3 Agosto 2013, 15:48 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Il gruppo Divieto di svolta e altri artisti, credendo di far cosa gradita ai cittadini e in particolare a quelli titolari di esercizi commerciali alla “Villa”, avevano chiesto le previste concessioni di suolo pubblico e le prescritte autorizzazioni al Comune. Alla loro richiesta hanno ricevuto un diniego dal Sindaco. Tutto è riportato al seguente link: https://www.qualecefalu.it/node/2857
Non contento della sua risposta ufficiale, il Sindaco ha diramato un comunicato, riportato come commento al superiore link e aggiunto nel gruppo su Facebook.
Così il Sindaco in tale comunicato: “Credo che il “contributo” richiesto a ciascuno per la festa del SS. Salvatore dovesse prescindere da una smaniosa ricerca di visibilità personale, specie da parte di chi, essendo direttamente impegnato nella scena politica, rischia di lasciare aperto più di un dubbio, sul fatto che tanta “disponibilità” non sia finalizzata che ad opera di propaganda, anche solo attraverso il tentativo di delegittimare il calendario ufficiale della Manifestazione.”
Prima, per rendere più comprensibile il testo, togliamo la virgola tra “dubbio” e “sul fatto” e poi vediamo qual è l'interpretazione più corretta di “anche solo attraverso il tentativo di delegittimare il calendario ufficiale della Manifestazione.”. Significa che “delegittimare il calendario ufficiale” serva a far buona propaganda a chi è alla “ smaniosa ricerca di visibilità personale”? O piuttosto che si tratta soltanto di un tentativo fine a se stesso, che si aggiunge a quello di “farsi” propaganda? Mi sembra di essere di fronte al nobel siciliano Quasimodo e al suo ermetismo di “Ed è subito sera”.
Vuoi vedere che abbiamo un Sindaco poeta da nobel?
L'unica cosa che sono riuscito a ricavarne è un gratuito sospetto, chiamato “dubbio”, di malafede da parte del gruppo artistico, soltanto sulla base che in esso milita un politico, che potrebbe trarre visibilità dall'esibizione gratuita in compagnia di altri artisti, che politici non sono. E se anche fosse che “i dubbi” e i sospetti fossero verità, il Sindaco avrebbe ragione? Lo stesso Sindaco, che non lesina la propria presenza, quando può rappresentare il proprio ruolo di primus inter pares – forse soltanto di primus – come se fosse la sposa al proprio matrimonio? Con la sola differenza che all'abito bianco sostituisce la fascia tricolore.
Quello stesso Sindaco, che non ha partecipato alla premiazione dei bambini vincitori del trofeo Scicolone? Soltanto la generosità e l'attitudine al perdono hanno fatto sì che Antonella Scicolone continuasse a finanziarne la realizzazione. A meno che il Sindaco non sospetti anche per lei un pensiero recondito di visibilità elettoralistica, dobbiamo essere grati a questa donna, che ci chiede in cambio soltanto che ricordiamo le persone che ha amato.
Per concludere, non posso non ricordare l'ultima chicca del Poeta ermetico: “Ma se questo è il modo per recuperare l’apporto, in termini economici, di coloro che hanno deliberatamente voluto disertare la raccolta di fondi portata avanti dal Comitato, non posso che esserne lieto, potendosi cogliere l’obiettivo di diversificare l’offerta di spettacoli a cittadini e turisti.” Ed egli così pensa di recuperare l'apporto di coloro che hanno deliberatamente disertato la raccolta di fondi del Comitato? Rifiutando il suolo pubblico e i permessi di esibirsi?!
Fortuna che così chiude: “In fondo tutte le vie portano al Signore, e questa è la festa nel Suo Nome.”
A lui così risponde Gesù: “Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.”
Dal Vangelo secondo Matteo.
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Intervento correlato: Il Sindaco non consente ai "Divieto di Svolta" di esibirsi alla Villa - Vincenzo Liberto - 3 agosto 2013 (https://www.qualecefalu.it/node/2857)
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Commenti
Pino Lo Presti -
Una sola cosa è chiara
al momento: il gruppo "Divieto di Svolta" appartiene all'area "di coloro che hanno deliberatamente voluto disertare la raccolta di fondi portata avanti dal Comitato" (festeggiamenti SS. Salvatore).
Angelo Sciortino -
Che cattivi!
Non hanno partecipato alla "questua"? Non posso crederci! Li sculaccerò come e quanto meritano! Saranno avvolti dalle fiamme dell'Inferno, mentre i membri del Comitato riattizzeranno il fuoco, se dovesse scemare.
Rosario Fertitta -
Troppo veleno e troppe scintille
Troppo veleno e troppe scintille su una Festa che dovrebbe rappresentare, ora più che mai, un breve momento di svago e rilassamento mentale dalle gravi problematiche quotidiane.
La stiamo svilendo e mortificando, TUTTI quanti, con un comportamento che non fa onore a Nessuno.
L’arroccamento sulle proprie prese di posizione ha generato un vortice polemico che rischia, soltanto, di creare l’ennesima grave MALAFIURA per la nostra Città.
Doveva, di certo, esser gestita meglio l’intera vicenda, evitando che si arrivasse ad una “controserata” del 5 agosto ma che, in ultima analisi, può rappresentare pur sempre un ventaglio di offerta diversificata rispetto alla programmazione ufficiale.
Inseguirla con comunicati di tal contenuto, caro Sindaco, non giova a nessuno.
Lo dico con rispetto verso la Tua carica istituzionale ma con l’orgoglio di cefalutano, in questo momento mortificato da questo spettacolo che stiamo offrendo ai media.
Fermiamoci tutti, consentiamo ai nostri bambini di godere delle luci e delle immagini di una Festa che resterà nei loro ricordi per gli odori ed i colori di una estate di festa.
Noi “grandi”, a bocce ferme, abbiamo l’obbligo di ripensare a tutto questo con un approccio meno bellicoso e prevenuto, proprio nel rispetto di quel Gesù Salvatore che ha già salvato questa Città da un grave scampato pericolo.
Angelo Sciortino -
Caro Saro,
nessuna bellicosità, da parte mia. E meno che meno nessun arroccamento su posizioni preconcette, ma non mi si può chiedere di tacere, quando qualcuno difende le proprie posizioni, interpretando ipocritamente principi religiosi o solamente filosofici. Chi lo fa, caro Saro, non merita pietà alcuna, perché offende ciò che nella nostra vita è sacro.
Non si giustifica un "NO" con il presunto avallo della Chiesa e in nome della sicurezza stradale. Può dirsi "NO", ma bisogna motivarne le ragioni con più rigore logico e, soprattutto, assumendosene le responsabilità. Se non si fa così, quel "NO" diventa il "NI" di quelle che i Francesi definiscono demi-vierges: lo farei, ma non vorrei che tu o altri pensaste...
Allora, caro Saro, rivolgi al Sindaco e a tutti i membri del fantomatico Comitato l'accorato appello di scendere dall'incerto piedistallo, sul quale stanno arroccati, e di discutere con la modestia insegnata dal nostro Patrono e ripetuta oggi da Papa Francesco. Fallo tu, perché forse riuscirai là dove io non spero più di riuscire: ESSERE ASCOLTATO, per ricevere RISPOSTE e non RIMBROTTI.