9 Agosto 2013, 18:21 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Dire che le somme pagate per gli emolumenti degli Amministratori sono al lordo delle imposte, non significa nulla, almeno con riferimento a ciò che i cittadini pagano, comprendendo tale cifra tanto il netto quanto le imposte. E' la stessa cosa che si verifica nel caso degli operai, che incassano una busta-paga di 1.000,00/1.200,00 euro, ma costano al datore di lavoro oltre 2.000,00 euro.
C'è una sola differenza: nel caso dei pubblici amministratori il datore di lavoro sono i cittadini e per cinque anni a essi non è dato licenziare, se i dipendenti non rendono e persino se causano un danno al sistema produttivo dell'impresa. In verità troppo spesso non osano licenziare neanche alla scadenza dei cinque anni.
Questa differenza comporta pure che i dipendenti-amministratori, quando commettono errori, che causeranno, prima o poi, danni, non risponderanno mai di essi o perché verranno alla luce quando ormai sono fuori dalla politica attiva o perché con un po' di demagogia e con qualche ricorso al TAR ne nasconderanno l'esistenza. Cosa non molto difficile, se si tiene conto della grande diffusione del rifiuto alla comprensione logica da parte dei cittadini.
Ci sono, è vero, i bilanci, ma oggi si vogliono esautorare di competenze e giurisdizioni coloro che li controllano – i magistrati della Corte dei Conti – per conservare la possibilità di scrivervi liberamente numeri figurativi e per gestire il comune come se fosse una res nullius.
Ecco i veri costi della politica! Se gli amministratori fossero più attenti al possibile e all'oculatezza, forse si eviterebbero costi – magari divenuti debiti fuori bilancio – che causano spesso per delirio d'onnipotenza, per fedeltà a verità ideologiche, per incompetenza e persino per un'irresistibile amore per l'inganno, con il quale coprono come con un velo pietoso la loro incomprensibile agitazione.
Sarei disposto a raddoppiare gli emolumenti degli amministratori, se svolgessero meglio il mandato, per il quale sono stati eletti. E, quindi, se i cittadini fossero tutelati da un controllo più stringente degli eletti, come stava per accadere, se la Corte Costituzionale non avesse sentenziato che, perché ci fosse tale controllo, era necessario che la Regione Sicilia recepisse prima la norma. (Un giorno qualcuno dovrà spiegarmi perché lo Statuto, votato prima della Costituzione, fu inserito in questa con la sola opposizione di Luigi Einaudi)
Allora, per concludere, questi emolumenti sono poco o molto?
Sono troppo, se si considera che le decisioni amministrative vengono troppo spesso prese con incompetenza e irresponsabilità – anche da parte di funzionari-dirigenti, che percepiscono spesso un supplemento per l'esercizio della loro incompetenza.
Sono poco, se essi dovessero essere capaci di studiare con impegno ogni problema del Paese e di proporre soluzioni, che non siano o la semplice e ridicola fuga dell'attribuire al passato ogni responsabilità o i palliativi dei circenses. Se essi, cioè, fossero in grado di ripristinare una fede nel futuro della società che amministrano.
Sta a voi lettori controllare con scienza e coscienza e decidere se gli emolumenti siano più o meno meritati.
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Commenti
Quale Cefalù -
Ecco un modo di meritare la "misera paga"!
Se si pensa che potevano aversi gratis e persino guadagnandoci!
Con Determinazione n. 96 del 22-07-2013, il Comune di Cefalù, allo scopo di venire incontro alle richieste di numerosi cittadini e nel contempo rendere più confortevole e accogliente la nostra Città nei confronti dei numerosi turisti che giornalmente sono presenti, necessita provvedere all’acquisto di un congruo numero di panchine da collocare nei punti di maggiore godimento del panorama e/o delle bellezze architettoniche della Città, in sostituzione di quelle ormai vetuste e pregiudizievoli per la sicurezza pubblica, ha acquistato 20 panchine in ferro zincato da collocare nelle vie e piazze della Città.
