3 Marzo 2014, 05:25 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Facciamo il Punto
Abbiamo potuto considerare nel precedente intervento della settimana scorsa (https://www.qualecefalu.it/node/7824) la portata di una Norma che l’Amministrazione è intenzionata a far valere sui residenti a partire dalla prossima Ordinanza - attualmente in fase di definizione -, al riguardo del loro diritto alla circolazione nell’area del C.S. pur nella fasce orarie tutt’ora consentite.
Si tratta della Norma che impone a tutti coloro che hanno diritto di accesso al C.S. nella fasce orarie consentite, un doppio vincolo di Entrata/Uscita, da determinate Porte della città antica, diverso per ciascuna delle tre le zone individuate dalla O.S. Lapunzina n° 3/2014.
Ma non solo; sempre per “...meglio disciplinare il transito dei veicoli in alcune vie dell’abitato ”, “...ottimizzare i flussi di traffico” e per “. ..il migliorament o dell a fruibil ità pedonale del cent ro storico, per la tutela del patrimonio artistico , ambientale e naturale e per esigenze di prevenzione degli inquinamenti”, nella stessa veniva prescritto, all’interno di ciascuna delle tre zone, un particolare “percorso consentito”
Nel precedente intervento, con il supporto di planimetrie, e considerati i sensi di marcia in vigore, è poi emerso evidente, in sintesi, che:
a - togliendo il solo vincolo del “percorso consentito” ( e restando il doppio vincolo di E/U ), solo gli appartenenti alla zona 2 avrebbe potuto circolare per tutte le vie del C.S. (restando per essi solo l’assurdo di, pur trovandosi nei pressi di via Candeloro - e dunque a pochi metri da Porta Giudecca -, dover invece uscire da Porta Os suna).
b - togliendo anche il doppio vincolo di E/U (lasciando solo quello di Entrata), solo la zona 2 e 3 (che nella precedente O.S. 38/2010 erano unitariamente comprese nella Ztl 1) avrebbero potuto fruire della suddetta libertà di circolazione
... e dunque che
c - solo togliendo del tutto sia il vincolo dei “percorsi consentiti”, sia quello doppio di Entrata/Uscita, sia quello della sola Entrata, poteva essere garantito quel principio di “libertà di circolazione” all’interno dei confini della città antica (ripeto: nelle fasce orarie di apertura al traffico) per gli autorizzati, già condiviso dallo stesso Sindaco nell’incontro con il C.C.C.S. il 4 febbraio, sulla base della considerazione che una città non è “. .. un involucro fatto da vie, case e piazze, tanto meno un acquartieramento militare, ma un corpo vivo, sostanziato da un fitto tessuto di relazioni umane di varia natura, forma e grado, necessarie a che vi circoli “il sangue della Vita”, tra le quali sono da tenere in massima considerazione quelle parentali e solidaristiche, specie quando sono coinvolte persone anz iane o comunque con margini di autonomia motoria, anche temporanea, ridotta “.
A “questo Punto”...
A fronte dei rilievi circa la inconciliabilità della permanenza di tali norme con quel “principio di libertà”, dal Sindaco - a parole - condiviso, il suo Delegato al Tavolo di Lavoro con il C.C.C.S., nel recente terzo ed ultimo incontro del 23 febbraio, ribadendo la intoccabilità della norma del doppio vincolo di Entrata/Uscita, ha chiarito come quella “libertà” non fosse da intendersi come “data-acquisita”, cioè come “diritto”, bensì (nei casi in cui il suo esercizio costringa al non rispetto di tale Norma) “condizionata” al rilascio successivo, da parte dell’Ufficio della P.M., di una “concessione” ( “perdono”) alla/e infrazione/i ( nel frattempo elevata /e in automatico dal sistema di video-sorveglianza ). Tale atto di “perdono-concessione” ( che implicherà l’annullamento della infrazione/i nel frattempo rilevata/e) potrebbe avv enire nelle 24/48 ore successive, a seguito di una breve istruttoria ( condotta dal Funzionario di turno dell’Ufficio ) sulla giustificabilità delle motivazioni addotte dal cittadino (“pec catore” ) su un apposito modulo di richiesta di “giustificaz ione” (assoluzione)!
- a fronte del fatto che una tale Norma (con quanto ne consegue) non tiene in considerazione alcuna le basilari necessità di relazioni personali, familiari e sociali dei residenti, nonchè taluni aspetti delle attività lavorative ( vedi la necessità di collegamento tra un deposito ed il luogo della attività principale);
- a fronte della considerazione che tale “istruttoria”, umiliante per il cittadino, avverrebbe in assenza di qualsiasi possibile documentazione “a difesa” ( e non potrebbe essere altrimenti per la natura specifica dei casi di cui si parla), e che la “sentenza” avverrebbe in assenza di un qualsiasi regolamento, quindi in regime di assoluta arbitrarietà del Funzionario di turno;
- a fronte del fatto che una tale Norma risulterebbe di difficile applicazione anche sul piano della segnaletica;
... ci si è chiesti e ci si chiede: “in nome di chi e di che cosa” tanta determinazione da parte dell a attuale Amministrazione, cioè “chi si intende favorire e quanto”?
