PORTO: 12 marzo 2010-12 marzo 2014, QUATTRO ANNI DI TEATRINO

Ritratto di Saro Di Paola

12 Marzo 2014, 07:35 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Era il 12 marzo del 2010, quando, attraverso le pagine de “L’Altra Cefalù” (http://www.laltracefalu.it/node/1093), ho lanciato l’allarme sulle condizioni statiche di due delle banchine del martello centrale del porto di Prissuliana.
Due banchine, che avevano le mezzerie delle travi di bordo tagliate da vistose lesioni.

La politica cittadina rispose al mio allarme, con tempestività.
Il Sindaco Guercio chiese al presidente del Consiglio Barracato la convocazione di una seduta  straordinaria ed urgente del Consiglio comunale da celebrarsi al porto.
Barracato, sentiti i capigruppo consiliari, convocò la seduta per il 31 marzo.
Il 30 marzo, non appena seppi di tale convocazione, scrissi (http://www.laltracefalu.it/node/1241), senza peli sulla lingua, che la seduta del Consiglio al porto  sarebbe stata “soltanto TEATRINO”.

Il consigliere Lapunzina, di quella seduta consiliare al porto fu, more solito, protagonista “impegnato e competente”.

    

Dopo avermi dato sulla voce perché mi ero permesso di offendere le più alte istituzioni della Città, disse dell’importanza del porto per i pescatori e per i diportisti e dispensò, al Sindaco Guercio ed alla sua amministrazione, suggerimenti per soluzioni talmente concrete, risolutive ed immediate da indurre i presenti, per ben tre volte, ad interromperLo con scroscianti applausi.

Oggi, 12 marzo 2014, le condizioni delle travi di bordo delle due banchine collassate sono quelle che si vedono nelle foto:

Condizioni che, piaccia o non piaccia, sono la prova, la più patente, che non mi ero, affatto, sbagliato  scrivendo che sarebbe stata “soltanto TEATRINO”  la seduta consiliare, straordinaria ed urgente, al porto, del 31 marzo  2010.

Un TEATRINO, che da quando, nel maggio del 2012, Lapunzina è stato eletto Sindaco, ha visto l’ex consigliere protagonista ancor più “impegnato e competente”.
Sì perché definizione diversa da TEATRINO non può esserci per quanto Egli, da sindaco, ha fatto al fine di rendere fruibile, ai pescatori ed ai diportisti, il martello centrale del porto.

A cominciare dal sopralluogo al porto, eseguito con i funzionari del Genio Civile di Palermo il 28 agosto 2012, cui il Sindaco ha invitato a presenziare, financo, l’on. Lupo, allora segretario regionale del PD.

Un sopralluogo che si concluse con l’annuncio che i lavori di rifacimento delle banchine collassate sarebbero iniziati entro il mese di novembre o dicembre.

Per finire con la presentazione del progetto del nuovo porto atollo al largo della discarica di Fiume Carbone

    

Un progetto, che il Sindaco uscente Guercio aveva presentato durante la campagna elettorale

Un progetto che non rientrava nelle “prospettive per il futuro del porto” che Lapunzina, candidato Sindaco, mi invitò ad illustrare nella sede del suo comitato elettorale, il 10 marzo 2012  

Un progetto che Lapunzina criticò aspramente dal palco delle ciarle di Piazza Duomo.

Un progetto finanziato dal Sultanato dell’Oman, che, a Fiume Carbone, farà approdare navi da crociera. Addirittura!

Quel progetto per il quale Cefalù sarà “compensata” con il rifacimento delle banchine collassate, con la messa in sicurezza e col dragaggio del porto di Prissuliana, con il restyling del lungomare, con  ……… , con ……….

Quel progetto, che costituisce uno dei quattro “punti per lo sviluppo turistico ed occupazionale”  sui quali il Sindaco Lapunzina ha incardinato l’accordo “politico” per l’ingresso nella Sua “maggioranza” del Consigliere Gioacchino Barranco.

Il tutto nel copione di quel TEATRINO, che, iniziato dopo il mio allarme del 12 marzo 2010, il politico Lapunzina, da consigliere prima e da sindaco dopo ha, sinora, interpretato con “impegno e competenza”.

