2 Agosto 2013, 16:25 - Daniele Tumminello [suoi interventi e commenti] |
Mi sarebbe piaciuto leggere stamattina sulle pagine dei siti di informazione locale, non dico la cronaca ma quanto meno un accenno al fatto che ieri sera si è riunito il Consiglio Comunale.
Seduta che, giornalisticamente, un certo interesse avrebbe dovuto riceverlo se non altro per il fatto che, per la prima volta dal 14 maggio, i lavori si sono potuti svolgere regolarmente in prima convocazione, stante la presenza in aula di 11 consiglieri su 20. Un dato questo di rilevanza politica non indifferente che, a mio avviso, non può essere ignorata dai cittadini. Da ieri sera, ufficialmente, l’opposizione si è spaccata e la maggioranza che sostiene il Sindaco ha dimostrato ancora una volta la sua compattezza. Il consigliere Iuppa, con la sua presenza in aula, ha segnato una linea di demarcazione tra l’opposizione responsabile e quella esclusivamente ostruzionistica e strumentale che altri consiglieri seguitano a perseguire, ostinandosi nel non voler prendere atto della propria fallimentare tattica politica.
Andando ai contenuti dei lavori del Consiglio, è stata approvata, con 9 voti favorevoli e due astenuti, la delibera avente come oggetto: Controdeduzioni al provvedimento notificato con nota dell’ARTA (Assessorato Regionale Territorio e Ambiente) prot. 14095 del 02/07/2013,, ricevuta il 05/07/2013 con prot. 16674 inerente la Variante al vigente Regolamento Edilizio - notifica del parere n.3 del 19/06/2013.
Attraverso tali controdeduzioni, che il Consiglio era tenuto ad approvare entro il 4 agosto (da qui l’urgenza della seduta di ieri), si intende mantenere quanto più possibile l’originario assetto voluto dallo scorso Consiglio Comunale, che con delibera 20 del 22/03/2012 aveva adottato la Proposta di Variante al Regolamento Edilizio.
Fermo restando che sarà poi l’ARTA ad avere l’ultima parola sul Regolamento, l’atto approvato ieri dal Consiglio è comunque una chiara espressione della volontà politica di mantenere ferme quelle impostazioni regolamentarie, espressione della volontà del Consiglio Comunale, e dare risposte di certezza normativa e semplificazione in un ambito assai importante quale quello edilizio.
Daniele Tumminello
Consigliere del PD
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Commenti
Angelo Sciortino -
Udite! Udite!
L'opposizione si è spaccata, perdendo un'unghia; la maggioranza si è "compattata", cucendosi addosso toppe di varie forme e di vari colori.
E' giusto che i cittadini siano informati!
Pino Lo Presti -
Caro Daniele
per quanto mi riguarda tu ben sai perchè non frequento più quell'Aula Consiliare
Comprendo la tua delusione e perciò ti confesso che anche a me sarebbe piaciuto che un consigliere, specie del PD, fosse intervenuto spendendo una parola a favore di chi per quasi cinque anni aveva riportato ogni parola ed ogni documento prodotti dai lavori consiliari, corredati da una ricca ed intelligente documentazione fotografica, nel momento in cui veniva allontanato dall' "emiciclo", senza onore e nell'indifferenza generale (https://www.qualecefalu.it/node/805).
Si vede che già allora anche tu avevi ritenuto sufficienti la diretta radiofonica di Radio Cammarata e la diretta in streaming di CRM!
carmen brocato -
A Pino
Il tuo lavoro è stato encomiabile e non trovare più i tuoi resoconti precisi è una grave perdita . Capisco il tuo rammarico ...ma anche da queste cose si impara a riconoscere chi si ci trova di fronte .
Saro Di Paola -
a lamentarsi del silenzio .........
Che aggiugere a quanto ha scritto Carmen se non che sottoscrivo.
Quelli di Pino sono stati resosonti fedelissimi delle sedute consiliari.
Più utili di quelli ufficiali che sono negli annali ufficiali del Consiglio comunale.
Mi viene da pensare che quelli dell'attuale quinquennio sarebbero potuti risultare scomodi.
Ed allora meglio il silenzio.
Solo che a lamentarsi del silenzio ....... ce ne vuole.
Non me ne voglia l'amico Daniele che è uno dei Consiglieri che stimo.
Daniele Tumminello -
Caro Saro, non credo
Caro Saro, non credo che i resoconti dell' "attuale quinquennio" potrebbero risultare nè più nè meno scomodi di quelli dei passati Consigli Comunali, quelli in cui anche tu, come io oggi, avevi l'onore e il privilegio di rappresentare i cittadini. Ora come allora la trasparenza delle dichiarazioni che ogni Consigliere fa, mettendoci la faccia e assumendosi le proprie responsabilità, è perfettamente e in qualunque momento verificabile, riscontrabile e valutabile da ognuno. Oppure vogliamo far credere che non sia così?
Quanto alla mia "lamentela", permettetemi di dire che definirla tale mi sembra un po' eccessivo se si legge bene il senso delle mie parole. Non ho rivolto lamentele contro nessuno. Ho voluto soltanto evidenziare il fatto che mi è sembrato singolare il silenzio su un dato politico assai rilevante, specie da parte di coloro che quotidianamene sono solerti nel commentare la politica nostrana e che hanno seguito, e in alcuni casi anche esortato, l'atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, che con il rientro in aula del consigliere Iuppa ha senza dubbio perso forza e valore.
