24 Giugno 2012, 01:43 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti] |
Quando gli atti non hanno una comune regìa accade che funzioni diverse dello stesso organismo: traffico, commercio, diritto a vivere in quella casa, in quel luogo della città, etc... entrino in conflitto; il risultato di ogni conflitto è sempre il degrado, il caos, la babele delle molte lingue che dicono cose diverse e nessuna mai vera.
Queste foto (23 giugno, ore 19.20) testimoniano di questo caos e rimandano ai vari anni di discussioni (nel vario susseguirsi degli assessori) e proteste di un gruppo di cittadini del nostro Centro storico, riunitisi in Comitato dei Cittadini del Centro Storico.
Qualcuno della zona, di recente, si era lamentato perchè le macchine - svoltando da via Candeloro o discendenti dal Corso - giungendo all’inizio di via Bordonaro erano costrette a tornare indietro (per via dell’Isola Pedonale) con complesse manovre e gravi, spesso pericolosi, intralci.
Questa segnaletica dovrebbe servire ad impedire quell’inconveniente!
Ricordiamo però che il doppio senso in via Candeloro fu istituito proprio per permettere al flusso veicolare proveniente dal Corso di defluire verso l’esterno della città e non gravare così su via Veterani e via Vittorio Emanuele (perchè allora quella indicazione a sinistra?)
Quando fu istituito quel doppio senso si pose inoltre la questione se avesse un senso - in conseguenza di ciò - imporre il divieto di parcheggio per tutta via Candeloro (togliendo pure i parcheggi dei P.H.) e però permettere una serie di “tavolini” proprio nel punto più critico (l’angolo Corso-Candeloro) della stessa strada.
questa, ancor oggi, la risposta
via Veterani
Le proposte del C.C.C.S. sono state organiche, puntuali, sagge ma chi ha governato ha continuato a disporre nell’interesse via via di questo o di quello, individuo o categoria!
“Nei mesi estivi, il visitatore non cefaludese deve lasciare il proprio autoveicolo non al di quà della Circonvallazione, in apposite aree collegate con mezzi pubblici alla città.
I cefaludesi non residenti nel Centro storico possono accedervi (al Centro storico) motorizzati, in due strette fasce orarie (primo mattino e dopopranzo) del giorno, con diritto di sosta ma non di parcheggio.
I cefaludesi residenti nel Centro storico hanno diritto a più (ma sempre ristrette) fasce orarie del giorno, e a parcheggiare; ma potranno usare un solo Pass per nucleo familiare; dunque a potere entrare con una sola vettura alla volta e a solo una alla volta poterla parcheggiare (le altre auto del nucleo familiare avrebbero un normale Pass Blu come tutti gli altri veicoli dei cittadini cefaludesi non residenti nel Centro storico)”.
Naturalmente c’è chi scende, sposta la transenna, passa, la rimette a posto e prosegue.
In questo caso ho tenuto a precisare, al signore in questione, tutta la mia solidarietà perchè portava con sè sua madre anziana.
“Mentre il diritto al transito e cioè a raggiungere (pur in limitate e particolari fasce orarie) la propria abitazione (specie se per accompagnare persone anziane, o con naturali varie difficoltà, o trasportando oggetti ingombranti o pesanti) non è “trattabile” (è da ridiscutere perciò il principio di Isola Pedonale così come applicato, ad esempio, in via Bordonaro), lo è invece quello a “parcheggiare”; ma, su che base?
Quella dei “Parcheggi”!
I residenti nel Centro storico non detengono illegalmente le loro autovetture; godono di un diritto comune a tutti i cittadini del mondo, e come tutti i cittadini del mondo hanno diritto a “posarla” da qualche parte, in un “conveniente luogo” (il “conveniente” può essere inteso, ma solo per le ore diurne, anche come “efficace e rapido collegamento pubblico gratuito”)!
Finchè non saranno disposti dei “convenienti” parcheggi, gli interessi commerciali sulle aree del Centro storico non potranno congruamente e civilmente essere organizzati in un meditato “Piano delle aree pubbliche in concessione” e permarrà un attrito - se non spesso un conflitto - con il diritto al movimento veicolare dei residenti; caos peraltro aggravato da un traffico in generale insufficientemente regolamentato che porta nel Centro storico di tutto e di più!
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Perchè - si è chiesto più volte (da parte del Comitato) non “fermare” le macchine non autorizzate all’inizio di via Giudecca, all’altezza della chiesetta di S. Antonio? Si eviterebbe peraltro - per i non autorizzati a proseguire - il “ritorno” per la strettissima via Pierre!
Non abbiamo compreso il senso di questo cambiamento di segnaletica: un linguaggio peraltro che i cefaludesi ormai hanno rinunciato a comprendere e dunque a rispettare.
Come si fa, d’altra parte, a “rispettare”, ad esempio un segnale del genere?
Rifletteteci un attimo (a parte il rientro notturno a casa non prima delle ore tre dei tempi della Vicari), cosa dovrebbero fare i residenti e non nei mesi dal 1 ottobre a 31 marzo? Rifletteteci!
Caro nuovo Sindaco, Saro Lapunzina
in tanti abbiamo riposto il lei diverse speranze, non ci deluda!
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Commenti
Saro Di Paola -
Una correzione
La Chiesetta all'inizio della Giudecca è quella di S.ANTONIO e non di S.Nicola
Pino Lo Presti -
Grazie
Saro, ho provveduto.
Giuseppe Aquia -
Giusto