Signor Sindaco, mi dica che, in questi quattro anni, non è stato, solo e soltanto, TEATRINO.
Mi dia sulla voce, come ha fatto il 31 marzo del 2010.
Non a parole, però!

Con i fatti!
Non aspetto altro.
Sarei il primo a darGliene atto.
Sarei il primo a riconoscerGliene merito.

Saro Di Paola, 12 marzo 2014

Commenti

quando parla di fondi europei, competentemente ed impegnativamente, si riferisce, per esempio a questi:

Interventi JESSICA Sicilia – PO FESR 2007-2013
Procedure di presentazione, valutazione e selezione degli interventi “JESSICA puri” a valere sul PO FESR 2007-2013 nell’ambito dell’iniziativa JESSICA  (ottobre 012) ....... 3.3.2.A E) Interventi strutturali ed infrastrutturali finalizzati all’attuazione del piano strategico regionale della portualità turistica, con priorità alla realizzazione di approdi sicuri a ricettività elastica nelle isole minori e nelle località di maggiore attrazione turistica

oppure pensa che i "fondi europei" sono  i buchi dell'emmenthal?

Perchè soffermarsi alle ultime vicende?  Perchè dare  colpe all'Amministrazione di turno? Ci vuole una prospettiva più  ampia.  E un pò di distacco. Ecco una poesia da dedicare a tutte le amministrazioni  succedutesi  in 103 anni ...

Cocò mi buffunia!
 
Mentri li chiacchiri
'ntra paisj
di l'onurevuli
fannu li spisi,
 
Lu nostru sinnacu
sempri chianciusu,
'ntra u municipiu
va 'nzusu e ‘ngnusu,
 
Dicennu: "Subitu
tiriamo corto,
che l'onorevole
mandò pel porto.
 
Ecco a proposito
c'è l'ingegniere,
presto, moviamoci
Todaro, usciere»
 
E accussì ‘nzemmula
vannu 'a marina
unni misuranu
scogghira e rina.
 
Distanzi pigghianu,
misuri, e vannu
tuttu - c'un lapisi
finu - signannu.
 
Curvi riportanu,
retti e spezzati,
circuli ed anguli
torti e strammati.
 
Triconometrici
seni e coseni
tiranu e ammettanu
archi baleni
Lu mari, limpiu,
profunnu e calmu,
doppu scannagghinu
palmu pri palmu.
 
Ma l'unna tacita,
azzurra e rizza
pari si murmuru
diri vurria:
Cocò fa spiritu,
mi buffunia.
 
Sempri a lu solitu
comu l'atr'anni,
pruggetti assuminu
sti varvajanni.
 
Però lu populu
ch'avi la prova,
di sta cumeddia
chi s'arrinnova,
 
Chi liscia sciddica
tutta 'ntra un ciatu,
quann'è 'npiriculu
lu dibutatu.
 
Chiù nun vò cridiri
li stessi amici
né 'nzo chi s'opira
né chi si dici.
 
Difatti agghiuttiru
comu putria
senza affucarisi
sta fissaria?
 
O Varvasapii
di lu cumuni,
scorcia di sinnacu
o 'nnuzzintuni.
 
Sti sceni comichi,
sti farsi antichi,
unciati scattanu
comu vussichi.
 
'Ntra manu sprattica
di lu carusu
chi doppu 'mpasima
resta e dilusu.
 
Di l'onurevuli
li so 'mprummisi
su vani, e stupiti
li so pritisi.
 
L'amatu soggiru
ch'era putenti
cariù in disgrazia
'ntempu di nenti.
 
La sua pulitica
penni a lu corcu,
comu 'nt'ottuviru
penni lu porcu.
 
né cchiù lu jennuru
puoli aiutari,
pirchì 'ntra l'autri,
nun c'è dinari
 
Ora ch'a Tripuli
foru mannati
tutti li picciuli
'nziemi e suldati.
 
Giuseppe Liberto Giardina – 1911 (l’onorevole si chiamava Rienzi)
 
 
E che nessuno se ne abbia a male!