Scoperta discarica abusiva alle porte di Cefalù

se le onduline cui si riferisce il comunicato sono quelle in foto, non sembrerebbero per niente del tipo che contiene amianto.
si tratta, infatti, con ogni probabilità di pannelli sottocoppo catramati la cui intelaiatura è in cartone pressato o tessuto (o entrambi).
Poichè, tuttavia , si parla di sopralluogo di "tecnici dell'ASP e dell'ARPA", è possibile che sia stato rinvenuto dell'altro materiale che non è stato rilevato nelle foto pubblicate.

Potrebbe, di contro, rivelarsi molto  serio il danno ambientale prodotto da sversamento di olii e liquidi di batteria (solitamente fortemente inquinati da piombo), se effettivamente sversamento c'è stato..

Il comunicato non riporta la zona del rinvenimento, ma conoscerla sarebbe utile anche e soprattutto per informare il vicinato (ed, in particolare quello dei terreni igrometricamente sottostant) dei possibili rischi, non certo per allarmarli, ma per indurli alle opportune cautele.

Al di la di questo, tuttavia, dovrebbe risultare sempre più chiaro a tutti che il territorio di Cefalù versa in uno stato di abbandono e di degrado molto preoccupante e, se l'amianto (si spera) non si trova nel sito sopra illustrato, certamente si trova un po' ovunque, anche nei cortili delle case urbane ed extraurbane, o ancora installato in vecchie costruzioni ed in stato di disfacimento. Così dicasi degli oli, degli acidi, dei metalli pesanti ecc. 

Gli organi preposti (tra i quali sembra, però, brillare per assenza la componente municipale) fanno quello che possono, ma sappiamo che le conseguenze rimangono di carattere sanzionatorio, senza che si possa quasi mai procedere a seri interventi di bonifica, fatti salvi gli encomiabili interventi delle associazioni di volontariato che non possono, però estendersi oltre il livello del buon esempio e della sensibilizzazione.

Mi chiedo cosa stia facendo, preparando, progettando in materia l'attuale amministrazione comunale