29 Ottobre 2013, 18:29 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Stanno accadendo e sono accadute troppe cose, per colpa delle quali dobbiamo preoccuparci, perché da esse non potranno che derivare lacrime e sangue. Lacrime e sangue, che dovranno versare i più poveri e quasi essi soltanto.
Alludo al cosiddetto Patto di stabilità, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e ora al vaglio del Parlamento per la sua approvazione definitiva.
Certo, in fase di conversione potrà subire variazioni, sicuramente non migliorative, ma peggiorative, stante al notorio egoismo della nostra classe parlamentare, unita soltanto quando deve difendere il proprio tornaconto.
Però, nella sua partenza, il decreto dimostra come l'unico scopo di questa classe politica sia quello d'ingannare i cittadini con fantasiosi giochi di parole, che servono soltanto a nascondere le vere conseguenze delle sue decisioni.
Non c'è più l'IMU e neppure la TARSU, ma c'è la TRISE, che raggruppa ben un'imposta e due tasse, la cui somma non potrà non essere maggiore della vecchia IMU e della sua sorella TARSU.
Bene, l'aumento a carico dei cittadini è assicurato, ma il Governo ripete, per bocca dei suoi Ministri e dello stesso Presidente del Consiglio, che per la prima volta si è stilata una legge finanziaria, non aumentando le imposte. Una bugia del peggior Pinocchio, che, unita alla dichiarazione espressamente dichiarata, che il Governo cercherà di reperire i fondi previsti con il risparmio delle sue folli spese, diviene degna dell'astuta Volpe, che ingannava Pinocchio. Lo diventerà, degna della furbizia di una volpe, perché, se non riuscirà a risparmiare, chiederà i soldi ai cittadini!
C'è di peggio, però. La terrificante TRISE sarà applicata dai Comuni per coprire le loro spese. Sarà quindi applicata anche dal comune di Cefalù, che dovrà approfittarne subito, come d'altronde gli altri comuni, per pagare i suoi debiti, che dalla elezione dell'attuale Amministrazione a oggi non sono diminuiti, ma sono aumentati. I cittadini, pertanto, pagheranno di più, ma avranno servizi più raffazzonati degli attuali. Si pensi all'acqua e ai rifiuti, che oggi sono indegni di un paese civile.
Chi pagherà? Quale categoria di cittadini pagherà? I più ricchi?
Se si pensa, per un momento, a quel che dichiarò il capogruppo in Consiglio del PD a proposito dell'IMU, che doveva essere pagata come seconda casa (quindi più cara) dagli emigrati, come se costoro, ritornati pensionati nel loro paese, non avrebbero speso qui la loro pensione pagata all'Estero; se si pensa che si perdono lodi arbitrali milionari e che si corre il rischio di pagare altri milioni per decisioni avventate della burocrazia e della stessa classe politica; se si pensa alle procedure avviate contro pensionati con meno di 400 euro al mese, anche per il pagamento di energia elettrica risalente al 2005 (!); se si pensa a tutte queste cose, non si potrà non concludere che a pagare saranno i più poveri!
E non dimentichiamo che, non appena la Corte di Cassazione deciderà sul conflitto tra la Corte dei Conti e il TAR e se tale decisione deciderà la non competenza del TAR, in forza della recente sentenza della Corte Costituzionale – che tanto rallegrò i nostri Amministratori – la Corte dei Conti sarà nuovamente investita della questione, con la sola differenza che non chiederà più al Prefetto di commissariare il Comune per dichiararne il dissesto, ma lo chiederà all'Assessorato agli Enti Locali della Regione.
Quindi, l'Amministrazione o il Commissario non potranno far altro che spremere ancora di più i cittadini, soprattutto quelli meno difesi: i pensionati al minimo, i disoccupati, quelli che vorrebbero dare un futuro migliore ai loro figli, sobbarcandosi del peso di farli studiare.
Fra non molto potrebbe essere troppo tardi per fermare l'inganno. Svegliamoci!
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1700 volte
Commenti
Saro Di Paola -
Con il fallimento di APS
Con il fallimento di APS i 2.500.000 euro del lodo perso con la "Sorgenti Presidiana" graveranno sulle nostre spalle.
Chissà quanti anni ci vorranno per uscire dal baratro.
Angelo Sciortino -
Le profezie
A sentire le profezie, i grovigli logici e gli autoincensamenti della "relazione" di ieri sera, sembra che gli anni siano destinati a essere tantissimi.