Potabilità e "caciara"

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Novembre 2013, 11:17 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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In data 21 agosto 2013 ho inviato una lettera al Sindaco, regolarmente protocollata e subito dopo pubblicata su questo blog (https://www.qualecefalu.it/node/3084). Con essa gli rammentavo che egli, nella qualità di sindaco, era anche ufficiale del Governo e che in tale veste doveva garantire la salute dei cittadini, messa in dubbio dalla eventuale non potabilità dell'acqua.

Rimasta senza risposta questa lettera, in data 3 settembre 2013 ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, che ho pubblicato, sempre su questo blog, (https://www.qualecefalu.it/node/3199).

In più occasioni ho sottolineato che la garanzia delle analisi non poteva e non doveva essere affidata all'APS, che della rete idrica era il gestore. Per tutta risposta il Sindaco, durante una trasmissione su Radio Cammarata mi disse “cortesemente” che io facevo “caciara, perché non avevo argomenti” e che ero puerile.

Oggi, sebbene con ritardo, sembra che abbia capito, se le analisi le ha commissionate al Dipartimento di Prevenzione – U.O.C. Igiene degli Alimenti, Sorveglianza e Prevenzione Nutrizionale dell'ASP di Palermo.

Purtroppo, però, sembra che abbia capito soltanto in parte, se la sua ordinanza vieta l'uso potabile dell'acqua nel Centro Storico soltanto “in via precauzionale e temporaneamente”. Aggiungendo che “la "torbidità" in alcuni punti di prelievo (Via Caracciolo), verosimilmente attribuibile, secondo quanto sostenuto dalla medesima Azienda Sanitaria, alla "corrosione delle vetuste condotte metalliche della rete di Cefalù", carente, in questi giorni, di controllo e di manutenzione per le note vicende che riguardano il fallimento della Società di gestione APS Spa.

Ho volutamente usato il neretto, allo scopo di far risaltare quali sono i punti, che mi spingono a credere che il Sindaco abbia compreso soltanto parzialmente. In via “precauzionale e temporaneamente” equivale a considerare i problemi della nostra rete idrica nel Centro Storico come se fossero risolvibili con pochi ritocchi di un avventato fontaniere.

Non contento, aggiunge che la corrosione delle vetuste condotte metalliche... poiché, in questi giorni, è stato carente di controllo e di manutenzione per le note vicende relative al fallimento dell'APS. Il che equivale ad affermare che le note vicende risalgano quanto meno a un anno fa, visto che la finalmente ammessa torbidità dell'acqua risale a quel tempo.

Insomma, farò caciara e sarò puerile, ma non riesco a convincermi di avere avuto e di avere torto. È giusto, pertanto, che mi chieda e chieda al Sindaco perché non è intervenuto prima del mio esposto alla Procura e di quello della Federconsumatori? Allora l'APS non era stata ancora dichiarata fallita e forse le si potevano chiedere gli interventi necessari. Ora, invece...

Commenti

Il Sindaco ordina

E’ vietato temporaneamente e fino a nuova disposizione l’uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto e distribuita, nel Centro Storico del Comune di Cefalù, per scopi potabili ed alimentari.”

Qui il testo completo dell'Ordinanza: https://www.qualecefalu.it/node/5104#comment-1853

A chi lo ordina, se non ha fatto tutto il necessario per informarne tempestivamente la cittadinanza; se non ha fatto notificare dalla Polizia Municipale l'ordinanza anche agli esercizi commerciali, che in questo assordante silenzio continuano a usare l'acqua per scopi alimentari? A usarla per preparare cibi e dolci, che i cittadini continuano a consumare?

Strana Amministrazione e ancor più strano Ufficiale del Governo!

Strana cittadinanza, però. Ieri e oggi si contano ben 5.000 assenze in piazza Duomo di fronte al Municipio. Sono i 5.000 assenti, che avrebbero dovuto e dovrebbero protestare contro simile dispregio della loro salute e di quella dei loro figli!