Ho perso il Sindaco!

Ritratto di Angelo Sciortino

23 Settembre 2013, 11:44 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non ho scritto subito, per aspettare prima di poter inserire il podcast della trasmissione radiofonica.

Dopo averlo smarrito fra i fogli dei suoi proclami e dei suoi comunicati, adesso devo proprio mettermi l'animo in pace: ho perso definitivamente il Sindaco.

Galeotta fu una trasmissione radiofonica, allegata in questo stesso intervento. Si tratta di una registrazione fedelissima e grazie a essa i lettori potranno accertare personalmente la verità di quanto sto per raccontare.

Sorvolo sulle lunghe dichiarazioni del Sindaco, che apparentemente rispondeva alle domande degli interlocutori, nel concreto però svicolava. Un esempio per tutti: ho detto che al tempo dell'Amministrazione Guercio avevo preparato un esposto per il problema dell'acqua e che egli mi aveva chiesto di firmarlo, ma al momento in cui glielo sottoposi per la firma, me la negò, perché c'era il rischio di essere denunciati per calunnia. Alla trasmissione radiofonica mi disse che non l'aveva firmato, perché ne aveva presentato uno di ben 120 pagine! Ma io non gli avevo chiesto se ne aveva firmato uno personale – non me ne importava nulla – ma perché mi aveva chiesto di firmare il mio, che poi presentai, non ricevendo alcuna denunzia per calunnia.

Fino a qui siamo al Sindaco smarrito. Ancora più incomprensibile è stata la sua precisazione che la sua presenza in quella trasmissione dimostrava la sua divina bontà nela prestarsi a rispondere a semplici cittadini. Le cose peggiorano, quando interrompe l'altro interlocutore, reo di aver detto che il Sindaco aveva una buona parlantina. Come se “parlantina” non indicasse scioltezza di linguaggio e non fosse da considerare un complimento. Tale non lo considerava, se ha detto all'interlocutore che non poteva permettersi di usare parole offensive, come parlantina, nei confronti del Primo Cittadino! Lo so, a qualche lettore potrà sembrare una mia esagerazione questa attribuzione di ignoranza della nostra lingua, ma a sentire la registrazione il dubbio che io sia esagerato cade da solo.

Non bastava dimostrare l'ignoranza, però. Il Sindaco ha voluto dimostrare anche ineducazione, quando, al mio tentativo di chiarire che riportava in maniera scorretta le mie parole, mi ha definito infantile e ha aggiunto, con un termine grossier, che facevo "caciara", perché non avevo argomenti! Bel modo di rispettare i Cittadini!

Poiché a questo punto mi sono alzato e ho lasciato il dibattito, non so come esso è proseguito. Ricordo soltanto le parole pronunciate dal Sindaco mentre mi allontanavo: che non accettavo il confronto! Chissà che cosa intende per confronto. Forse poter offendere impunemente i suoi interlocutori e fare esercizio d'ignoranza. Se, però, il confronto civile è prima di tutto confronto d'idee e non la pretesa d'imporre il proprio punto di vista, anche a costo di travisare o mistificare le parole dell'interlocutore, con questo Sindaco non posso confrontarmi, né da cittadino né da critico. Non posso non perché non ne abbia la volontà, ma perché manca la controparte. Se lo facessi, sarei come quegli insani, che parlano da soli, suscitando le risa di chi li ascolta.

Mi rendo conto che in questa società dall'ossequio facile nei confronti di chi detiene quel che i più ritengono potere, la mia posizione potrà sembrare incomprensibile e forse frutto di permalosità. Tale non è, però. Essa scaturisce dall'obbligo morale di mostrare i rischi di azioni politiche e amministrative, dettate più dalla voglia di fare, ma senza la spinta di un pensiero strategico.

L'opinione pubblica, per l'insita lentezza nel prendere coscienza dei rischi che la società corre per il suo futuro, si renderà conto con ritardo di quel che questa Amministrazione acefala sta preparando, forse quando sarà troppo tardi e non ne avrà colpa. La colpa l'avranno coloro che se ne sono già formata un'opinione e tacciono.

Io non voglio macchiarmi di questa colpa e continuerò a parlare. Continuerò a parlare, ma rivolgendomi solo e soltanto a chi delle parole conosce il significato e non a chi scambia autorità con autorevolezza. La prima si conquista con l'impegno, anche intellettivo; la seconda può essere un esercizio illiberale e antidemocratico di un incarico di rappresentanza ricevuto dagli elettori.

I lettori ascoltino attentamente la circa mezz'ora di trasmissione e giudichino personalmente.

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Link alla trasmissione "Oggi parliamo di..." andata in onda su Radio Cammarata il 22 settembre 2013:
http://www.radiocammaratacefalu.org/_00%20armando%20oggi%20parliamo/130922%20Oggiparliamodi.MP3
Confronto sul tema de "L'acqua di Cefalù" a partire dal minuto 40:10

Commenti

Il confronto tra Angelo Sciortino, Giovanni Brocato e il sindaco Rosario Lapunzina nel corso della trasmissione "Oggi parliamo di...", con Armando Geraci e Salvatore Longo, trasmessa da Radio Cammarata il 22 settembre 2013.

Video di Vox Populi

Per chi dovesse avere problemi di visualizzazione, il video è disponibile all'indirizzo web: http://www.youtube.com/watch?v=d4aiDJZsf7w