_________________________
Nel tentativo di darci una risposta abbiamo prima proceduto ad una analisi dei movimenti, in più o in meno ( sul primo e sul secondo tratto sia di via V. Emanuele che di corso Ruggero), indot ti dall e norme introdotte dalla 38/2010 e recepite dalla 3/2014, e poi dei “movimenti” in più o in meno indotti dalle a ggiunte normative di quest’ultima.
Abbiamo infine poi tentato di “quantificarne” i “benefici”.
nota: Per e v itare qualche mal di testa, il nostro tentativo di analisi - più che altro un gioco i nevitabilmente semplicistico e teorico (un modo anche per sorridere di cotanta applicazione di ingegno da parte dei nostri amministratori) - può essere saltato dai più, ma per i volenterosi ne è disponibile la consultazione all’allegato: analisi.pdf
Riportiamo qui, di seguito, solo i risultati di tale esercizio ludico.
Alla domanda: In nome di chi?
La risposta è risultata:
Se, con il disposto normativo della O.S. Guercio 38/2010, la risposta avrebbe potuto essere: “In nome degli esercenti commerciali di Corso Ruggero e via V. Emanuele, in egual misura”, con il diverso vincolo di Entrata per il quartiere “Crucidda-Francavilla” introdotto dalla O.S. Lapunzina 3/2014, la risposta non può che essere: “ In nome degli esercenti di via V. Emanuele”!
L’avere portato il vincolo di Entrata per tale quartiere, da Porta Giudecca a piazza A. Diaz, infatti significa scaricarne sul primo tratto di Corso Ruggero (da piazza Garibaldi a via Gioieni) il flusso di transito in Entrata che prima gravava sul primo tratto di via V. Emanuele (da piazza Marina a via Gioieni).
Alla domanda: In nome di cosa (cioè: “quanto”)?
La risposta risulta:
Nel primo caso (Guercio) l’obiettivo verosimilmente poteva essere quello di una riduzione del traffico sui primi tratti di Corso Ruggero e via V. Emanuele da un terzo a un sesto, secondo che si considerasse la parte iniziale o finale di detti tratti.
Nel secondo caso (Lapunzina) sembrerebbe che l’obiettivo sia quello di tendere ad una riduzione invece di oltre la metà su tutto il primo tratto di via V. Emanuele; al costo però dell’azzeramento di quella riduzione del traffico, sul primo tratto di Corso Ruggero, prima realizzabile con la Ordinanza Guercio.
_________________________________________________________________________________________________________________
Articoli correlati:
- Attenzione cittadini, qua è in gioco la vostra dignità! - 1ª parte - Pino Lo Presti - 24 febbraio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7824)
- Sulla Ordinanza Sindacale n° 3 e dintorni - Pino Lo Presti - 17 febbraio 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/7510)
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 3914 volte
Commenti
Angelo Sciortino -
Insisto
Un piano traffico va studiato da urbanisti e non da dilettanti allo sbaraglio, perché allo sbaraglio finirà con l'andarci la cittadinanza.
Saro Di Paola -
ci sono o ci fanno?
Un'ordinanza che preveda l'uscita da porta Ossuna per i residenti nella zona di via Candeloro non sarebbe ordinanza di un inutile idiota ma di un IDIOTA DANNOSO.
E dire che l'attuale Sindaco e quelli del suo partito hanno detto di tutto e di più contro l'ordinanza Vicari-Panzarella che ha istituito il senso unico lungo la via Roma subito dopo le elezioni del 2002. Anch'io mi ero dichiarato contrario. Poi dopo il primo mese di sperimentazione mi sono ravveduto ed ho detto che era l'unica soluzione praticabile. Loro invece hanno insistito per la revoca dell'ordinanza anche durante la sindacatura Guercio. Solo che da quando loro avrebbero potuto revocare l'ordinanza non la hanno revocata. Da ora in avanti lo ripeterò sempre: ci sono o ci fanno?
Pino Lo Presti -
Non è così
Proprio per evitare quanto da te notato, al doppio vincolo di Entrata/Uscita , è stato aggiunto "l'itinerario consentito", il quale, in questo caso (parliamo degli appartenenti alla Ztl 2), gli impedirebbe - alla radice - di proseguire sul Corso, oltre via XXV novembre.
Pino Lo Presti -
E' chiaro che
dichiarare tra le finalità: "... la tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale " e la " prevenzione degli inquinamenti ” , nonchè la ottimizzazione dei “... flussi di traffico ” è esercizio di pura retorica;
la frase: “... per meglio disciplinare il transito dei veicoli in alcune vie dell’abitato”, andrebbe sostituita da: "... per meglio disciplinare il transito dei veico li in via V. Emanuele";
e la frase “...per il miglioramento della fruibilità pedonale del centro storico", andrebbe sostituita da: "... per il miglioramento della fruibilità commerciale di via V. Emanuele"!