questo blog non ha un direttore, precisiamo che il titolo del suddetto articolo è nato dalla considerazione, corretta, che i documenti allegati hanno come firmatari esclusivamente Consiglieri d'opposzione e che anche gli altri due punti presi in considerazione hanno come primi firmatari componenti dell'opposizione.
Il fatto che a essi si siano uniti altri Consiglieri non sconfessa il significato del titolo. Se, infatti, una proposta dell'opposizione raccoglie adesioni anche dalla parte della maggioranza, a maggior ragione tale proposta deve intendersi come una affermazione di democrazia, ottenuta grazie all'opposizione.

Per il resto non crediamo di dover precisare altro, se non il fatto che forse la presenza di detti Consiglieri avrebbe evitato l'approvazione del famigerato articolo 25 del Regolamento mortuario. Per intenderci, quello che ha già impedito a due concittadini di riposare nella loro Città. E se questo non dà ai Consiglieri d'opposizione il merito di essere difensori e della democrazia e dell'umanità, allora a Cefalù latita una corretta definizione di democrazia.

                                                                                                                                Angelo Sciortino e Gianfranco D'Anna

Non credevo che una corretta richiesta di precisazione potesse creare tanto rumore!! Quando si sbaglia nel lavoro e nella vita è opportuno avere l'umiltà di riconoscere l'errore. Per il resto la risposta che date, specialmente nelle ultime tre riga, si commenta da sola. Con tutto il rispetto per i consiglieri di opposizione che svolgono il loro ruolo con impegno e dedizione voi non potete proprio farmi lezioni di democrazia e umanità.

...  che diamo, ma il fatto in essa contenuto: che, cioè, furono i Consiglieri di maggioranza ad approvare il Regolamento famigerato. Questo solo fatto parla da solo.

Per le lezioni di democrazia e umanità, caro Enzo, non ci arroghiamo né mai ci siamo arrogati il diritto di dare lezioni a chicchessia. Troppo alta è l'opinione che abbiamo dell'una e dell'altra, per credere che esse possano essere insegnate. Difese sì, però; ma anche essere riconosciute quando ci sono.

Non può certo definirsi un articolo dal contenuto "asettico". A partire dal titolo, che contiene una evidente valutazione di carattere  politico. Singolare la scelta di pubblicarlo sotto l'egida di un logo, in cui non si identifica una persona. Ancor più strano, se si ha mente di certe critiche alla gestione di  "un'altra Piazza", e se si considera Quale Cefalù si è presentata come una <piazza in cui entrare "presentandosi" in maniera aperta, sotto la luce del sole - con ciò assumendosi, da quel momento, tutte le responsabilità del proprio "agire" >. Detto ciò, a ciascuno le proprie scelte.

...e non a nome del blog QualeCefalù, vorrei confermare che nessuno - ripeto: nessuno - potrà scrivere in maniera "asettica" e astenendosi "da valutazioni di carattere politico", a meno di non essere un marziano o un uomo incapace di guardarsi intorno con consapevolezza.

Il titolo, che tanto disturba, nasce proprio dalla obiettiva consapevolezza che ai consiglieri d'opposizione si deve una parvenza di democrazia e il merito della trasparenza, che alla maggioranza è sconosciuta.

L'assenza di una firma personale, ma del solo logo del blog, non è prova di "anonimato", ma l'accettazione di tutti di quanto si è scritto. Se si vogliono conoscere le firme, sarà sufficiente cliccare su "CHI SIAMO".

Non è difficile capire il perché: il commento era improvvisato e gli altri non erano ancora informati e forse temevo che non avrebbero condiviso che si scendesse in polemica con chi non ne meritava.

Al Sig. Gaetano Lapunzina ricordo che il logo di Quale Cefalù rappresenta un gruppo di persone che nella pagina “Chi siamo” (https://www.qualecefalu.it/chisiamo) si presentano pubblicamente e che condividono quanto viene pubblicato a nome del blog a differenza de “l’altra Piazza” a cui fa riferimento in cui, ad oggi, il logo Staff non è dato sapere chi identifica.

L'osservazione non va rivolta a me, che  non sono tutore né difensore de "l'altra piazza". Ma la coerenza si valuta nella "lunga percorrenza". Ed io prendo solo atto della inattualità di certe antiche rivendicazioni.