Infine, all'amico Pino e a tutti, vorrei ricordare che, nei limiti della mia disponibilità, in un passato non troppo lontano ho collaborato con lui alla redazione dei resoconti delle sedute del Consiglio Comunale, occupandomi dell' inserimento delle parti audio. Ed è stata un'esperienza di "lavoro" estremamente importante e formativa per me. Mi dispiace che Pino non venga più in Consiglio e che non offra più i suoi preziosi resoconti di cui, lo dico con estrema sincerità, questa città ora più che mai ha bisogno. Ma è onesto dire che nessuno lo ha mai cacciato e la sua rinuncia è una libera rispettabile scelta. Quella famosa sera il Presidente Franco ha dovuto dare seguito ad una formale richiesta di rispetto del regolamento, fatta dal consigliere Iuppa a nome dell'allora gruppo PDL-Urbe. Pino non poteva sostare nell'emiciclo, ma avrebbe comunque potuto tranquillamente continuare ad elaborare i suoi resoconti. Nessuno gli ha mai impedito di effettuare le registrazioni audio. Personalmente non avevo, e non ho, nulla in contrario al fatto che Pino potesse continuare a fare anche le foto dall'interno dell'emiciclo, così come da consuetudine, ma di fronte ad una formale richiesta di rispetto di una norma del regolamento come avrebbe potuto agire diversamente un Presidente del Consiglio, si chiami Antonio Franco o altro poco importa?
E' vero io quella sera non presi la parola per difendere Pino, ma devo confessare che la richiesta così formale di rispetto del ragolamento mi ha colto di sorpresa e ho creduto che non ci fosse possibilità di discussione. D'altronde era la mia seconda partecipazione ad una seduta del Consiglio. Non so se può valere come attenuante, ma certamente è la mia verità.
Cordialmente e con immutata stima.
Saro Di Paola -
Caro e stimato Daniele
Caro e simato Daniele,
se ho scritto come ho scritto è stato con chiaro riferimento all'antefatto che ha indotto il Consigliere avv. Iuppa a chiedere al Presidente l'allontamento degli estranei dall'"emiciclo".
Un antefatto che ben ricorderai.
Personalmente mi sarei comportato diversamente.
Avrei rinunziato alla richiesta plateale in corso di seduta.
Se avessi avuto in animo di chiedere l'allontamento, già prima dell'inizio della stessa, avrei formulato la richiesta al Presidente, privatamente, chiedendoGli di darne notizia, privatamente, a Pino Lo Presti.
Altrimenti avrei formulato la richiesta a chiusura di seduta.
Sempre privatamente.
La platealità della richiesta, infatti, a mio giudizio sarebbe stata, come è stata, troppo mortificante per Pino.
Pino Lo Presti -
Caro Daniele
Considerando che svolgevo una attività di esclusivo pubblico interesse, e in particolare di pubblicizzazione dei lavori del Consiglio oltre che di indispensabile e completa documentazione per futuri "ricercatori", qualcuno almeno avrebbe dovuto chiedere al giovane consigliere Iuppa quali fossero le ragioni del suo richiamo al Regolamento: se fosse per un suo "purismo" astratto o se fosse per un qualche disturbo particolare che la mia attività avesse potuto arrecargli.
Nel primo caso, sarebbe dovuto venire spontaneo - a chi avesse condiviso quanto in premessa considerato - ricordare al giovane combattente (per le "regole") consigliere Iuppa la natura della mia presenza in quello spazio e - di non minor rilievo - il numero degli anni per i quali essa si era protratta, senza che mai nessun consigliere avesse sollevato un rilievo sulla mia presenza, peraltro autorizzata sia dal precedente Presidente Barracato, sia dal neo Presidente Franco.
Nel secondo caso, mi si sarebbe dovuto dare la possibilità di fare tesoro dell'eventuale rilievo dello Iuppa in oggetto, se il problema fosse stato questo; e cioè, ripeto, "se si fosse condiviso quanto in premessa considerato", e quindi ritenuta la mia presenza "di servizio" oltre che per i cittadini anche per lo stesso Consiglio.
Un Regolamento si può anche emendare, integrare, perfezionare e ciò non per me, per un mio agio, ma per chi, anche in futuro, si fosse prestato a svolgere un tale gravoso compito.
Tu, come altri, dite che potevo rendermi utile lo stesso, ponendo il mio obiettivo fotografico al di là della invisibile "rete" di separazione, è vero ma dimenticate che il reportage fotografico "senza frontiere" era l'unico momento in cui potessi metterci un pò della mia soggettività, alimento indispensabile di ogni passione, unico sostegno questa in un lavoro, come quello della trascrizione, altrimenti estremamente noioso, spossante ed ingrato. Inoltre il reportage rendeva meno noisa le lettura dei resoconti, ne contestualizzava e ne rendeva più "emozionante" lo svolgimento a chi ne fruisse.
Quando non si dà valore a questo, quando un Consiglio ritiene di non voler pagare neppure questo "prezzo", neanche opportunamente regolamentandolo, vuol dire che quel servizio, da quel Consiglio, non è richiesto!
Ne ho preso perciò atto.
Credimi, comprendo il disagio in cui ti sei trovato, e credo alla personale tua buona fede, ma comprenderai come sia stato quello un colpo mortale al cuore di un altrettanto sincero spirito civico di attiva partecipazione.
Quanto sopra non per riaprire inutilmente vecchie polemiche, ma per suggerire che, forse, le cause del distacco e del disinteresse del mondo dei media locali nei confronti di quanto avviene in Consiglio - oltre che per lo spettacolo che da di sè da tempo lo stesso Consiglio - vengono da lontano; simbolicamente direi: da quella originaria voglia di questo Consiglio di non essere "guardato" troppo da vicino!