Green economy vera e falsa

Ritratto di Angelo Sciortino

5 Novembre 2013, 10:38 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Non sarà male ricordare al nostro Sindaco, ai nostri Assessori e ai nostri Consiglieri, alcuni articoli della nostra Carta Costituzionale, vigenti anche a Cefalù, qualunque sia l'Amministrazione scelta dagli elettori, anche quella che malauguratamente è stata scelta nel maggio 2012. La stessa che io scelsi e della cui scelta sono amaramente pentito, al punto che non finirò mai di chiedere scusa ai miei concittadini.

Gli articoli sono i seguenti:

Articolo 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Articolo 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Articolo 117 comma 2 lettera s: E' materia esclusiva dello Stato anche “la tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.”

Perché ricordarli? Semplicemente perché non li rispettano! A parte la tutela della salute dell'articolo 32, del quale non mi sembra che si tenga troppo conto, consentendo una distribuzione di acqua non proprio potabile con la fatiscente rete idrica che ci ritroviamo, non sono rispettati neppure gli altri due articoli.

Non sono rispettati nonostante i tanti penosi richiami alla green economy. Non sono stati rispettati quando si è trasformata in edificabile un'area agricola a Ogliastrillo, non sono rispettati oggi, quando l'Amministrazione non sconfessa un consigliere suo sostenitore, che considera gli ulivi un peso per la nostra economia (https://www.qualecefalu.it/node/4998)! Sarebbe terrificante che Cefalù, sull'esempio di una costa violentata da Palermo fin oltre la zona industriale di Termini Imerese, divenisse come essa è diventata. Anche nell'esemplare Trabia!

Personalmente non temo che ciò possa avvenire, perché mai gli Assessorati regionali competenti approverebbero simili farneticanti progetti urbanistici, ma temo che, se si lasciano impunite simili “amenità” socio-politiche, il messaggio potrebbe avere presso tanti cittadini un effetto dirompente di diseducazione al rispetto del paesaggio e della natura. Con quali conseguenze è facile immaginare: un turismo senza ambiente e territorio e un'economia senza tradizione e senza produzione!

Ecco il perché del richiamo alla nostra Costituzione, ma soprattutto il perché della richiesta all'Amministrazione – e per essa al Sindaco – di sconfessare l'autore della proposta di “sostituire” gli ulivi con ville e alberghi. Soprattutto perché egli ha dichiarato pubblicamente che “il Sindaco è d'accordo” con lui.

Commenti

Intanto nel Salento una task force è all'opera per combattere la "Xylella fastidiosa" che sta facendo strage di ulivi secolari

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/10/27/news/strage_di_ulivi_nel_salento_il_ministro_c_una_task_force-69554424/

Speriamo che quel batterio non arrivi mai dalle nostre parti.
Ne stravolgerebbe il paesaggio.
La strage di palme del punteruolo rosso nulla sarebbe rispetto alla strage di ulivi della xylella.

Quel batterio, caro Saro, come tutti i batteri ha bisogno di chi lo trasporta. Nel Salento l'incarico lo ha una farfalla, a Cefalù sembra che l'Amministrazione abbia offerto la propria disponibilità.