Poco male, giacché non si trattava di una "mia" rivendicazione. Non avrei lasciato che andasse in prescrizione. Mi sia consentita una richiesta: visto che c'è il "pensiero unico", vorrei approfittarne, potendomi confrontare con uno, piuttosto che con tanti che la pensano allo stesso modo...  

Sabato si terrà il mercatino e là troverà sicuramente qualcuno all'altezza di cotanto confronto.

Scorrendo i punti all’O.d.g del Consiglio Comunale di lunedì 24 marzo p.v., considerando quali siano tra loro quelli a maggior “peso specifico” dal punto di vista dell’interesse e quindi del dibattito democratico, considerando inoltre che la sua convocazione segue di ben due mesi e 10 giorni la precedente, affermare che se dibattito democratico c’è e c’è stato in questo periodo ciò è stato dovuto ad iniziative della Opposizione nonchè dei vari siti telematici, tra cui “Quale Cefalù”, non appare una “soggettiva” valutazione di carattere politico.
Diverso è affermare, invece, che “ancora una volta la democrazia viene riportata in Consiglio da ...” in quanto presuppone il giudizio (fino a prova contraria “soggettivo”) che “la democrazia” (non tanto i punti “soggetti a...” o “suscettibili di...” dibattito democratico)  non vi sia stata e non vi sia presente.

Certo, in merito ai vari Consiglio Comunale precedenti, non sono mancate le occasioni in cui sono state elevate accuse alla gestione democratica del Consiglio medesimo ma, a supporto di questa affermazione, sarebbe, di tutta evidenza, necessaria un’oggettiva documentazione o un’assunzione “personale” (individuale o di gruppo) di responsabilità del giudizio - o pre-giudizio - da cui è stata fatta scaturire.

Il titolo “Ancora una volta i Consiglieri di Opposizione riportano la democrazia in Consiglio”, e solo il titolo, non ha pertanto - a giudizio degli altri Curatori del Blog - i requisiti di “oggettività” o di “condivisa soggettività”, tali da poter essere pubblicato “a nome” di Quale Cefalù.

Se ciò è avvenuto è imputabile soltanto ad una leggerezza (?) contingente degli autori - Angelo Sciortino e Gianfranco D’Anna - che avendo scritto a quattro mano l’articolo, non potendolo “firmare” - “mettendoci la faccia” - contemporaneamente, hanno impiegato il logo del Blog.

Evidentemente vi è stata anche una sottovalutazione da parte degli altri Curatori delle implicazioni di un tale Titolo, i quali avrebbero dovuto intervenire immediatamente se non fossero, troppo spesso, concentrati prevalentemente sulla pubblicazione dei propri interventi.

Precisato, come dovuto, quanto sopra, gli autori non hanno certo difficoltà alcuna a mettere la propria firma accanto a quel titolo, ad ulteriore riprova di quei principi, assunti a fondazione di questo Blog (https://www.qualecefalu.it/chisiamo).

Vorrei astenermi dal proseguire in una polemica in cui rischia di offuscarsi il senso originario del discorso. Ma, sbaglio, o questo post è stato inizialmente inserito da Pino Lo Presti?  Giuro di aver visto,  chiaramente,  la Sua foto. Poi è spuntato il logo di Quale Cefalù, e, nell'ultimo periodo, la frase "l'autore non ha certo difficoltà a mettere la propria firma", si è trasormato al plurale. Sarà un problema del mio pc o dei miei occhi stanchi...

eravamo riuniti a casa mia proprio per discutere di quanto era in corso. Sai che quando si pubblica un “commento” spunta automaticamente la faccia di chi lo sta pubblicando. I Curatori però possono - andando poi in “modifica” - attraverso alcune semplici procedure,  utilizzare il Logo del Blog, come è stato. Il tutto sarà durato non più di dieci secondi!
E’ straordinario il livello e l’intensità di presenza che in un così tal modo ci manifesti onorandoci di tanta tua utile attenzione.
Essa ha prodotto un comunicato congiunto dei Curatori che ha dato ampia soddisfazione alle tue legittime osservazioni, come a quelle del consigliere Terrasi; io ho spiegato perchè hai visto la mia faccia per quei dieci secondi che c’è stata; Gianfranco ha spiegato perchè dal singolare si è passato al plurale.