La fornitura delle panchine è stata affidata alla ditta Ecology & Trasporti di Belmonte Mezzano, per l’importo di €.4.912,60 di cui €.4.060,00 per panchine e tasselli ed € 852,60 per IVA al 21%.
Informnazioni tratte dalla pubblicazione N. 2024 del 05/08/2013 dell'Albo Pretorio On line del Comune di Cefalù
Angelo Sciortino -
La verità del proverbio
"U poviru unn'avia e limosina facia". Certo, se poi l'elemosina la fa con le tasche altrui, allora gli sarà tutto più facile!
Pino Lo Presti -
A giudicare dai debiti
che ci hanno lasciato e dagli sprechi che si continueranno a fare, penso che dovrebbero essere i politici a pagare un lauto rimborso mensile a ciascun cittadino !
Quale Cefalù -
Per maggiore chiarezza sulla vicenda delle panchine
Per maggiore chiarezza sulla vicenda delle panchine offerte gratuitamente al Comune di Cefalù in cambio della pubblicità posizionata sulle stesse, riportiamo integralmente il post, rivolto al sindaco, pubblicato questa mattina da Giuseppe Livecchi sulla pagina facebook del gruppo aperto “Rosario Lapunzina Sindaco di Cefalù” :
Nixon, Clinton e... Lapunzina
Richard Nixon prima e Bill Clinton dopo, non furono condannati dall'opinione pubblica per ciò che avevano commesso, bensì per aver mentito al popolo americano e pertanto furono costretti a dimettersi. Non chiederò certo al mio amato e, a volte, distratto sindaco le sue dimissioni, perché ho sempre pensato e continuo a pensare che le sue doti di amministratore sono grandi. Egli dimostra quotidianamente il suo impegno. Con certezza saprà fare risorgere Cefalù, afflitta, come dice il nostro vescovo, da mali oscuri. Egli saprà farci volare alto come un'aquila, ho fiducia in lui e spero che possa portare a termine brillantemente il suo mandato. Caro Saro, vorrei solo ricordare, a te e a tutti noi, quanto accadde una sera ad una riunione del tavolo tecnico con i commercianti. Mentre era in corso la riunione, definita della democrazia partecipata, nel senso che ci partecipavi le tue scelte, hai chiesto, a noi del Ccn e agli altri commercianti presenti, se potevamo darti una mano, facendoci carico dell'acquisto di alcune panchine da posizionare al lungomare. In cambio ci avresti dato la possibilità di apporre sulle panche il logo del Ccn. Ti dissi, allora, che c'era la possibilità di ricevere delle panche gratuitamente e che il municipio avrebbe anche potuto introitare qualcosa dalla pubblicità affissa sulle stesse. Ti dichiarasti entusiasta e mi dicesti che volevi notizie. Iniziai allora a fare da sponda a una triangolazione tra te e la ditta, dicendoti che forse era meglio se continuavate a dialogare voi, perché mai avrei voluto che qualcuno avesse potuto sospettare che la mia azione fosse mossa da un tornaconto personale. Naturalmente custodisco gelosamente le mail e gli sms scambiati con te che fai parte dell'amministrazione. Non rendo la nostra corrispondenza pubblica per evitare di essere accusato di aver violato la tua privacy, lo farò volentieri in seguito ad una tua autorizzazione. Ahimé le telefonate ormai saranno disperse tra i milioni di dati che avvolgono il mondo delle telecomunicazioni. Adesso non voglio certo fare paragoni con Nixon e Clinton, mi piacerebbe però sapere chi ha mentito alla città?
Intanto Augusto Gregori, sempre sulla stessa pagina face book, circa 18 ore fa, ha pubblicato il post:
Cefalù
Ecco la proposta per dare comodità e visibilità, anche commerciale, alla fantastica cittadina di Cefalù
di: Fenice4City
con le seguenti tre immagini
Aggiungendo, in un commento:
In città di importanza storico/culturale, nei loro centri storici ove autorizzate, la pubblicita' e' Sempre a Tema e quindi, con cornici riguardanti il luogo e pubblicita' adatta all'ambiente dove la PANKA e' installata. V.S.C.T. (valore servizio comunicazione per il territorio) mission/vision PANKA AKILLI.