18 Luglio 2012, 15:33 - Agorà dei Giova... [suoi interventi e commenti] |
Il 19 Luglio ricorre il XX anniversario della morte di Paolo Borsellino.Nel 1992 la mafia uccideva oltre al giudice Borsellino, il suo amico e collega Giovanni Falcone (23 maggio).
A questi 2 UOMINI simboli di legalità e a tutti gli altri eroi uccisi dalla mafia l’Agorà dei Giovani di Cefalù in collaborazione con le Associazioni cefaludesi e con il patrocinio del Comune di Cefalù, di So.Svi.Ma, del GAL I.S.C. Madonie., dedicano una giornata di commemorazione.
Un anno dopo per dire che non ci arrendiamo al silenzio.
Per dire che la legalità non è solo un valore ma un impegno.
Una fiaccolata per ragionare e riflettere sulla legalità che si costruisce giorno per giorno attraverso le azioni quotidiane.
Una manifestazione che sarà occasione per NON DIMENTICARE.
Solo attraverso il recupero della memoria i giovani potranno conservare con cura il valore della legalità e capire che vivere nella legalità, nel rispetto della legge è più complesso che vivere nell’ombra dell’illegalità ma è ciò che rende l’uomo totalmente libero.
Un invito a partecipare numerosi per far sentire chiara la nostra voce affinché tutti insieme possiamo lavorare per costruire una società migliore e più giusta.
Una "fiaccolata per la legalità" in cui le candele di quanti hanno a cuore una società più sicura, più libera e trasparente possano spegnere le fiamme di tutte le forme di mafie (citazione di Lorenzo Basso).
18h30 Raduno di fronte al Tribunale e intitolazione della strada a Falcone e Borsellino
19h00 Partenza della fiaccolata per le vie del centro storico
20h00 Agorà pubblica in Piazza Duomo sul tema della legalità
22h00 Atrio vescovile, concerto " la Terra di .. la terra che .." musiche di Nunzio Ortolano a cura dell’ordine degli Avvocati di Termini Imerese
AGORA' del GIOVANI di CEFALU'
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Commenti
Claudio Barbera -
Paolo Borsellino
è un eroe contemporaneo e la Sua morte, insieme a quella di Falcone, segnano uno spartiacque di consapevolezza. Un quasi anno zero.
Eppure molto c'è ancora da fare nell'estirpare quella volontà di omertà che ancora resiste, seppure con larghe crepe, per fortuna.
Tempo fa mi è capitato di assistere ad una discussione illuminante su facebook in cui alcuni ragazzi si lamentavano del fatto che alcuni loro compaesani (non stò parlando di Cefalù, evidentemente) erano stati arrestati per associazione mafiosa. Essi definivano queste persone come coloro che avevano in qualche modo inquinato il nome di quel paese, altrimenti esente da fatti di cronaca di così rilevante entità.
Ebbene la reazione (quasi) unanime del paese è stata quella di condanna nei confronti dei ragazzi che avevano scritto ciò, quasi che il disonore fosse in chi denuncia il proprio risentimento e non in chi commette reati.
La pressione esercitata fu molto forte tanto che i commenti sono stati cancellati dagli stessi autori che si sono spaventati delle possibili reazioni.
Ora, tale comportamento fa capire che, sebbene si sia sulla buona strada, tracciata da questi personaggi meravigliosi che hanno dato la vita per i propri ideali, molto c'è ancora da fare.
Magari alcuni di questi personaggi che si sono risentiti e che hanno alzato un muro di complicità nei confronti delle persone arrestate, forse saranno presenti alla fiaccolata per la legalità, perchè è più semplice "essere contro" se ci si riferisce al delinquere astratto, molto più difficile è denunciare o più semplicemente commentare se il delinquere si concretizza nella figura dell'amico, del parente, del conoscente, del paesano.
Tra lo stare dalla parte dell'amico e lo stare dalla parte di Borsellino non si dovrebbe avere alcun dubbio. Ma non solo per la morte dell'eroe. Ma per se stessi, per il futuro proprio e dei propri figli. Ma quanti sono disposti a condividere davvero questo pensiero?
Ciò non sia letto come un commento in dissenso rispetto alle fiaccolate. Anzi sono convinto che esse, briciola dopo briciola, finiranno col tempo per abbattere il muro che alcuni come Borsellino hanno riempito di crepe. Ma ci vorrà molto tempo