Se non fossi stato così stanco anche tu avresti potuto supporre essere stato un refuso!
Per quali oscuri fini, per quali oscure strategie, pensi possa essere stato perpetrato un refuso del genere?
Faccelo sapere!


Detto questo, credo, Gaetano, che il problema non stia nel tuo pc, nè nei tuoi occhi stanchi.

Ricordo una volta in cui mi trovai a parlare con te del modo in cui stavo gestendo una polemica con qualcuno, non ricordo se su l’altracefalu o su donlapanio. Tu ti stupivi del fatto che, pur in un momento come quello, così acceso, di confronto, io ti confidavo che ero sempre pronto a scusarmi se avessi in qualche cosa sbagliato, sul piano della lealtà alla forma ma soprattutto allo spirito delle regole, nel condurlo.
La tua era una visione diversa, era quella dello stratega il cui unico scopo è, per definizione, raggiungere il k.o dell’avversario.
Per questo, scherzosamente ti soprannominai dopo “il militare”, proprio per la perfetta unione tra determinazione e acume  strategico.

Ciò attorno a cui si raccolgono le persone che tengono in vita questo blog, non è però il valore-obiettivo dell'impiego della intelligenza e del tempo in strategie di potere, di killeraggio, di pratiche di occultamento della propria identità o di golpe “logistici” (“posizionamento” all’interno di sigle di associazioni, partiti, club, etc..), tantomeno di praticare disinformazione;  a queste persone piuttosto piace ragionare su cose concrete, documentate,  sullo sfondo di una passione ideale; dei romantici certo ai tuoi occhi stanchi. Pur se diverse le “immaginazioni del sociale” in ciascuna di queste persone, esse però hanno in comune l’aspirazione alla chiarezza, alla franchezza, alla assunzione di responsabilità propria ed altrui di quanto si dice e si fa.

Nessuna di esse, mi pare, sia stata smentita mai da chicchessìa negli ormai vari anni di presenza su diversi blog, e i loro contributi di informazione, approfondimento, riflessione e proposizione non hanno - senza tema di smentita - eguali in analoghi siti telematici locali.
Sicuramente non vi è alcuno, tra queste persone, che ha motivo di nascondersi nell’anonimato, nè a cambiare i presupposti che li hanno visti raccogliersi attorno a laltracefalù prima e a qualecefalù poi (https://www.qualecefalu.it/chisiamo).

Non mi pare che debba essere tu a dover prendere atto "della inattualità di certe antiche rivendicazioni", tutt'altro!

Il problema non sono loro - peraltro i pochi, tra i pochi che in questa città seguono con egregia competenza e lucidità le sorti della Cosa pubblica - a rendere pubblici le proprie osservazioni ed i propri ragionamenti; il problema grave per questa città ne converrai è chi, avendone l’obbligo morale-istituzionale, non risponde confidando su quella triste natura di questa città a dimenticare, o meglio, a rimuovere dalla coscienza, tacendo e volgendo altrove lo sguardo; il problema grave di questa città, non da ora, è la gestione non trasparente del Potere, dall’inizio, cioè dalla ricerca del consenso, alla fine, cioè al suo esercizio nella pratica quotidiana degli atti deliberativi.
Sarebbe interessante per esempio capire come funzionano a Cefalù i Partiti.

In generale, poichè siamo in un contesto di “comunicazione”, varrebbe la pena che operassi per migliorare quella del tuo entourage politico e che manifestassi, di tanto in tanto, un pò di pietà mista a pudore per la condizione cui alcuni suoi appartenenti hanno ridotto il caro vecchio blog laltracefalù, ormai solo un caro estinto.

P.s. - Una curiosità mi piacerebbe soddisfacessi, sul piano personale: la pubblicazione di una notizia - anche se, comunque, nata-destinata a durare poco (come notizia ) -, secondo te, può far parte del gioco di oscure strategie per altrettanto oscuri fini, ed, eventualmente, quali?
Scegli, a mò d'esempio,  pure un caso sul nostro blog - meglio se recente - da te, liberamente
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